Il premio Nobel e' stato istituito da Alfred Nobel (1833-1896) membro della famiglia Nobel che ha
notevolmente influenzato la storia della Svezia e della Russia nel XIX e XX secolo.
Questa famiglia ha dato vita allo sviluppo delle industrie degli armamenti e del petrolio.(1)
Nel 1800 i Nobel insieme ai Rothschild ed ai Rockfeller avevano il monopolio della produzione del petrolio (2) (3)
Nel 1884 a Parigi il ramo francese dei Rothschild ha contattato i Nobel (nella figura di Alfred Nobel ) per collaborazioni (4)
Il premio Nobel per la pace ha premiato criminali come Kissinger ed Obama.
Se quindi questo premio ha un peso a livello mondiale e' perche' :
1-il fondatore aveva legami con i Rothschild
2-promuove gli interessi imperialisti dei Rothschild
Fonte :
(1) https://it.wikipedia.org/wiki/Famiglia_Nobel
(2) http://www.ecoage.it/petrolio-russo-ottocento.htm
(3) http://cronachedal900.blogspot.it/2008/12/rockefeller-nobel-e-rothschild.html
(4) https://wideawakegentile.wordpress.com/2014/01/30/nobel-prize-and-rothschilds/
venerdì 30 settembre 2016
mercoledì 28 settembre 2016
SHIMON PERES PROMOSSE UN PROGRAMMA GENOCIDA NEI CONFRONTI DI BAMBINI EBREI SEFARDITI
Esperimenti genetici sionisti
Nel 1951 il dottor Chaim Sheba, direttore generale del Ministero della Sanita', fece un viaggio in America. Ne torno' con sette macchine a raggi X fornite dall'esercito USA. Queste macchine furono usate per irradiare un enorme numero di bambini ebrei sefarditi, si dice fino a centomila, quasi tutti provenienti dal Marocco, le cui famiglie erano state convinte a fare 'ritorno' in Israele.
A ciascuno di questi bambini fu somministrata trentacinquemila volte la dose massima consentita di
radiazioni, concentrate sulla testa. Per questo test di massa il governo americano, che aveva bandito dal 1951 gli esperimenti atomici su essere umani e aveva quindi bisogno di cavie, pago' al governo israeliano trecentomila lire israeliane l'anno, non si sa esattamente per quanti anni (si pensi che l'intero bilancio del Ministero della Sanita' israeliano ammontava allora a sessantamila lire). Israele ottenne anche elementi tecnici del know-how necessario per avviare il proprio programma militare nucleare. Liniziatore di tale programma era stato Shimon Peres, futuro presidente, laburista e uomo di pace per tutti i media. All'epoca Peres era direttore generale del Ministero della Difesa israeliano.
Per ingannare i genitori, fu detto loro che le irradiazioni servivano per curare un parassita cutaneo, la tricofizia dello scalpo, e i bambini furono caricati su pullman per ''gite scolastiche''. Almeno seimila di quei bambini morirono subito dopo le somministrazioni; molti altri sono morti invece nel corso degli anni per tumori. Alcuni sono ancora vivi, ormai anziani, e sofferenti di gravi disturbi, dall'Alzheimer alla cefalea cronica, dall'epilessia alla psicosi.
L'episodio e' stato oggetto di un documentario, 'Ten thousand Radiations', prodotto nel 2003 dalla Dimona Productions Ltd, (Dimona e' il luogo delle installazioni atomiche giudaiche), registi Asher Khamias e David Balrosenm, produttore Dudi Bergman. Il 14 agosto 2006 e' stato trasmesso dalla tv israeliana (Canale 10). Nel documento venivano intervistati diversi superstiti. Una vecchietta marocchina ricorda quel che sofferse da piccola : ''Urlavo : mal di testa vai via, mal di testa vai via, vai via... Non andava mai via''. Un sessantenne che ne dimostra venti in piu', piegato in due mentre cammina esitante per la strada: ''Devo zoppicare per non cadere in avanti. Mi hanno tolto la giovinezza, con quei raggi''. Una donna con la faccia deformata : ''Tutti e tre i miei figli hanno la
mia stessa forma di cancro. E' una coincidenza?''.Ovviamente le radiazioni hanno alterato il codice
genetico delle vittime, portando a malformazioni anche nei figli.
Le ebree marocchine di oggi soffrono in eta' avanzata di una forma orribile di alopecia, con cicatrici
sul cuoio capelluto, che cercano di nascondere con l'henne' e con copricapi. Il pubblico israeliano ritiene si tratti di un carattere 'razziale' della comunita' marocchina. Nel documentario un'anziana con pochi pietosi ciuffi di capelli sparsi sul capo mostra una sua foto giovanile: e' una tredicenne con una folta chioma nerissima. ''Ero io prima della cura'', dice. Un'infermiera che aveva partecipato all'operazione : ''Ce li portavano (i bambini) in file e file. Prima di tutto rasavano loro la testa e la ungevano con un gel che bruciava. Poi mettevano loro una palla fra le gambe dicendo di non lasciarla cadere, cosi' non si potevano muovere. Io indossavo il grembiule al piombo, ma per loro non c'erano indumenti protettivi. Mi era stato detto che era un trattamento per la tricofizia. Avessi saputo il pericolo che quei bambini affrontavano, mai avrei cooperato, mai!''.
Parla anche un ebreo di nome Davi Deri, che si ricorda di quando era bambino : ''Ero in classe e vennero delle persone per portarci in gita scolastica. Fecero l'appello, ci chiesero i nostri nomi. Ai bambini askhenazi dissero di tornare al loro posto. Solo i bambini di pelle scura furono portati nel bus''. I sefarditi sono praticamente indistinguibili dagli arabi nordafricani; in Israele costituiscono una sottoclasse oppressa, ridotta a vivere di espedienti e reati. I dominatori ashkenazi (non una goccia di sangue di Abramo nelle loro vene) hanno diffuso l'idea che i sefarditi siano sottosviluppati mentali. Ma i sefarditi marocchini che hanno avuto la fortuna di emigrare in Francia anziche' in Israele, costituiscono una comunita' rispettata e di successo. Certo, aver ricevuto in testa trentacinquemila volte piu' radiazioni di quelle ammesse non deve aver aiutato il fiorire delle intelligenze.
Nel documento si chiarisce oltre ogni dubbio che l'esperimento genocida fu cosciente e deliberato.
Vi si mostra il documento medico che indicava, nel 1952, le precauzioni da prendere per i raggi X.
La dose massima da somministrare a un bambino era di 0,5 rad. Il pericolo delle radiazioni era noto ormai da quarant'anni. Si fanno anche i nomi dei due responsabili, che avevano espresso idee razziste contro i sefarditi.Sono due personaggi mitici del sionismo : Nahum Goldmann e Levi Eshkol.
Goldamnn passo' il periodo bellico prima in Svizzera, poi a New York, dove fu nominato capo del Congresso Ebraico Mondiale, diretto da Samuel Bronfman, della famiglia ebreo-canadese proprietaria della Seagram Whisky e del colosso chimico DuPont.
Secondo lo storico ebreo-canadese Mordechai Richler, in quegli anni Bronfman si era adoperato per
impedire che gli ebrei europei, fuggendo dal Reich, ricevessero asilo in Canada. Bronfman strinse un accordo su questo con l'allora premier canadese Mackenzie King. Decenni dopo un suo erede, Edgard Bronfman, strinse un accordo simile con Gorbaciov: se si lasciava emigrare i due, tre milioni di ebrei russi, l'URSS avrebbe ottenuto lo status di 'nazione piu' favorita' con gli USA. Ma a una condizione: gli ebrei russi dovevano essere fatti emigrare solo in Israele, non altrove. Nahum Goldman, negli anni delle guerra, coopero' a quell'esodo selezionato, e sorveglio' che gli ebrei salvati andassero 'solo' in Israele.
Quando a Levi Eshkol, il suo ruolo nell'Olocausto fu anche piu' ambiguo. Come si legge nella biografia ufficiale sul sito web del governo israeliano : ''Nel 1937 Levi Eshkol ebbe una parte essenziale nel creare la compagnia idrica (israeliana) Mekorot. Come dirigente di tale ditta, ebbe modo di convincere il regima germanico a lasciar emigrare gli ebrei tedeschi in Palestina con i loro beni, per lo piu' in forma di attrezzature e macchinari Made in Germany''. Insomma un bell'accordo commerciale con i nazisti, con cui a quell'epoca Eshkol era in ottimi rapporti. Seguace aperto di Sabbatai Zevi lo pseudo-messia, Levi Eshkol divenne nel 1951 ministro dell'Agricoltura, poi dal 1952 al 1963 ministro delle Finanze. ''Un decennio'', si legge nella sua biografia ufficiale, ''caratterizzata da eccezionale crescita economica, nonostante il peso del finanziamento dell'immigrazione e del suo assorbimento e la guerra del Sinai del 1956. Tra il 1949 e il 1963, Eshkol fu anche il capo della divisione insediamenti dell'Agenzia ebraica, responsabile dei fondi per l'assorbimento delle massicce ondate di emigranti, nonche' per le forniture militari all'esercito''.
Tra le massicce ondate di immigranti ce n'erano evidentemente alcuni di troppo, sgraditi per il colore della pelle e perche' non parlavano yiddish come gli askhenazi; ma del porco non si butta via
niente. Come cavie sperimentali, le bocche inutili diventavano una fonte di profitto. Tuttavia, per il
genocidio dei bambini sefarditi compiuto dal santo regno di Sion mancano tutti i documenti per risalire con precisione ai responsabili.
A Canale 10, nel dibattito che e' seguito al documentario, il portavoce del Ministero della Sanita' Boaz Lev ha ammesso: ''Quasi tutti i documenti ( sulla vicenda) sono stati bruciati''. La cosa fu ripetuta, a quanto pare, su 4.500 bambini, per lo piu' figli di immigrati ebrei dello Yemen.
Anni dopo fu perfino creato un movimento per quei bambini yemeniti, fondato dal rabbino Uzi Meshulam. Costui asseriva che i 4.500 bambini, rapiti alle famiglie, erano stati mandati in America dove erano morti in esperimenti. Rabbi Meshulam fu messo in prigione; ne e' uscito in stato vegetativo, da cui non si e' piu' ripreso.
Anni dopo, un altro rabbi, David Sevilla confermo' la versione, apparentemente pazzesca. Esisterebbero persino foto delle orribili cicatrici da radiazioni sui corpi di quei bambini e delle gabbie con cui furono trasportati in USA. Effettivamente, gli USA avevano segretamente adoperato detenuti e minorati mentali come cavie umane per constatare gli effetti delle esplosioni atomiche; negli anni Quaranta la cosa trapelo', e il Pentagono dovette smettere tali esperimenti. Aveva pero' bisogno di altre cavie umane. E' possibile che gli askhenazi israeliani le abbiano fornite,
liberandosi cosi' di ebrei purissimi ma culturalmente ''orientali'', dunque ''inferiori'' e indesiderati? Il governo di allora aveva come primo ministro David Ben Gurion, mitico padre della patria sionista. Ministro degli Esteri era Levi Eshkol, Golda Meir ministro del Lavoro, Eliezer Ka'plan ministro degli Insediamenti, Moshe Sharrett ministro della Sanita': Shimon Peres, come detto, direttore generale della Difesa. Il Gotha luminoso del sionismo, avvolto nella eroica leggenda di Sion. Costoro erano sicuramente al corrente dell'esperimento delle centomila radiazioni.
Eliezer Kaplan, come ministro delle Finanze, deve aver gestito i notevoli profitti dell'operazione: oggi un famoso ospedale israeliano e' dedicato al suo nome immortale,Chaim Sheba diresse in quegli anni la Ringworm Incorporated, la ditta creata ufficialmente per combattere la tricofizia del cuoio capelluto (una piaga dell'epoca, dovuta alla scarsa igiene degli ebrei sefarditi). Yosef Burg, ministro della Sanita', ebbe certamente un ruolo in questa operazione di ''igiene preventiva''; del resto, rabbi Meshulam, prima di perdere la ragione nelle galere ebraiche, accusava Burg di essere il mandante del rapimento e della scomparsa dei 4.500 bambini yemeniti. Curiosamente suo figlio. Avraham Burg, gia' presidente della Knesset, ha preso pubblicamente le distanze dal razzismo talmudico sionista anti-palestinese. Levi Eshkol, con le sue varie cariche e la responsabilita' di far soldi per il bene di Sion, potrebbe essere stato l'ideatore e l'esecutore del grosso affare con gli americani.
L'anchorman Dan Margalit ha poi chiusi il pubblico dibattito televisivo sulla questione spiegando che l'Olocausto segreto e' da ricordare cosi: ''Lo Stato era povero. Era una questione di sopravvivenza quotidiana''. Come dire : l'esistenza stessa di Israele e' in pericolo, Israele ha diritto di difendersi. Alla realizzazione del suddetto programma 'Ten Thousand Radiations' parteciparono testimoni, vittime ed esperti del Ministero della Sanita'.
Fonte : Rivelazioni non autorizzate di Marco Pizzuti
Nel 1951 il dottor Chaim Sheba, direttore generale del Ministero della Sanita', fece un viaggio in America. Ne torno' con sette macchine a raggi X fornite dall'esercito USA. Queste macchine furono usate per irradiare un enorme numero di bambini ebrei sefarditi, si dice fino a centomila, quasi tutti provenienti dal Marocco, le cui famiglie erano state convinte a fare 'ritorno' in Israele.
A ciascuno di questi bambini fu somministrata trentacinquemila volte la dose massima consentita di
radiazioni, concentrate sulla testa. Per questo test di massa il governo americano, che aveva bandito dal 1951 gli esperimenti atomici su essere umani e aveva quindi bisogno di cavie, pago' al governo israeliano trecentomila lire israeliane l'anno, non si sa esattamente per quanti anni (si pensi che l'intero bilancio del Ministero della Sanita' israeliano ammontava allora a sessantamila lire). Israele ottenne anche elementi tecnici del know-how necessario per avviare il proprio programma militare nucleare. Liniziatore di tale programma era stato Shimon Peres, futuro presidente, laburista e uomo di pace per tutti i media. All'epoca Peres era direttore generale del Ministero della Difesa israeliano.
Per ingannare i genitori, fu detto loro che le irradiazioni servivano per curare un parassita cutaneo, la tricofizia dello scalpo, e i bambini furono caricati su pullman per ''gite scolastiche''. Almeno seimila di quei bambini morirono subito dopo le somministrazioni; molti altri sono morti invece nel corso degli anni per tumori. Alcuni sono ancora vivi, ormai anziani, e sofferenti di gravi disturbi, dall'Alzheimer alla cefalea cronica, dall'epilessia alla psicosi.
L'episodio e' stato oggetto di un documentario, 'Ten thousand Radiations', prodotto nel 2003 dalla Dimona Productions Ltd, (Dimona e' il luogo delle installazioni atomiche giudaiche), registi Asher Khamias e David Balrosenm, produttore Dudi Bergman. Il 14 agosto 2006 e' stato trasmesso dalla tv israeliana (Canale 10). Nel documento venivano intervistati diversi superstiti. Una vecchietta marocchina ricorda quel che sofferse da piccola : ''Urlavo : mal di testa vai via, mal di testa vai via, vai via... Non andava mai via''. Un sessantenne che ne dimostra venti in piu', piegato in due mentre cammina esitante per la strada: ''Devo zoppicare per non cadere in avanti. Mi hanno tolto la giovinezza, con quei raggi''. Una donna con la faccia deformata : ''Tutti e tre i miei figli hanno la
mia stessa forma di cancro. E' una coincidenza?''.Ovviamente le radiazioni hanno alterato il codice
genetico delle vittime, portando a malformazioni anche nei figli.
Le ebree marocchine di oggi soffrono in eta' avanzata di una forma orribile di alopecia, con cicatrici
sul cuoio capelluto, che cercano di nascondere con l'henne' e con copricapi. Il pubblico israeliano ritiene si tratti di un carattere 'razziale' della comunita' marocchina. Nel documentario un'anziana con pochi pietosi ciuffi di capelli sparsi sul capo mostra una sua foto giovanile: e' una tredicenne con una folta chioma nerissima. ''Ero io prima della cura'', dice. Un'infermiera che aveva partecipato all'operazione : ''Ce li portavano (i bambini) in file e file. Prima di tutto rasavano loro la testa e la ungevano con un gel che bruciava. Poi mettevano loro una palla fra le gambe dicendo di non lasciarla cadere, cosi' non si potevano muovere. Io indossavo il grembiule al piombo, ma per loro non c'erano indumenti protettivi. Mi era stato detto che era un trattamento per la tricofizia. Avessi saputo il pericolo che quei bambini affrontavano, mai avrei cooperato, mai!''.
Parla anche un ebreo di nome Davi Deri, che si ricorda di quando era bambino : ''Ero in classe e vennero delle persone per portarci in gita scolastica. Fecero l'appello, ci chiesero i nostri nomi. Ai bambini askhenazi dissero di tornare al loro posto. Solo i bambini di pelle scura furono portati nel bus''. I sefarditi sono praticamente indistinguibili dagli arabi nordafricani; in Israele costituiscono una sottoclasse oppressa, ridotta a vivere di espedienti e reati. I dominatori ashkenazi (non una goccia di sangue di Abramo nelle loro vene) hanno diffuso l'idea che i sefarditi siano sottosviluppati mentali. Ma i sefarditi marocchini che hanno avuto la fortuna di emigrare in Francia anziche' in Israele, costituiscono una comunita' rispettata e di successo. Certo, aver ricevuto in testa trentacinquemila volte piu' radiazioni di quelle ammesse non deve aver aiutato il fiorire delle intelligenze.
Nel documento si chiarisce oltre ogni dubbio che l'esperimento genocida fu cosciente e deliberato.
Vi si mostra il documento medico che indicava, nel 1952, le precauzioni da prendere per i raggi X.
La dose massima da somministrare a un bambino era di 0,5 rad. Il pericolo delle radiazioni era noto ormai da quarant'anni. Si fanno anche i nomi dei due responsabili, che avevano espresso idee razziste contro i sefarditi.Sono due personaggi mitici del sionismo : Nahum Goldmann e Levi Eshkol.
Goldamnn passo' il periodo bellico prima in Svizzera, poi a New York, dove fu nominato capo del Congresso Ebraico Mondiale, diretto da Samuel Bronfman, della famiglia ebreo-canadese proprietaria della Seagram Whisky e del colosso chimico DuPont.
Secondo lo storico ebreo-canadese Mordechai Richler, in quegli anni Bronfman si era adoperato per
impedire che gli ebrei europei, fuggendo dal Reich, ricevessero asilo in Canada. Bronfman strinse un accordo su questo con l'allora premier canadese Mackenzie King. Decenni dopo un suo erede, Edgard Bronfman, strinse un accordo simile con Gorbaciov: se si lasciava emigrare i due, tre milioni di ebrei russi, l'URSS avrebbe ottenuto lo status di 'nazione piu' favorita' con gli USA. Ma a una condizione: gli ebrei russi dovevano essere fatti emigrare solo in Israele, non altrove. Nahum Goldman, negli anni delle guerra, coopero' a quell'esodo selezionato, e sorveglio' che gli ebrei salvati andassero 'solo' in Israele.
Quando a Levi Eshkol, il suo ruolo nell'Olocausto fu anche piu' ambiguo. Come si legge nella biografia ufficiale sul sito web del governo israeliano : ''Nel 1937 Levi Eshkol ebbe una parte essenziale nel creare la compagnia idrica (israeliana) Mekorot. Come dirigente di tale ditta, ebbe modo di convincere il regima germanico a lasciar emigrare gli ebrei tedeschi in Palestina con i loro beni, per lo piu' in forma di attrezzature e macchinari Made in Germany''. Insomma un bell'accordo commerciale con i nazisti, con cui a quell'epoca Eshkol era in ottimi rapporti. Seguace aperto di Sabbatai Zevi lo pseudo-messia, Levi Eshkol divenne nel 1951 ministro dell'Agricoltura, poi dal 1952 al 1963 ministro delle Finanze. ''Un decennio'', si legge nella sua biografia ufficiale, ''caratterizzata da eccezionale crescita economica, nonostante il peso del finanziamento dell'immigrazione e del suo assorbimento e la guerra del Sinai del 1956. Tra il 1949 e il 1963, Eshkol fu anche il capo della divisione insediamenti dell'Agenzia ebraica, responsabile dei fondi per l'assorbimento delle massicce ondate di emigranti, nonche' per le forniture militari all'esercito''.
Tra le massicce ondate di immigranti ce n'erano evidentemente alcuni di troppo, sgraditi per il colore della pelle e perche' non parlavano yiddish come gli askhenazi; ma del porco non si butta via
niente. Come cavie sperimentali, le bocche inutili diventavano una fonte di profitto. Tuttavia, per il
genocidio dei bambini sefarditi compiuto dal santo regno di Sion mancano tutti i documenti per risalire con precisione ai responsabili.
A Canale 10, nel dibattito che e' seguito al documentario, il portavoce del Ministero della Sanita' Boaz Lev ha ammesso: ''Quasi tutti i documenti ( sulla vicenda) sono stati bruciati''. La cosa fu ripetuta, a quanto pare, su 4.500 bambini, per lo piu' figli di immigrati ebrei dello Yemen.
Anni dopo fu perfino creato un movimento per quei bambini yemeniti, fondato dal rabbino Uzi Meshulam. Costui asseriva che i 4.500 bambini, rapiti alle famiglie, erano stati mandati in America dove erano morti in esperimenti. Rabbi Meshulam fu messo in prigione; ne e' uscito in stato vegetativo, da cui non si e' piu' ripreso.
Anni dopo, un altro rabbi, David Sevilla confermo' la versione, apparentemente pazzesca. Esisterebbero persino foto delle orribili cicatrici da radiazioni sui corpi di quei bambini e delle gabbie con cui furono trasportati in USA. Effettivamente, gli USA avevano segretamente adoperato detenuti e minorati mentali come cavie umane per constatare gli effetti delle esplosioni atomiche; negli anni Quaranta la cosa trapelo', e il Pentagono dovette smettere tali esperimenti. Aveva pero' bisogno di altre cavie umane. E' possibile che gli askhenazi israeliani le abbiano fornite,
liberandosi cosi' di ebrei purissimi ma culturalmente ''orientali'', dunque ''inferiori'' e indesiderati? Il governo di allora aveva come primo ministro David Ben Gurion, mitico padre della patria sionista. Ministro degli Esteri era Levi Eshkol, Golda Meir ministro del Lavoro, Eliezer Ka'plan ministro degli Insediamenti, Moshe Sharrett ministro della Sanita': Shimon Peres, come detto, direttore generale della Difesa. Il Gotha luminoso del sionismo, avvolto nella eroica leggenda di Sion. Costoro erano sicuramente al corrente dell'esperimento delle centomila radiazioni.
Eliezer Kaplan, come ministro delle Finanze, deve aver gestito i notevoli profitti dell'operazione: oggi un famoso ospedale israeliano e' dedicato al suo nome immortale,Chaim Sheba diresse in quegli anni la Ringworm Incorporated, la ditta creata ufficialmente per combattere la tricofizia del cuoio capelluto (una piaga dell'epoca, dovuta alla scarsa igiene degli ebrei sefarditi). Yosef Burg, ministro della Sanita', ebbe certamente un ruolo in questa operazione di ''igiene preventiva''; del resto, rabbi Meshulam, prima di perdere la ragione nelle galere ebraiche, accusava Burg di essere il mandante del rapimento e della scomparsa dei 4.500 bambini yemeniti. Curiosamente suo figlio. Avraham Burg, gia' presidente della Knesset, ha preso pubblicamente le distanze dal razzismo talmudico sionista anti-palestinese. Levi Eshkol, con le sue varie cariche e la responsabilita' di far soldi per il bene di Sion, potrebbe essere stato l'ideatore e l'esecutore del grosso affare con gli americani.
L'anchorman Dan Margalit ha poi chiusi il pubblico dibattito televisivo sulla questione spiegando che l'Olocausto segreto e' da ricordare cosi: ''Lo Stato era povero. Era una questione di sopravvivenza quotidiana''. Come dire : l'esistenza stessa di Israele e' in pericolo, Israele ha diritto di difendersi. Alla realizzazione del suddetto programma 'Ten Thousand Radiations' parteciparono testimoni, vittime ed esperti del Ministero della Sanita'.
Fonte : Rivelazioni non autorizzate di Marco Pizzuti
martedì 27 settembre 2016
GIULIETTO CHIESA OSA CRITICARE JACOB ROTHSCHILD
Giulietto Chiesa :
A volte i “padroni universali” (così li chiamò, qualche tempo fa, il premio Nobel per l’economia, Paul Krugman) lanciano messaggi chiari. Di regola si informano, tra loro, in modo criptico. Ma questa volta due cose sono evidenti: 1) chi parla è uno di loro; 2) la situazione è critica. Chi è che parla? Il RIT, ovvero il Rothshild International Trust, il cui presidente è Jacob Rothshild. Sul sito del RIT è apparsa nei giorni scorsi una nota che dire sorprendente è poco. "I sei mesi che stiamo esaminando hanno dimostrato che i banchieri centrali continuano a portare avanti il più grande esperimento in politica monetaria della storia del mondo". Così scrive il rapporto.
E' tuttora in corso un "esperimento", che non ha precedenti nella storia moderna. Questo "esperimento" (è la prima volta che il termine appare a quei livelli) è realizzato da un pugno di uomini, cioè i "banchieri centrali". I quali si sono ben guardati fino ad ora dal comunicarlo ai miliardi di persone che ne subiscono le conseguenze. E' qui palese che costoro hanno un potere sterminato e potenzialmente mortifero, e lo esercitano al di fuori di qualsiasi criterio democratico.
Sappiamo che un tale "esperimento" è in corso da diversi decenni, e che ha preso un andamento accelerato negli ultimi otto anni circa, cioè dal momento della crisi di Lehman Brothers, che ha a sua volta mandato in fallimento tutte le principali banche dell'Occidente. Rotschild sembra comunicarci un'ovvietà: l'esperimento è "tuttora in corso". Ma non sembra contento. Probabilmente vuole farci sapere che è ora di portarlo a termine. Ma come non ce lo dice. Intanto Jacob Rothshild ci informa che le sue banche hanno cominciato a investire in metalli preziosi (leggi oro, platino etc) e a ridurre i loro investimenti in certificati di credito del Tesoro US. Anche la sterlina viene abbandonata al suo destino. Ci fornisce anche, con straordinaria chiarezza, la diagnosi: "Noi ci troviamo ora in acque inesplorate, ed è impossibile prevedere gli effetti indesiderati di tassi d'interesse molto bassi, che si accompagnano a circa il 30% del debito globale degli Stati con rendimenti negativi, combinato con un quantitative easing su dimensioni gigantesche".
"Acque inesplorate", dunque. Fino ad oggi è andata bene ("has been successfull"). Ma "la crescita rimane anemica, in presenza di deflazione in molte aree del mondo sviluppato e con una domanda debole". Sembra la continuazione di un discorso, avviato qualche mese fa da Laurence Summers, uno dei più importanti banchieri americani, consigliere di presidenti. Summers, tagliando drasticamente le troppo ottimistiche previsioni dei FMI, scrisse che, per gli stessi motivi indicati da Jacob Rothshild, dobbiamo prevedere nel prossimo quinquennio un tasso di crescita del Pil mondiale vicino allo zero. E diceva apertamente che non si poteva uscire da questa situazione, con tassi così bassi, con una manovra monetaria o fiscale. Cioè invocava un "nuovo sapere economico", che non c'è. Ecco le "acque inesplorate".
E, a differenza di Summers, che fa solo il banchiere, Rothshild si occupa di politica. E lancia un altro allarme: "la situazione geopolitica — scrive — si è deteriorata, con l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea; con elezioni americane, a novembre, insolitamente spinose; con una Cina che rimane
https://it.sputniknews.com/opinioni/20160822/3292103/padroni-universali-rit-rothshild-banche-politica-monetaria.html
domenica 25 settembre 2016
TESI DI LAUREA 'MONETA COMPLEMENTARE E SIGNORAGGIO. UN APPROCCIO ETERODOSSO' DI MARCO MORELLI PRESENTATA ALL'UNIVERSITA' DI MACERATA
http://seigneuriage.blogspot.it/2015/12/moneta-complementare-e-signoraggio-un.html
ESERCITO, MAGISTRATURA, POLIZIA E CARABINIERI IN MANO ALLA MASSONERIA
Vincenzo Vinciguerra (ex-terrorista) :
''Moltissimi ufficiali dell'esercito italiano, specia di grado superiore sono iscritti alla massoneria,
come molti magistrati, come molti funzionari di polizia, come molti ufficiali dei carabinieri''
Fonte :
https://www.youtube.com/watch?v=NnBH8FJffNA
''Moltissimi ufficiali dell'esercito italiano, specia di grado superiore sono iscritti alla massoneria,
come molti magistrati, come molti funzionari di polizia, come molti ufficiali dei carabinieri''
Fonte :
https://www.youtube.com/watch?v=NnBH8FJffNA
venerdì 23 settembre 2016
I ROTHSCHILD SONO I RE D'ITALIA
di Davide Consonni-
1863: “Il malcontento è grave, un senso di malessere si diffonde in tutte le classi della società. Le sorgenti della ricchezza vanno a disseccarsi. Noi facciamo il lavoro di Tantalo o di Penelope. Il signor Rothschild, re del milione, è, finanziariamente parlando, re dell’Italia” (Senatore Siotto-Pintor, Atti Parlamentari, Discussioni del Senato, sess. 1863-65, v. IV, p.3091.)
E’ così che il senatore italiano Siotto Pintor (qui la sua scheda sul sito del Senato) definiva e descriveva la devastante influenza che il Clan Rothschild operava ed esercitava sulla neo unita penisola italiana, in specifico si riferiva ai prestiti ottenuti da Cavour e altri da James e Carl de Rothschild (fatti ben documentati perfino da Repubblica del gruppo Espresso, di proprietà di Carlo De Benedetti, amico di vecchia data dei Rothschild tanto da essere nel nel consiglio di sorveglianza della «Compagnie Financière Edmond de Rothschild») .
L’influenza dei Rothschild, che nei decenni non ha fatto che rafforzarsi e consolidarsi, esercita il proprio potere su tre quarti di pianeta, come potete verificare dal loro sito ufficiale hanno sedi in 40 Nazioni nel mondo.
L’influenza dei Rothschild, che nei decenni non ha fatto che rafforzarsi e consolidarsi, esercita il proprio potere su tre quarti di pianeta, come potete verificare dal loro sito ufficiale hanno sedi in 40 Nazioni nel mondo.
Fonte :
http://www.informarexresistere.fr/2014/02/13/il-signor-rothschild-e-re-ditalia-parola-del-senatore-italiano-siotto-pintor/
PERCHE' IL DISCORSO DI BERLUSCONI DEL 2013 SULLA BCE ESPRIME CONCETTI FUORVIANTI SULL'IMPORTANZA DELLA SOVRANITA' MONETARIA
In questi giorni alcuni blog hanno ripreso un discorso di Berlusconi del 2013 dove esprime concetti errati sulla sovranita' monetaria.
1-afferma che il Giappone, che emette Titoli di Debito Pubblico, ha sovranita' monetaria. Un paese con sovranita' monetaria non emette Titoli del Debito Pubblico ma stampa moneta che poi se la accredita
2-prende esempio di USA e Gran Bretagna (colonie sioniste), ma non hanno sovranita' monetaria, infatti l'emissione della moneta e' a debito
3-ritiene che la BCE deve diventare prestatore di ultima istanza, mentre in realta' deve emettere moneta da accreditare agli stati oppure gli stati stessi la moneta se la stampano accreditandosela
Il video del 2013 :
https://www.facebook.com/393148480765537/videos/869148776498836/?__mref=message_bubble
giovedì 22 settembre 2016
FIGURE LEGATE A MOVIMENTI DI ESTREMA DESTRA IMPLICATE IN STRAGI ERANO MARIONETTE DELLA CIA (ROTHSCHILD)
Guido Salvini (magistrato) su Piazza Fontana :
''La scoperta piu' interessante che abbiamo avuto durante le indagini e' stato il rapporto tra le cellule di Ordine Nuovo che operavano soprattutto in Veneto e le basi americane situate sempre in quella regione.
Digilio e' un militante di Ordine Nuovo che si occupava dell'aspetto logistico. Quest'uomo frequentava basi americane come quella di Verona''
Fonte :
https://www.youtube.com/watch?v=iNvsy1RDPyE
''La scoperta piu' interessante che abbiamo avuto durante le indagini e' stato il rapporto tra le cellule di Ordine Nuovo che operavano soprattutto in Veneto e le basi americane situate sempre in quella regione.
Digilio e' un militante di Ordine Nuovo che si occupava dell'aspetto logistico. Quest'uomo frequentava basi americane come quella di Verona''
Fonte :
https://www.youtube.com/watch?v=iNvsy1RDPyE
NEL 2010 I PROTAGONISTI DI DUE FINTE RIVOLUZIONI (GRILLO E DI PIETRO) SI OPPOSERO ALL'INTITOLAZIONE DI UNA VIA A CRAXI
No a Via Craxi", manifestazione a Milano
Di Pietro e Grillo in piazza: «È una violenza alla storia». Il figlio Bobo da Hammamet: «Patetici»
MILANO - Oltre un centinaio di persone ha manifestato nel pomeriggio, sotto un'intensa pioggia, contro l'intenzione dell' amministrazione Moratti di intitolare una via a Bettino Craxi. Al presidio, organizzato da Piero Ricca e dall'associazione "Qui Milano Libera" in piazza Cordusio hanno partecipato tra gli altri anche il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro e il blogger Beppe Grillo che hanno parlato da un piccolo palco allestito nel piazzale, sotto un grande striscione con la scritta "No alla via a Craxi".
GRILLO IN PIAZZA - «Riteniamo - ha detto Di Pietro - che si stia facendo una violenza alla storia nel far credere che deve essere riabilitata una persona senza informare i cittadini che questa sul piano politico ha indebitato il Paese, su quello giudiziario ha fatto il latitante, e che ha usato le istituzioni per fregare i soldi ai cittadini». «Utilizzare questa persona come punto di riferimento per il riscatto del Paese - ha concluso Di Pietro - è come usare Lucifero per inneggiare a Dio». Caustico Grillo: «Non sono contrario ad una targa, un vicoletto dedicato a Craxi purché siano intitolate vie anche ad altri: ci potrebbe essere, ad esempio, Buenos Dell'Utri al posto di corso Buenos Aires a Milano, o Largo Mangano». «La verità - prosegue Grillo - è che chi ci amministra non sa nulla di quel che pensano i cittadini. Se avessero fatto Dario Fo sindaco di Milano a quest'ora avremmo una cittá capitale della cultura in Europa e non una m...».
SIPARIETTO - Di Pietro e Grillo sono stati anche protagonisti di un piccolo siparietto inscenato davanti alle telecamere. Mentre il leader dell'Idv si intratteneva a parlare con i cronisti sotto il palco, il comico genovese gli è arrivato alle spalle lanciandogli al volto un foglio di carta appallottolato. «Ecco - ha scherzato Grillo abbracciando Di Pietro - vedi che ti ho tirato anch'io qualcosa».
LA REAZIONE DI BOBO - «Di Pietro e Grillo sono un po' patetici: fanno una manifestazione contro un uomo politico che non c'è più. Un caso unico al mondo: c'è di che riflettere...» è stato il laconico commento di Bobo Craxi, figlio di Bettino, in una nota da Hammamet.
Fonte :
http://www.corriere.it/cronache/10_gennaio_09/grillo_craxi_milano_d8489470-fd38-11de-9229-00144f02aabe.shtml
martedì 20 settembre 2016
LA PRIMA INVASIONE USA IN IRAQ VENNE CREATA CON UNA BUGIA
La storia dei
neonati strappati alle incubatrici dai soldati iracheni durante la prima
Guerra del Golfo è l'ennesima dimostrazione di un principio, da tempo
compreso dai propagandisti, secondo cui una bugia ripetuta tante volte
finisce per essere accettata come verità.
L'offuscamento dei confini tra la verità e il mito non è certamente iniziato con l'Amministrazione Bush. La disinformazione ha fatto parte della guerra almeno dai giorni di Alessandro Magno, che disseminava grosse corazze lungo il percorso delle sue truppe in ritirata, per far credere al nemico che i suoi soldati fossero dei giganti.
L'aneddoto sul trucchetto di Alessandro Magno di solito viene raccontato ai soldati nella prima lezione di addestramento in operazioni psicologiche (spesso dette "psyop").
In un documento dell'aeronautica Usa del 1998, intitolato Information Operations, si dichiara che "le operazioni di informazione vengono applicate in tutto il raggio d'azione delle operazioni militari, dalle missioni di pace al pieno conflitto... è importante sottolineare che la guerra dell'informazione è una formula che viene attuata in tutte le attività dell'aeronautica, dalla pace alla guerra, allo scopo di consentirne l'effettiva esecuzione di tutti i compiti... L'esecuzione di operazioni d'informazione in ambito aeronautico, spaziale e cyberspaziale attraversa tutti gli aspetti del conflitto"(si osservi l'uso del "doublespeak" [o "linguaggio doppio", NdT] nel contesto dei termini "pace" e "operazioni militari").
L'offuscamento dei confini tra la verità e il mito non è certamente iniziato con l'Amministrazione Bush. La disinformazione ha fatto parte della guerra almeno dai giorni di Alessandro Magno, che disseminava grosse corazze lungo il percorso delle sue truppe in ritirata, per far credere al nemico che i suoi soldati fossero dei giganti.
L'aneddoto sul trucchetto di Alessandro Magno di solito viene raccontato ai soldati nella prima lezione di addestramento in operazioni psicologiche (spesso dette "psyop").
In un documento dell'aeronautica Usa del 1998, intitolato Information Operations, si dichiara che "le operazioni di informazione vengono applicate in tutto il raggio d'azione delle operazioni militari, dalle missioni di pace al pieno conflitto... è importante sottolineare che la guerra dell'informazione è una formula che viene attuata in tutte le attività dell'aeronautica, dalla pace alla guerra, allo scopo di consentirne l'effettiva esecuzione di tutti i compiti... L'esecuzione di operazioni d'informazione in ambito aeronautico, spaziale e cyberspaziale attraversa tutti gli aspetti del conflitto"(si osservi l'uso del "doublespeak" [o "linguaggio doppio", NdT] nel contesto dei termini "pace" e "operazioni militari").
Il
documento Information Operations contiene sezioni intitolate
"operazioni psicologiche", "guerra elettronica",
"attacco informativo", "controinganno" e
"inganno militare".
Nel mondo attuale, si dichiara: "la crescente infrastruttura dell'informazione trascende l'industria, i media, l'esercito, e coinvolge entità governative e non governative. e' caratterizzata da una fusione di reti e tecnologie militari e civili... In realtà, un notiziario, un comunicato diplomatico o un messaggio militare contenente l'ordine di esecuzione di un'operazione, dipendono tutti dalla [infrastruttura dell'informazione globale]".
In questo contesto, le psyop "sono ideate per trasmettere indizi e informazioni selezionati ai leader e al pubblico straniero, allo scopo di influenzarne le emozioni, gli stimoli, le motivazioni obiettive e infine il comportamento", mentre "l'inganno militare confonde gli avversari, portandoli ad agire in base all'obiettivo dei suoi artefici".
In pratica, si dice sul documento citando lo stratega militare cinese Sun Tzu, "tutte le operazioni di guerra sono basate sull'inganno".5
Nel mondo attuale, si dichiara: "la crescente infrastruttura dell'informazione trascende l'industria, i media, l'esercito, e coinvolge entità governative e non governative. e' caratterizzata da una fusione di reti e tecnologie militari e civili... In realtà, un notiziario, un comunicato diplomatico o un messaggio militare contenente l'ordine di esecuzione di un'operazione, dipendono tutti dalla [infrastruttura dell'informazione globale]".
In questo contesto, le psyop "sono ideate per trasmettere indizi e informazioni selezionati ai leader e al pubblico straniero, allo scopo di influenzarne le emozioni, gli stimoli, le motivazioni obiettive e infine il comportamento", mentre "l'inganno militare confonde gli avversari, portandoli ad agire in base all'obiettivo dei suoi artefici".
In pratica, si dice sul documento citando lo stratega militare cinese Sun Tzu, "tutte le operazioni di guerra sono basate sull'inganno".5
La
vicenda dei "neonati strappati alle incubatrici"6 dai soldati
iracheni ha contribuito alla creazione del sostegno pubblico alla prima
Guerra nel Golfo Persico. Al momento della sua diffusione, la storia
venne largamente creduta e non vi fu alcuna smentita fino alla fine
della guerra. Da allora, alcuni giornalisti e organizzazioni umanitarie
hanno svolto delle indagini, giungendo alla conclusione che si trattava
di un falso. Il fatto venne considerato gravissimo negli ambienti stessi
delle pubbliche relazioni, eppure parte del pubblico crede ancora che
sia vero.
Dopo il 2 agosto 1990, data dell'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq, gli Stati Uniti dovettero fare dietro front alla svelta. Per circa un decennio, sino ad allora, Hussein era stato un alleato degli Usa nonostante le condanne dei gruppi internazionali per i diritti umani.
La Hill & Knowlton, in quel periodo la più grande agenzia di pubbliche relazioni del mondo, fu l'ideatrice della massiccia campagna messa in atto per convincere gli americani ad appoggiare una guerra di liberazione del Kuwait occupato dall'Iraq.7
Gran parte del denaro per finanziare la campagna in favore della guerra proveniva dal governo kuwaitiano stesso, che sottoscrisse un contratto con la H&K nove giorni dopo l'entrata dell'esercito di Saddam nel paese.
La Hill & Knowlton creò il gruppo "Citizens for a Free Kuwait", una classica operazione di propaganda ideata per celare la sponsorizzazione del governo kuwaitiano in combutta con l'Amministrazione Bush senior. Durante i sei mesi successivi, il governo kuwaitiano stanziò circa 12 milioni di dollari per il Citizens for a Free Kuwait, mentre il restante finanziamento ammontava a 17.861 dollari e proveniva da 78 singoli donatori. Praticamente, tutto il budget del gruppo - 10.800.000 dollari - andò come compenso alla Hill & Knowlton. 8
I documenti archiviati al Dipartimento di Giustizia Usa dimostravano che 119 funzionari della H&K dislocati in 12 uffici in tutti gli Stati Uniti lavoravano per conto del Kuwait. L'agenzia organizzò le interviste agli esponenti kuwaitiani, la celebrazione del "Giorno di liberazione nazionale del Kuwait" e altre manifestazioni pubbliche, la distribuzione di notizie e kit informativi, e collaborò alla diffusione presso giornalisti influenti e l'esercito Usa di oltre 200.000 copie di una mini guida di 154 pagine sulle atrocità compiute dall'Iraq, intitolata The Rape of Kuwait (Lo stupro del Kuwait, NdT).9 Le dimensioni della campagna Hill & Knowlton misero in soggezione persino l'O'Dwyer's PR Services Report, una delle maggiori pubblicazioni nel settore delle pubbliche relazioni. L'editore Jack O'Dwyer scrisse che la Hill & Knowlton "ha assunto un ruolo senza precedenti come agenzia di pubbliche relazioni nella politica internazionale". La H&K ha impiegato un'incredibile varietà di tecniche e accorgimenti per la creazione di un'opinione pubblica favorevole al sostegno degli Usa al Kuwait... Tra le tecniche rientravano le esaurienti conferenze in cui venivano descritte le torture e le altre violazioni dei diritti umani compiute dal regime iracheno, e la distribuzione di migliaia di magliette con lo slogan 'Free Kuwait' e adesivi nei campus universitari in tutti gli Stati Uniti".10
Dopo il 2 agosto 1990, data dell'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq, gli Stati Uniti dovettero fare dietro front alla svelta. Per circa un decennio, sino ad allora, Hussein era stato un alleato degli Usa nonostante le condanne dei gruppi internazionali per i diritti umani.
La Hill & Knowlton, in quel periodo la più grande agenzia di pubbliche relazioni del mondo, fu l'ideatrice della massiccia campagna messa in atto per convincere gli americani ad appoggiare una guerra di liberazione del Kuwait occupato dall'Iraq.7
Gran parte del denaro per finanziare la campagna in favore della guerra proveniva dal governo kuwaitiano stesso, che sottoscrisse un contratto con la H&K nove giorni dopo l'entrata dell'esercito di Saddam nel paese.
La Hill & Knowlton creò il gruppo "Citizens for a Free Kuwait", una classica operazione di propaganda ideata per celare la sponsorizzazione del governo kuwaitiano in combutta con l'Amministrazione Bush senior. Durante i sei mesi successivi, il governo kuwaitiano stanziò circa 12 milioni di dollari per il Citizens for a Free Kuwait, mentre il restante finanziamento ammontava a 17.861 dollari e proveniva da 78 singoli donatori. Praticamente, tutto il budget del gruppo - 10.800.000 dollari - andò come compenso alla Hill & Knowlton. 8
I documenti archiviati al Dipartimento di Giustizia Usa dimostravano che 119 funzionari della H&K dislocati in 12 uffici in tutti gli Stati Uniti lavoravano per conto del Kuwait. L'agenzia organizzò le interviste agli esponenti kuwaitiani, la celebrazione del "Giorno di liberazione nazionale del Kuwait" e altre manifestazioni pubbliche, la distribuzione di notizie e kit informativi, e collaborò alla diffusione presso giornalisti influenti e l'esercito Usa di oltre 200.000 copie di una mini guida di 154 pagine sulle atrocità compiute dall'Iraq, intitolata The Rape of Kuwait (Lo stupro del Kuwait, NdT).9 Le dimensioni della campagna Hill & Knowlton misero in soggezione persino l'O'Dwyer's PR Services Report, una delle maggiori pubblicazioni nel settore delle pubbliche relazioni. L'editore Jack O'Dwyer scrisse che la Hill & Knowlton "ha assunto un ruolo senza precedenti come agenzia di pubbliche relazioni nella politica internazionale". La H&K ha impiegato un'incredibile varietà di tecniche e accorgimenti per la creazione di un'opinione pubblica favorevole al sostegno degli Usa al Kuwait... Tra le tecniche rientravano le esaurienti conferenze in cui venivano descritte le torture e le altre violazioni dei diritti umani compiute dal regime iracheno, e la distribuzione di migliaia di magliette con lo slogan 'Free Kuwait' e adesivi nei campus universitari in tutti gli Stati Uniti".10
Tutti
i grandi eventi mediatici hanno bisogno di quello che i giornalisti e i
pubblicitari chiamano "aggancio". L'aggancio ideale e'
l'elemento centrale affinché una vicenda faccia notizia, provochi una
forte risposta emotiva e rimanga impressa nella memoria.
Per la campagna sul Kuwait, l'aggancio arrivò il 10 ottobre 1990, quando l'Assemblea congressuale per i diritti umani tenne un'udienza a Capitol Hill, presentando ufficialmente per la prima volta le violazioni dei diritti umani dell'Iraq. L'udienza apparve come un normale procedimento congressuale ufficiale ma non era esattamente così.
Sebbene l'Assemblea fosse presieduta dai deputati Tom Lantos e John Porter, non era una commissione ufficiale del Congresso. Soltanto pochi osservatori hanno notato l'importanza di questo dettaglio. Tra questi vi era John MacArthur, autore di The Second Front, che resta il miglior libro mai scritto sulla manipolazione delle notizie durante la prima Guerra del Golfo. "L'Assemblea sui diritti umani non e' una commissione del Congresso, quindi e' libera da quelle implicazioni legali che farebbero esitare un testimone prima di mentire", ha osservato MacArthur. "Mentire sotto giuramento di fronte a una commissione congressuale e' reato; mentire dietro l'anonimato di fronte a una riunione al vertice e' soltanto diplomazia".11 La testimonianza più commovente del 10 ottobre fu quella di una ragazzina kuwaitiana di 15 anni, identificata soltanto per nome, Nayirah. Secondo l'Assemblea, il cognome di Nayirah restava riservato per evitare ritorsioni irachene contro la sua famiglia che si trovava nel Kuwait occupato. Singhiozzando, la ragazzina descrisse ciò che aveva visto con i suoi occhi in un ospedale di Kuwait City. La trascrizione della sua testimonianza venne diffusa in un kit informativo del Citizens for a Free Kuwait. "Ero volontaria all'ospedale al-Addan", raccontò Nayirah. "Mentre ero lì, ho visto i soldati iracheni entrare nell'ospedale con i fucili e dirigersi nelle camere dove si trovavano i bambini nelle incubatrici. Hanno tolto i bambini, hanno portato via le incubatrici e li hanno lasciati morire sul pavimento gelido." Continuò affermando che questo era accaduto a "centinaia" di bambini.12
Per la campagna sul Kuwait, l'aggancio arrivò il 10 ottobre 1990, quando l'Assemblea congressuale per i diritti umani tenne un'udienza a Capitol Hill, presentando ufficialmente per la prima volta le violazioni dei diritti umani dell'Iraq. L'udienza apparve come un normale procedimento congressuale ufficiale ma non era esattamente così.
Sebbene l'Assemblea fosse presieduta dai deputati Tom Lantos e John Porter, non era una commissione ufficiale del Congresso. Soltanto pochi osservatori hanno notato l'importanza di questo dettaglio. Tra questi vi era John MacArthur, autore di The Second Front, che resta il miglior libro mai scritto sulla manipolazione delle notizie durante la prima Guerra del Golfo. "L'Assemblea sui diritti umani non e' una commissione del Congresso, quindi e' libera da quelle implicazioni legali che farebbero esitare un testimone prima di mentire", ha osservato MacArthur. "Mentire sotto giuramento di fronte a una commissione congressuale e' reato; mentire dietro l'anonimato di fronte a una riunione al vertice e' soltanto diplomazia".11 La testimonianza più commovente del 10 ottobre fu quella di una ragazzina kuwaitiana di 15 anni, identificata soltanto per nome, Nayirah. Secondo l'Assemblea, il cognome di Nayirah restava riservato per evitare ritorsioni irachene contro la sua famiglia che si trovava nel Kuwait occupato. Singhiozzando, la ragazzina descrisse ciò che aveva visto con i suoi occhi in un ospedale di Kuwait City. La trascrizione della sua testimonianza venne diffusa in un kit informativo del Citizens for a Free Kuwait. "Ero volontaria all'ospedale al-Addan", raccontò Nayirah. "Mentre ero lì, ho visto i soldati iracheni entrare nell'ospedale con i fucili e dirigersi nelle camere dove si trovavano i bambini nelle incubatrici. Hanno tolto i bambini, hanno portato via le incubatrici e li hanno lasciati morire sul pavimento gelido." Continuò affermando che questo era accaduto a "centinaia" di bambini.12
Passarono
tre mesi dalla testimonianza di Nayirah all'inizio della guerra. Durante
questi mesi, la storia dei bambini tolti dalle incubatrici veniva
ripetuta in continuazione. La raccontò il Presidente Bush. Fu
raccontata durante le testimonianze al Congresso, nei talk show in TV,
alla radio e al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Amnesty
International riporto' la denuncia in un rapporto sui diritti umani del
dicembre 1990, dichiarando che "oltre 300 neonati prematuri
sarebbero deceduti dopo essere stati tolti dalle incubatrici portate via
dai soldati iracheni".13
"Di tutte le accuse mosse contro il dittatore", osservò MacArthur, "nessuna ebbe più impatto sull'opinione pubblica americana di quella secondo cui i soldati iracheni avrebbero tolto 312 neonati dalle incubatrici lasciandoli morire sul pavimento gelido dell'ospedale di Kuwait City".14
All'Assemblea sui diritti umani, tuttavia, la Hill & Knowlton e il deputato Lantos non avevano detto che Nayirah era un membro della famiglia reale kuwaitiana. Infatti suo padre e' Saud Nasir al-Sabah, l'ambasciatore del Kuwait negli Stati Uniti, anch'egli presente nell'aula dell'assemblea durante la testimonianza. L'Assemblea non rivelò inoltre che il vice presidente della Hill & Knowlton, Lauri Fitz-Pegado, aveva istruito Nayirah per la testimonianza.15
Dopo la guerra, alcuni investigatori sui diritti umani cercarono conferme sulla storia di Nayirah, senza trovare alcun testimone o altre prove che potessero sostenerla. John Martin di World News Tonight dell'ABC visitò l'ospedale al-Addan e intervistò il dottor Mohammed Matar, direttore del sistema sanitario del Kuwait, e sua moglie, la dottoressa Fayeza Youssef, che dirigeva il reparto di ostetricia dell'ospedale. Secondo la loro testimonianza, le accuse di Nayirah erano false. In tutto il Kuwait erano disponibili pochissime incubatrici, non certamente le "centinaia" citate da Nayirah, e nessuno aveva visto soldati iracheni strappare neonati alle macchine. "Credo si sia trattato solo di propaganda", disse Matar.16 La testimonianza di Martin portò all'avvio di un'indagine indipendente di Amnesty International, che al tempo della testimonianza di Nayirah aveva preso per buona la storia dei "neonati strappati alle incubatrici".
"Di tutte le accuse mosse contro il dittatore", osservò MacArthur, "nessuna ebbe più impatto sull'opinione pubblica americana di quella secondo cui i soldati iracheni avrebbero tolto 312 neonati dalle incubatrici lasciandoli morire sul pavimento gelido dell'ospedale di Kuwait City".14
All'Assemblea sui diritti umani, tuttavia, la Hill & Knowlton e il deputato Lantos non avevano detto che Nayirah era un membro della famiglia reale kuwaitiana. Infatti suo padre e' Saud Nasir al-Sabah, l'ambasciatore del Kuwait negli Stati Uniti, anch'egli presente nell'aula dell'assemblea durante la testimonianza. L'Assemblea non rivelò inoltre che il vice presidente della Hill & Knowlton, Lauri Fitz-Pegado, aveva istruito Nayirah per la testimonianza.15
Dopo la guerra, alcuni investigatori sui diritti umani cercarono conferme sulla storia di Nayirah, senza trovare alcun testimone o altre prove che potessero sostenerla. John Martin di World News Tonight dell'ABC visitò l'ospedale al-Addan e intervistò il dottor Mohammed Matar, direttore del sistema sanitario del Kuwait, e sua moglie, la dottoressa Fayeza Youssef, che dirigeva il reparto di ostetricia dell'ospedale. Secondo la loro testimonianza, le accuse di Nayirah erano false. In tutto il Kuwait erano disponibili pochissime incubatrici, non certamente le "centinaia" citate da Nayirah, e nessuno aveva visto soldati iracheni strappare neonati alle macchine. "Credo si sia trattato solo di propaganda", disse Matar.16 La testimonianza di Martin portò all'avvio di un'indagine indipendente di Amnesty International, che al tempo della testimonianza di Nayirah aveva preso per buona la storia dei "neonati strappati alle incubatrici".
Anche
gli investigatori di Amnesty International non trovarono "prove
credibili" che confermassero la storia e smentirono il loro
precedente rapporto.17 "Siamo convinti... che la vicenda dei
neonati deceduti non sia avvenuta nelle proporzioni inizialmente
riferite, qualora sia effettivamente avvenuta", ha riportato un
portavoce di Amnesty International.18
Anche Middle East Watch, un'altra organizzazione sui diritti umani, ha svolto un'indagine propria, concludendo che la storia fosse una mistificazione. Il direttore di Middle East Watch, Aziz Abu-Hamad, che ha condotto un'indagine di tre settimane in Kuwait dopo la guerra, ha dichiarato: "Le ricerche accurate di Middle East Watch non hanno prodotto alcuna prova per sostenere queste accuse. Dopo la liberazione del Kuwait, abbiamo visitato tutti gli ospedali nei quali secondo la testimonianza sarebbero accaduti tali episodi. Abbiamo intervistato i dottori, le infermiere e gli amministratori e abbiamo consultato gli archivi delle strutture. Ci siamo anche recati nei cimiteri e abbiamo esaminato i registri. Sebbene avessimo chiari risconti sulle varie atrocità commesse dagli iracheni, non ne abbiamo trovato alcuno sull'accusa secondo cui i soldati iracheni avrebbero tolto i neonati dalle incubatrici lasciandoli morire. Alcuni testimoni del governo kuwaitiano, che durante l'occupazione irachena avevano sostenuto la veridicità della storia delle incubatrici, hanno cambiato idea e altri sono stati screditati. La diffusione di resoconti falsi sui crimini commessi reca un grave danno alla causa dei diritti umani. In questo modo si distoglie l'attenzione dalle reali violazioni commesse dall'esercito iracheno in Kuwait, compresa l'uccisione di centinaia di persone e la detenzione di migliaia di cittadini kuwaitiani e non, centinaia dei quali sono ancora dispersi"19
Perché inventare queste storie quando il regime di Saddam Hussein offre una vastità di crimini veri? Non vi e' alcun dubbio che fosse un dittatore brutale, colpevole di aver torturato e ucciso migliaia - o meglio, centinaia di migliaia - di persone innocenti. Una spiegazione potrebbe essere che storie come quella sugli "assassini di neonati" rappresentano l'"aggancio" per la propaganda di guerra. Durante la Prima Guerra Mondiale, ad esempio, i francesi e gli inglesi avevano diffuso storie (mai documentate o confermate) secondo cui i soldati tedeschi avevano sparato a un bambino di due anni e "tagliato le braccia di un bambino rimaste appese alle vesti della madre", la vicenda venne ricamata ulteriormente quando un giornale francese pubblicoò un disegno raffigurante soldati tedeschi che mangiavano mani.20
Anche Middle East Watch, un'altra organizzazione sui diritti umani, ha svolto un'indagine propria, concludendo che la storia fosse una mistificazione. Il direttore di Middle East Watch, Aziz Abu-Hamad, che ha condotto un'indagine di tre settimane in Kuwait dopo la guerra, ha dichiarato: "Le ricerche accurate di Middle East Watch non hanno prodotto alcuna prova per sostenere queste accuse. Dopo la liberazione del Kuwait, abbiamo visitato tutti gli ospedali nei quali secondo la testimonianza sarebbero accaduti tali episodi. Abbiamo intervistato i dottori, le infermiere e gli amministratori e abbiamo consultato gli archivi delle strutture. Ci siamo anche recati nei cimiteri e abbiamo esaminato i registri. Sebbene avessimo chiari risconti sulle varie atrocità commesse dagli iracheni, non ne abbiamo trovato alcuno sull'accusa secondo cui i soldati iracheni avrebbero tolto i neonati dalle incubatrici lasciandoli morire. Alcuni testimoni del governo kuwaitiano, che durante l'occupazione irachena avevano sostenuto la veridicità della storia delle incubatrici, hanno cambiato idea e altri sono stati screditati. La diffusione di resoconti falsi sui crimini commessi reca un grave danno alla causa dei diritti umani. In questo modo si distoglie l'attenzione dalle reali violazioni commesse dall'esercito iracheno in Kuwait, compresa l'uccisione di centinaia di persone e la detenzione di migliaia di cittadini kuwaitiani e non, centinaia dei quali sono ancora dispersi"19
Perché inventare queste storie quando il regime di Saddam Hussein offre una vastità di crimini veri? Non vi e' alcun dubbio che fosse un dittatore brutale, colpevole di aver torturato e ucciso migliaia - o meglio, centinaia di migliaia - di persone innocenti. Una spiegazione potrebbe essere che storie come quella sugli "assassini di neonati" rappresentano l'"aggancio" per la propaganda di guerra. Durante la Prima Guerra Mondiale, ad esempio, i francesi e gli inglesi avevano diffuso storie (mai documentate o confermate) secondo cui i soldati tedeschi avevano sparato a un bambino di due anni e "tagliato le braccia di un bambino rimaste appese alle vesti della madre", la vicenda venne ricamata ulteriormente quando un giornale francese pubblicoò un disegno raffigurante soldati tedeschi che mangiavano mani.20
Se
gli organizzatori di guerra degli Stati Uniti volevano attaccare
l'etichetta di "assassino di neonati" al collo di Saddam,
avrebbero comunque potuto farlo in modo onesto. Delle 5.000 persone
uccise dal gas di Saddam, nel villaggio dei curdi iracheni di Halabja
nel 1988, il 75% erano donne e bambini. Il problema e' che l'episodio di
Halabja e altri che videro l'utilizzo di armi chimiche, avvenivano
mentre l'Iraq riceveva sostegno economico e militare dagli Stati Uniti.
"Ad ogni modo, la posizione dell'America su Halabja e' vergognosa" disse Joost R. Hiltermann di Human Rights Watch, l'organizzazione che ha svolto indagini approfondite sulla vicenda di Halabja. Infatti, il Dipartimento di Stato Usa aveva persino "dato istruzioni ai diplomatici di riferire che parte della responsabilita' ricadeva sull'Iran. Il risultato di tale sofisticheria fu che la comunità internazionale smise di raccogliere gli appelli per una ferma condanna dell'Iraq per un atto efferato quanto l'attacco al World Trade Center."21
Durante la campagna per la guerra nel 1990, l'atrocità commessa a Halabja e il tacito consenso del Dipartimento di Stato erano fatti così recenti che sarebbe stato difficile per la prima Amministrazione Bush convincere qualcuno dell'onesta' della sua indignazione morale. Dire la verità avrebbe suscitato troppe domande imbarazzanti. La campagna a favore della guerra intendeva raccontare la verità sulla natura del regime di Saddam Hussein ma per proteggersi dalle enormi conseguenze di quella verità era necessario ricorrere a quello che Churchill o Rumsfeld chiamerebbero una "scorta di bugie".
"Ad ogni modo, la posizione dell'America su Halabja e' vergognosa" disse Joost R. Hiltermann di Human Rights Watch, l'organizzazione che ha svolto indagini approfondite sulla vicenda di Halabja. Infatti, il Dipartimento di Stato Usa aveva persino "dato istruzioni ai diplomatici di riferire che parte della responsabilita' ricadeva sull'Iran. Il risultato di tale sofisticheria fu che la comunità internazionale smise di raccogliere gli appelli per una ferma condanna dell'Iraq per un atto efferato quanto l'attacco al World Trade Center."21
Durante la campagna per la guerra nel 1990, l'atrocità commessa a Halabja e il tacito consenso del Dipartimento di Stato erano fatti così recenti che sarebbe stato difficile per la prima Amministrazione Bush convincere qualcuno dell'onesta' della sua indignazione morale. Dire la verità avrebbe suscitato troppe domande imbarazzanti. La campagna a favore della guerra intendeva raccontare la verità sulla natura del regime di Saddam Hussein ma per proteggersi dalle enormi conseguenze di quella verità era necessario ricorrere a quello che Churchill o Rumsfeld chiamerebbero una "scorta di bugie".
Pertanto,
durante la pianificazione dell'operazione "Tempesta del
Deserto", la prima Amministrazione Bush ha evitato di menzionare
l'episodio di Halabja, e i giornalisti ne hanno parlato raramente.
Una ricerca nel database delle notizie di LexisNexis mostra che negli Stati Uniti la vicenda di Halabja e' stata menzionata in 188 articoli durante il 1988 (l'anno in cui si e' verificato il fatto). e' stata tuttavia citata raramente nell'anno successivo: in 20 articoli nel 1989 e solo in 29 nel 1990, l'anno in cui Saddam invase il Kuwait. Nell'intervallo di tempo tra l'invasione del Kuwait, 2 agosto 1990 e la fine dell'operazione "Tempesta del Deserto", 27 febbraio 1991, vi sono stati soltanto 39 riferimenti a Halabja.
Nel decennio successivo, la media e' stata di 16 riferimenti l'anno. Durante le elezioni presidenziali del 2000, sono stati soltanto 10.
Effettivamente la vicenda non e' ricomparsa sui media statunitensi fino al settembre 2002, quando l'Amministrazione di George W. Bush ha iniziato la pressione pubblica per la guerra in Iraq. Da allora, i riferimenti iniziano ad aumentare notevolmente. L'episodio di Halabja e' stato riportato 57 volte soltanto nel mese di febbraio 2003. In marzo, il mese dell'inizio della guerra, lo e' stato 145 volte. Erano passati quasi 15 anni, i ricordi si erano sbiaditi e si poteva tranquillamente parlare dell'uccisione con il gas dei cittadini iracheni da parte di Saddam. Furono pochi i giornalisti che scrivendo di Halabja nel 2002 e nel 2003 si sono presi la briga di menzionare il fatto che Saddam aveva commesso le atrocità peggiori mentre il padre dell'attuale Presidente lo ricopriva di aiuti finanziari.
Una ricerca nel database delle notizie di LexisNexis mostra che negli Stati Uniti la vicenda di Halabja e' stata menzionata in 188 articoli durante il 1988 (l'anno in cui si e' verificato il fatto). e' stata tuttavia citata raramente nell'anno successivo: in 20 articoli nel 1989 e solo in 29 nel 1990, l'anno in cui Saddam invase il Kuwait. Nell'intervallo di tempo tra l'invasione del Kuwait, 2 agosto 1990 e la fine dell'operazione "Tempesta del Deserto", 27 febbraio 1991, vi sono stati soltanto 39 riferimenti a Halabja.
Nel decennio successivo, la media e' stata di 16 riferimenti l'anno. Durante le elezioni presidenziali del 2000, sono stati soltanto 10.
Effettivamente la vicenda non e' ricomparsa sui media statunitensi fino al settembre 2002, quando l'Amministrazione di George W. Bush ha iniziato la pressione pubblica per la guerra in Iraq. Da allora, i riferimenti iniziano ad aumentare notevolmente. L'episodio di Halabja e' stato riportato 57 volte soltanto nel mese di febbraio 2003. In marzo, il mese dell'inizio della guerra, lo e' stato 145 volte. Erano passati quasi 15 anni, i ricordi si erano sbiaditi e si poteva tranquillamente parlare dell'uccisione con il gas dei cittadini iracheni da parte di Saddam. Furono pochi i giornalisti che scrivendo di Halabja nel 2002 e nel 2003 si sono presi la briga di menzionare il fatto che Saddam aveva commesso le atrocità peggiori mentre il padre dell'attuale Presidente lo ricopriva di aiuti finanziari.
In
ben altro modo sono andate le cose dopo il racconto di Nayirah sui
"neonati strappati alle incubatrici". Secondo lo stesso
database di Lexis-Nexis, la storia dei neonati tolti dalle incubatrici
ha ricevuto 138 citazioni durante i sette mesi intercorsi tra
l'invasione del Kuwait e la fine dell'operazione "Tempesta del
Deserto". Subito dopo la fine della guerra, i giornalisti, una
volta andati negli ospedali kuwaitiani e raccolte le testimonianze del
personale ospedaliero secondo il quale la storia era falsa, hanno
iniziato a ridimensionare la versione originale. Dopo il 1992, la storia
e' quasi del tutto scomparsa, con una media di appena 10 citazioni
all'anno nel decennio successivo. Tuttavia, la vicenda dei neonati
riaffiorò brevemente nel dicembre 2002, quando il canale HBO trasmise
in anteprima un documento "basato su una storia vera" dal
titolo "Live From Baghdad", nel quale si ripercorrevano le
avventure di Peter Arnett e di altri giornalisti della CNN durante
l'operazione "Tempesta del Deserto".
"Live From Baghdad" includeva l'intero servizio sulle dichiarazioni di Nayirah e di alcuni osservatori, dando l'impressione che la storia fosse vera.
In risposta alle proteste suscitate dall'osservatorio sui media FAIR, la HBO aggiunse una nota alla fine dei titoli di coda, in cui si ammetteva che "le accuse mosse ai soldati iracheni di aver tolto i neonati dalle incubatrici... non sono mai state comprovate".22 Naturalmente, la nota e' stata vista soltanto dai pochi telespettatori che hanno letto i titoli di coda. Prima dell'inserimento della nota, il critico televisivo del Washington Post Tom Shales, nella sua recensione di "Live From Baghdad", aveva scritto: "L'orrore compiuto in Kuwait ritorna vivido durante una sequenza in cui [Robert, il produttore della CNN] Wiener e la sua troupe viaggiano attraverso il Kuwait per indagare sulle accuse secondo cui i soldati iracheni avrebbero strappato via dei neonati alle incubatrici durante un saccheggio, ricordate?".23
"Live From Baghdad" includeva l'intero servizio sulle dichiarazioni di Nayirah e di alcuni osservatori, dando l'impressione che la storia fosse vera.
In risposta alle proteste suscitate dall'osservatorio sui media FAIR, la HBO aggiunse una nota alla fine dei titoli di coda, in cui si ammetteva che "le accuse mosse ai soldati iracheni di aver tolto i neonati dalle incubatrici... non sono mai state comprovate".22 Naturalmente, la nota e' stata vista soltanto dai pochi telespettatori che hanno letto i titoli di coda. Prima dell'inserimento della nota, il critico televisivo del Washington Post Tom Shales, nella sua recensione di "Live From Baghdad", aveva scritto: "L'orrore compiuto in Kuwait ritorna vivido durante una sequenza in cui [Robert, il produttore della CNN] Wiener e la sua troupe viaggiano attraverso il Kuwait per indagare sulle accuse secondo cui i soldati iracheni avrebbero strappato via dei neonati alle incubatrici durante un saccheggio, ricordate?".23
Sarebbe
ingiusto puntare il dito contro Shales per aver rievocato un fatto mai
accaduto. Il racconto di Nayirah sulle incubatrici e' soltanto
l'ennesima dimostrazione di un principio, da tempo compreso dai
propagandisti, secondo cui una bugia ripetuta tante volte finisce per
essere accettata come verità.
John Stauber e' il fondatore e il direttore del "Center for Media & Democracy", un istituto che analizza la propaganda condotta dalle multinazionali e dai governi. Lui e Sheldon Rampton pubblicano su "PR Watch", l'osservatorio Usa sull'industria delle pubbliche relazioni.
John Stauber e' il fondatore e il direttore del "Center for Media & Democracy", un istituto che analizza la propaganda condotta dalle multinazionali e dai governi. Lui e Sheldon Rampton pubblicano su "PR Watch", l'osservatorio Usa sull'industria delle pubbliche relazioni.
Fonte :
http://www.disinformazione.it/venderelaguerra.htm
domenica 18 settembre 2016
I MERLONI SI RICONFERMANO ESSERE VICINO AI POTERI MONDIALISTI
A luglio ad un evento della Fondazione Merloni hanno partecipato
Enrico Letta e Romano Prodi (1) (entrambi hanno fatto parte del Bilderberg)
Francesco Merloni ha fondato il Rotary Fabriano
(http://www.rotaryfabriano.it/bollettini/Bollettino1sem07-08.pdf)
una lobby massonica sionista
(http://www.islamweb.net/emainpage/index.php?page=showfatwa&Option=FatwaId&Id=4326)
Merloni Holding e' socio sostenitore dell'Aspen Institute
(http://www.aspeninstitute.it/system/files/inline/Soci_sostenitori_010115.pdf)
finanziato da Rockfeller
(http://www.nocensura.com/2012/03/conoscete-laspen-institute-italia.html)
Innocenzo Cipolletta membro del consiglio di amministrazione della Indesit Company
(http://www.indesitcompany.com/inst/it/vision/corporate_governance/_pdf/cv_indesitCompany_ITA.pdf)
azienda dei Merloni (che pero' da luglio 2014 ha venduto il 60,4% del capitale a Whirlpool)
fa parte del comitato direttivo dell'Istituto Affari Internazionali (IAI)
(http://www.iai.it/content.asp?langid=1&contentid=674)
inizialmente finanziato da Rockfeller e che e' considerato una filiazione del CFR americano.
L'amministratore delegato della Indesit Company Marco Milani
fa parte del consiglio di amministrazione dell'ISPI
(http://www.ispionline.it/it/istituto/struttura-organizzativa/organi/consiglio-di-amministrazione)
altra lobby mondialista.
I Merloni hanno sostenuto il PD un partito Rothschild e recentemente anche Scelta Civica di Mario
Monti (uomo Rothschild) (2)
Maria Paolo Merloni ha bocciato una mozione che voleva lo stop alle sanzioni alla Russia (3)
Fonte :
(1) http://www.ansa.it/marche/notizie/2016/07/21/prodi-e-e.-letta-per-fondazione-merloni_59565a24-9039-4631-a42d-e3340fe1a2db.html
(2) http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/2014/12/merloni-e-i-rothschild.html
(3) http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/2016/06/tutti-i-senatori-marchigiani-presenti.html
Enrico Letta e Romano Prodi (1) (entrambi hanno fatto parte del Bilderberg)
Francesco Merloni ha fondato il Rotary Fabriano
(http://www.rotaryfabriano.it/bollettini/Bollettino1sem07-08.pdf)
una lobby massonica sionista
(http://www.islamweb.net/emainpage/index.php?page=showfatwa&Option=FatwaId&Id=4326)
Merloni Holding e' socio sostenitore dell'Aspen Institute
(http://www.aspeninstitute.it/system/files/inline/Soci_sostenitori_010115.pdf)
finanziato da Rockfeller
(http://www.nocensura.com/2012/03/conoscete-laspen-institute-italia.html)
Innocenzo Cipolletta membro del consiglio di amministrazione della Indesit Company
(http://www.indesitcompany.com/inst/it/vision/corporate_governance/_pdf/cv_indesitCompany_ITA.pdf)
azienda dei Merloni (che pero' da luglio 2014 ha venduto il 60,4% del capitale a Whirlpool)
fa parte del comitato direttivo dell'Istituto Affari Internazionali (IAI)
(http://www.iai.it/content.asp?langid=1&contentid=674)
inizialmente finanziato da Rockfeller e che e' considerato una filiazione del CFR americano.
L'amministratore delegato della Indesit Company Marco Milani
fa parte del consiglio di amministrazione dell'ISPI
(http://www.ispionline.it/it/istituto/struttura-organizzativa/organi/consiglio-di-amministrazione)
altra lobby mondialista.
I Merloni hanno sostenuto il PD un partito Rothschild e recentemente anche Scelta Civica di Mario
Monti (uomo Rothschild) (2)
Maria Paolo Merloni ha bocciato una mozione che voleva lo stop alle sanzioni alla Russia (3)
Fonte :
(1) http://www.ansa.it/marche/notizie/2016/07/21/prodi-e-e.-letta-per-fondazione-merloni_59565a24-9039-4631-a42d-e3340fe1a2db.html
(2) http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/2014/12/merloni-e-i-rothschild.html
(3) http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/2016/06/tutti-i-senatori-marchigiani-presenti.html
CRAXI VOLEVA STAMPARE 5000 LIRE IN MONETA METALLICA CHE SIGNIFICAVA DI PROPRIETA' DEL POPOLO ITALIANO
Craxi voleva difendere la Lira con il progetto della 'Lira pesante' ed il progetto per il conio di una moneta metallica d'argento del valore nominale di 5000 lire.
Questi progetti incontrarono l'opposizione di Ciampi.
Non tutti sanno che la Lira pesante avrebbe costretto la Banca d'Italia a ristampare tutto il denaro
per sostituire quello in circolazione, ben sapendo che sarebbe durato poco ma molto conveniente
per lo Stato ed i suoi cittadini (in Francia funziono') essendo il progetto euro non piu' nel
cassetto ma in pratica una cosa decisa dai banchieri internazionali inoltre la moneta metallica d'argento da 5000 lire proposta da Craxi in Parlamento avrebbe tolto il diritto di signoraggio alla banconota di 5000 lire emessa dalla Banca d'Italia, riducendo la possibilita' della banca di indebitare lo Stato.
Pochi sanno che le monete metalliche sono coniate dallo stato ed accreditate a se stesso mentre le banconote ed il denaro scritturale lo crea la banca in mano a banchieri privati.
Fonte :
https://www.youtube.com/watch?v=qYCFTkivLm4
Questi progetti incontrarono l'opposizione di Ciampi.
Non tutti sanno che la Lira pesante avrebbe costretto la Banca d'Italia a ristampare tutto il denaro
per sostituire quello in circolazione, ben sapendo che sarebbe durato poco ma molto conveniente
per lo Stato ed i suoi cittadini (in Francia funziono') essendo il progetto euro non piu' nel
cassetto ma in pratica una cosa decisa dai banchieri internazionali inoltre la moneta metallica d'argento da 5000 lire proposta da Craxi in Parlamento avrebbe tolto il diritto di signoraggio alla banconota di 5000 lire emessa dalla Banca d'Italia, riducendo la possibilita' della banca di indebitare lo Stato.
Pochi sanno che le monete metalliche sono coniate dallo stato ed accreditate a se stesso mentre le banconote ed il denaro scritturale lo crea la banca in mano a banchieri privati.
Fonte :
https://www.youtube.com/watch?v=qYCFTkivLm4
sabato 17 settembre 2016
ALMENO NEL 2006 I ROTHSCHILD AVEVANO PIANIFICATO IL GOVERNO RENZI
Nel 2006 il Time (media sionista legato ai banchieri apolidi)
ci disse che la speranza per l'Italia era Matteo Renzi
che a quell'epoca era solo il presidente della provincia di Firenze
e che era sconosciuto alla stragrande maggioranza degli italiani.(1) (2)
Renzi poi, tra migliaia di politici, nel 2014 diventa Presidente del Consiglio (non eletto dagli italiani)
Cio' sta a significare che il Time non era un mago ma sapeva benissimo che il supermassone Renzi
era stato scelto dai poteri bancari apolidi per diventare un
futuro presidente del Consiglio per l'Italia.
Nel 2009 sempre il Time incorona Renzi (figura a quei tempi ancora sconosciuta
alla stragrande maggioranza degli italiani) come l'Obama italiano (3)
Fonti :
(1) http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=15734
(2) http://www.europaquotidiano.it/2014/05/08/time-intervista-renzi-la-legislatura-durera-fino-al-2018/
(3) http://www.lastampa.it/2009/02/21/italia/politica/il-time-e-renzi-lobama-italiano-RDBzRqcsSVXmFdZhrnBdlI/pagina.html
ci disse che la speranza per l'Italia era Matteo Renzi
che a quell'epoca era solo il presidente della provincia di Firenze
e che era sconosciuto alla stragrande maggioranza degli italiani.(1) (2)
Renzi poi, tra migliaia di politici, nel 2014 diventa Presidente del Consiglio (non eletto dagli italiani)
Cio' sta a significare che il Time non era un mago ma sapeva benissimo che il supermassone Renzi
era stato scelto dai poteri bancari apolidi per diventare un
futuro presidente del Consiglio per l'Italia.
Nel 2009 sempre il Time incorona Renzi (figura a quei tempi ancora sconosciuta
alla stragrande maggioranza degli italiani) come l'Obama italiano (3)
Fonti :
(1) http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=15734
(2) http://www.europaquotidiano.it/2014/05/08/time-intervista-renzi-la-legislatura-durera-fino-al-2018/
(3) http://www.lastampa.it/2009/02/21/italia/politica/il-time-e-renzi-lobama-italiano-RDBzRqcsSVXmFdZhrnBdlI/pagina.html
PAOLO CIRINO POMICINO : LA SVALUTAZIONE DELLA LIRA AD OPERA DI CIAMPI FU TRADIMENTO DELLA REPUBBLICA
https://www.youtube.com/watch?v=zF7FrY9HjFk
AURITI DENUNCIO' CIAMPI PER LA TRUFFA DELL'EMISSIONE MONETARIA
https://www.youtube.com/watch?v=Xq_YNfOEiEs
giovedì 15 settembre 2016
DMITRY KISILIOV : L'ELITE POTREBBE UCCIDERE TRUMP
Secondo il giornalista e conduttore televisivo russo Dmitry Kisiliov l'elite potrebbe uccidere Trump a causa del suo desiderio di costruire migliori relazioni con Mosca,
Kisiliov ha iniziato il suo monologo discutendo gli ultimi sondaggi che mostrano Trump davanti alla Clinton cosi come la la promessa di Trump di formare buone relazioni con la Russia se diventa presidente.
''Le sue iniziative di porre fine alle recenti tensioni russo-americane lo pongono in una situazione molto rischiosa. Ora possono solo ucciderlo.
I servizi di sicurezza degli Stati Uniti non hanno bisogno di un tale presidente.
Questi servizi promuovono l'odio nei confronti della Russia al fine di giustificare la loro esistenza.
Gli oligarchi americani non hanno bisogno di un tale presidente.
Per questi oligarchi l'ordine mondiale esistente garantisce business solido e stabile.
Per loro, un Trump che e' pronto a risolvere i problemi con la Russia significa che le finanze affluiranno in una direzione diversa.L'establishment americano e' spietato'' ha affermato Kisiliov.
Kisiliov e' un personaggio controverso ma di primo piano in Russia; e' stato nominato personalmente da Putin a capo della nuova agenzia stampa del governo russo Rossya Segodnya nel dicembre 2013.
L'idea che Trump sia assassinato prima che gli sia permesso di entrare in carica e' diventato un tema comune dato il diluvio di minacce di morte al miliardario di New York che lo ha spinto a cominciare ad indossare un giubbotto antiproiettile in tutti gli eventi pubblici.
La caratterizzazione di Trump come aspirante dittatore da alcuni ambienti di sinistra ha incoraggiato individui mentalmente instabili a minacciare la vita di Trump come e' successo a giugno quando Michael Sandford di 20 anni, ha afferrato la pistola di un agente di polizia durante una manifestazione di Trump a Las Vegas per ucciderlo.
Fonte :
http://viralliberty.com/breaking-putin-warns-trump-elites-planning-assassination/
Kisiliov ha iniziato il suo monologo discutendo gli ultimi sondaggi che mostrano Trump davanti alla Clinton cosi come la la promessa di Trump di formare buone relazioni con la Russia se diventa presidente.
''Le sue iniziative di porre fine alle recenti tensioni russo-americane lo pongono in una situazione molto rischiosa. Ora possono solo ucciderlo.
I servizi di sicurezza degli Stati Uniti non hanno bisogno di un tale presidente.
Questi servizi promuovono l'odio nei confronti della Russia al fine di giustificare la loro esistenza.
Gli oligarchi americani non hanno bisogno di un tale presidente.
Per questi oligarchi l'ordine mondiale esistente garantisce business solido e stabile.
Per loro, un Trump che e' pronto a risolvere i problemi con la Russia significa che le finanze affluiranno in una direzione diversa.L'establishment americano e' spietato'' ha affermato Kisiliov.
Kisiliov e' un personaggio controverso ma di primo piano in Russia; e' stato nominato personalmente da Putin a capo della nuova agenzia stampa del governo russo Rossya Segodnya nel dicembre 2013.
L'idea che Trump sia assassinato prima che gli sia permesso di entrare in carica e' diventato un tema comune dato il diluvio di minacce di morte al miliardario di New York che lo ha spinto a cominciare ad indossare un giubbotto antiproiettile in tutti gli eventi pubblici.
La caratterizzazione di Trump come aspirante dittatore da alcuni ambienti di sinistra ha incoraggiato individui mentalmente instabili a minacciare la vita di Trump come e' successo a giugno quando Michael Sandford di 20 anni, ha afferrato la pistola di un agente di polizia durante una manifestazione di Trump a Las Vegas per ucciderlo.
Fonte :
http://viralliberty.com/breaking-putin-warns-trump-elites-planning-assassination/
mercoledì 14 settembre 2016
LA STRAGE DI CAPACI. UN'OPERAZIONE DELLA MAFIA SIONISTA
Benito Livigni (giornalista e collaboratore di De Mattei):
''Cade il muro di Berlino. Il ministro Scotti avvisa il ministro degli interni, il capo del governo di allora di alcune manovre strane stavano avvenendo da parte di importanti banche d'affari contro l'economia italiana, Poi ribadisce 'me lo ha detto Parisi, mi ha detto che potrebbero avvenire delle stragi.
Nel '92 avvenne la strage di Capaci.La mafia ha un ruolo soltanto di supporto militare. Perche' la mafia aveva altri problemi, quelli di far uscire, di attutire il carcere duro. E' improponibile che cosa nostra potesse organizzare queste stragi. Solo uno stupido puo' credere a queste cose. Era una strage in cui GRUPPI DI POTERE PIU' O MENO OCCULTO preparano una svolta economica, 'vogliamo sedere in parlamento', 'vogliamo governare' ed infatti la legge elettorale, la peggiore del mondo non prevede che il popolo sovrano elegga i suoi rappresentanti''
Fonte :
https://www.youtube.com/watch?v=3aWCYjRYNPU
''Cade il muro di Berlino. Il ministro Scotti avvisa il ministro degli interni, il capo del governo di allora di alcune manovre strane stavano avvenendo da parte di importanti banche d'affari contro l'economia italiana, Poi ribadisce 'me lo ha detto Parisi, mi ha detto che potrebbero avvenire delle stragi.
Nel '92 avvenne la strage di Capaci.La mafia ha un ruolo soltanto di supporto militare. Perche' la mafia aveva altri problemi, quelli di far uscire, di attutire il carcere duro. E' improponibile che cosa nostra potesse organizzare queste stragi. Solo uno stupido puo' credere a queste cose. Era una strage in cui GRUPPI DI POTERE PIU' O MENO OCCULTO preparano una svolta economica, 'vogliamo sedere in parlamento', 'vogliamo governare' ed infatti la legge elettorale, la peggiore del mondo non prevede che il popolo sovrano elegga i suoi rappresentanti''
Fonte :
https://www.youtube.com/watch?v=3aWCYjRYNPU
I MISTERI IN ITALIA? NON CE NE SONO
Giovanni Pellegrino (ex-presidente Commissione bicamerale stragi) :
''Chi guarda con attenzione l'archivio della Commissione Stragi
sa che i cosiddetti misteri d'Italia non sono piu' tali''
Fonte :
https://www.youtube.com/watch?v=hEe9-g1WNTs
''Chi guarda con attenzione l'archivio della Commissione Stragi
sa che i cosiddetti misteri d'Italia non sono piu' tali''
Fonte :
https://www.youtube.com/watch?v=hEe9-g1WNTs
martedì 13 settembre 2016
IL DISCORSO DI AHMADINEJAD ALL'ONU DEL 23 SETTEMBRE 2010
Il discorso di Mahmoud Ahmadinejad alle Nazioni Unite – 23 settembre 2010
[Introduzione, saluti e ringraziamenti formali].
Negli anni passati vi ho parlato di alcune delle speranze e delle preoccupazioni, compreso la crisi della famiglia, la sicurezza, la dignità umana, l’economia mondiale, i mutamenti del clima, come delle aspirazioni per la giustizia e per una pace duratura.
Dopo circa 100 anni di predominio, il sistema capitalistico e l’attuale ordine mondiale si sono dimostrati incapaci di offrire soluzioni valide ai problemi delle società, e sono quindi giunti alla fine. Cercherò di esaminare i due principali motivi per questo fallimento, e di descrivere alcuni aspetti di un futuro ordine ideale.
Come ben sapete, i profeti divini avevano la missione di chiamare tutti al monoteismo, all’amore e alla giustizia, e di mostrare all’umanità la strada verso la prosperità. Essi invitavano gli uomini alla contemplazione e alla conoscenza, per poter meglio apprezzare la verità, e per evitare l’ateismo e l’egoismo. La natura essenziale del messaggio di tutti i profeti è sempre stata la stessa. Ogni profeta ha ripreso il messaggio di quello che lo ha preceduto, …
… e ha dato indicazioni su quello che lo avrebbe seguito, presentando ogni volta una versione sempre più completa della religione, in misura della capacità dell’uomo [di comprenderla] in quel momento. Questo è continuato fino all’ultimo messaggero divino, che ci ha portato la religione perfetta e onnicomprensiva. Contro di essa si sono sollevati gli egoisti e gli avidi, nel tentativo di combattere il suo limpido messaggio. Nimrod ha combattuto il profeta Abramo, il Faraone ha combattuto il profeta Mosè, e gli avidi hanno combattuto il profeta Gesù Cristo ed il profeta Maometto (che la Pace sia con tutti loro).
Nei secoli più recenti l’etica ed i valori umani sono stati respinti in quanto rallentavano il progresso. Sono stati persino dipinti come nemici della saggezza e della scienza, per il modo in cui essi furono imposti dai propugnatori delle religioni nei secoli bui dell’Occidente.
Il distacco dell’uomo da Dio lo ha separato dalla sua vera essenza.
L’uomo, con la sua capacità di comprendere i segreti dell’universo, il suo istinto nel cercare la verità, le sue aspirazioni verso la giustizia e la perfezione, la sua ricerca della bellezza e della purezza, e la sua capacità di rappresentare Dio sulla terra, fu ridotto ad una creatura limitata al mondo materialistico, il cui compito era di soddisfare al massimo il piacere individuale. Fu così che l’istinto prese il posto della natura umana.
Gli esseri umani e le nazioni furono trasformati in rivali, e la felicità di un individuo o di una nazione venivano definite dal conflitto e dall’eliminazione degli altri. La cooperazione costruttiva ed evolutiva fu sostituita da uno scontro distruttivo per la sopravvivenza. L’avidità per la ricchezza e per il potere sostituirono il rispetto di Dio [lett. “il monoteismo”], che è la chiave verso l’amore e l’unità.
Il diffondersi del divario fra l’egoismo e i valori divini diede origine alla schiavitù e al colonialismo. Una grande porzione del mondo fu sottomessa al dominio di pochi stati occidentali. Decine di milioni di persone furono fatte schiave, e decine di milioni di famiglie furono distrutte come conseguenza. Tutte le ricchezze, i diritti e le culture delle nazioni colonizzate furono saccheggiati. Molte terre furono occupate, e gli abitanti di quelle terre furono umiliati e decimati.
Nonostante questo, certe nazioni si ribellarono, il colonialismo fu respinto, e l’indipendenza delle nazioni fu riconosciuta. Fu allora che rinacque la speranza per il rispetto, per la prosperità e per la sicurezza. All’inizio del secolo scorso belle parole come libertà, diritti umani e democrazia crearono la speranza di poter guarire le profonde ferite del passato. Ma oggi purtroppo quei sogni non sono stati realizzati, e abbiamo anzi aggiunto ricordi a volte ancora peggiori di quelli precedenti. Come conseguenza delle due guerre mondiali, dell’occupazione della Palestina, delle guerre di Corea e del Viet-Nam, della guerra dell’Iraq contro l’Iran, dell’occupazione dell’Afghanistan e dell’Iraq, come di molte altre guerre in Africa, centinaia di milioni di persone sono state uccise, ferite o eradicate dal loro territorio.
Il terrorismo, le droghe illegali, la povertà e il divario sociale sono aumentati. Le dittature e i governi nati dai colpi di stato in America latina hanno commesso crimini mai conosciuti prima, con il supporto dell’occidente. Invece del disarmo, la proliferazione e l’accumulo di armi atomiche, biologiche e chimiche sono aumentati, ponendo il mondo sotto una minaccia sempre maggiore. Come risultato, gli stessi esatti scopi del colonialisti di una volta sono stati perseguiti sotto questa nuova facciata.
IL GOVERNO GLOBALE E LE STRUTTURE DI COMANDO.
La Lega delle Nazioni e poi le Nazioni Unite furono istituite con la promessa di diffondere la pace, la sicurezza e l’affermazione dei diritti umani, che di fatto significava governare il mondo.
Per analizzare l’attuale situazione di controllo del mondo, si possono esaminare questi tre eventi:
Primo, i fatti dell’11 settembre 2001, che hanno condizionato la storia del mondo per quasi un decennio. Da un momento all’altro le notizie degli attacchi alle Torri Gemelle sono state trasmesse con la diffusione delle numerose immagini dell’incidente.
Quasi tutti i governi e i personaggi importanti hanno condannato con forza questa azione. Poi però è stata messa in moto una macchina della propaganda nella quale si implicava che l’intero mondo fosse ora esposto ad un pericolo enorme, quello del terrorismo, e che l’unico modo per salvare il mondo sarebbe stato quello di mandare forze armate in Afghanistan.
In seguito l’Afghanistan, e poco dopo l’Iraq, furono occupati.
Vi prego di fare attenzione: è stato detto che circa tremila persone furono uccise l’11 settembre, fatto per il quale siamo tutti molto rattristati. Fino ad oggi però in Afghanistan e Iraq centinaia di migliaia di persone sono state uccise, milioni sono stati feriti o eradicati dal loro territorio, e il conflitto è ancora in corso, ed in via di espansione.
Nel ricercare i responsabili dell’attacco terroristico, vi furono tre punti di vista:
1 – Che un gruppo terrorista molto potente e sofisticato, in grado di perforare tutti i livelli di intelligence e sicurezza americani, abbia portato a termine gli attacchi. Questa è la tesi principale sostenuta dagli uomini di governo americani.
2 – Che alcuni settori, all’interno del governo americano, abbiano orchestrato l’attacco, per capovolgere il corso negativo dell’economia americana, legata al Medio Oriente, salvando nel contempo il regime sionista. La maggioranza degli americani, come la gente e i politici di altre nazioni, condividono questo punto di vista.
3 – Che gli attacchi siano stati portati a termine da un gruppo terrorista, ma che il governo americano li abbia supportati e abbia tratto vantaggio dalla situazione. Apparentemente questa versione non ha molti sostenitori. La prova più importante, relativa a questi attacchi, furono alcuni passaporti trovati nella montagna di macerie, e il video di un certo individuo, il cui luogo di domicilio era sconosciuto, ma del quale si sapeva che avesse partecipato ad accordi petroliferi con alcuni importanti personaggi americani. C’è stato anche un insabbiamento, nel senso che è stato detto che a causa dell’esplosione e del fuoco non si è trovata altra traccia degli aggressori- suicida.
Rimangono però alcune questioni a cui dare una risposta.
Non sarebbe stato più logico condurre prima una completa investigazione, da parte di gruppi indipendenti, per identificare con certezza i responsabili degli attacchi, e poi mettere a punto un piano razionale per prendere misure contro di loro?
Pur dando per buona la versione del governo americano, vi sembra logico scatenare una classica guerra, con ampio impiego di truppe – che hanno portato alla morte di centinaia di migliaia di persone – per combattere un gruppo terrorista?
Perché non si è agito nello stesso modo in cui ha fatto l’Iran, contro il gruppo terrorista Riggi, che aveva ucciso o ferito 400 persone innocenti in Iran? In questa operazione condotta dall’Iran nessun innocente è stato toccato.
Voglio annunciare che l’anno prossimo si terrà nella repubblica islamica dell’Iran una conferenza per studiare il terrorismo e i modi per combatterlo. Invito i responsabili governativi, gli studiosi, i pensatori, i ricercatori e gli istituti di ricerca di tutte le nazioni a partecipare.
Secondo argomento: l’occupazione dei territori palestinesi.
Il popolo oppresso della Palestina ha vissuto per sessant’anni sotto il giogo di un regime di occupazione, avendo perduto la libertà, la sicurezza e il diritto all’autodeterminazione, mentre gli occupanti vengono legittimati.
Quotidianamente vengono distrutte le case che danno riparo a donne e bambini innocenti. La gente è privata di acqua, cibo e medicine in casa propria. I sionisti hanno scatenato cinque guerre totali contro i paesi confinanti e contro il popolo palestinese. I sionisti hanno commesso crimini orribili contro popoli indifesi, nelle guerre contro il Libano e a Gaza.
Il regime sionista ha aggredito una flottiglia umanitaria, in palese disprezzo di tutte le norme internazionali, uccidendo dei civili.
Questo regime, che gode del totale supporto di alcuni paesi occidentali, minaccia continuamente le nazioni vicine, e prosegue negli assassini annunciati pubblicamente di personaggi palestinesi e di altri, mentre coloro che difendono i palestinesi vengono sottoposti a pressioni ed etichettati come terroristi e antisemiti. Tutti i valori, compreso quello della libertà di espressione, in Europa e negli Stati Uniti vengono sacrificati sull’altare del sionismo.
Tutte le soluzioni sono destinate a fallire, poiché non contemplano i diritti del popolo palestinese.
Avremmo davvero assistito a questi crimini orribili, se invece di legittimare l’occupazione fosse stato riconosciuto il diritto sovrano del popolo di Palestina? Noi proponiamo senza ambiguità il ritorno degli esuli palestinesi alla loro terra madre, per poter esercitare il diritto di voto del popolo palestinese, con il quale riaffermare la propria sovranità e decidere il proprio tipo di governo.
Terzo: La questione dell’energia nucleare
L’energia nucleare è pulita e poco costosa, ed è un dono divino fra le più accessibili alternative per ridurre l’inquinamento prodotto dai combustibili fossili.
Il trattato di non proliferazione nucleare permette agli stati membri di utilizzare l’energia atomica senza limiti, mentre l’agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA) ha il compito di assistere gli stati membri, con supporto tecnico e legale.
La bomba atomica è la peggiore arma disumana mai inventata, e va completamente eliminata. Il trattato di non proliferazione nucleare proibisce lo sviluppo e l’accumulo di armi atomiche] e invita al disarmo nucleare. Nonostante questo vorrei far notare quello che hanno fatto alcuni membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, che sono anche possessori di armi atomiche.
Hanno equiparato l’energia nucleare alla bomba atomica, distanziando molte nazioni dall’accesso a questo tipo di energia, grazie al monopolio ed alle pressioni esercitate sulla IAEA. Nel frattempo hanno continuato a mantenere, espandere e migliorare i propri arsenali nucleari.
Questo ha comportato ciò che segue:
Non solo il disarmo nucleare non è stato realizzato, ma le bombe atomiche sono proliferate in molte regioni, compreso il regime sionista, invasore e intimidatorio.
Vorrei proporre qui che l’anno 2011 sia proclamato anno del disarmo nucleare, con “energia atomica per tutti, armi atomiche per nessuno.”
Nelle diverse situazioni le Nazioni Unite non sono state in grado di mettere in atto nulla di effettivo. Sfortunatamente, nel decennio definito “Decennio internazionale della cultura e della pace” centinaia di migliaia di persone sono state uccise o ferite a causa di guerre,di aggressioni e di occupazioni, mentre le ostilità e gli antagonismi sono aumentati.
Stimati amici, per anni abbiamo assistito all’inefficienza del capitalismo e delle attuali strutture di governo del mondo, e la maggioranza degli stati e delle nazioni sono da tempo alla ricerca di cambiamenti radicali, affinché possa prevalere la giustizia nelle relazioni globali.
La causa dell’inettitudine delle Nazioni Unite sta nella sua ingiusta strutturazione. La maggioranza del potere viene monopolizzato dal Consiglio di Sicurezza, grazie al diritto di veto, mentre il pilastro fondamentale dell’organizzazione, e cioè l’assemblea generale, viene ignorata. In molti dei decenni trascorsi, almeno uno dei membri del consiglio di sicurezza è stato anche parte in causa delle varie dispute.
Il diritto di veto garantisce impunità all’aggressione e all’occupazione. Come ci si può attendere una gestione competente, quando il giudice e l’accusatore sono parti in causa nella disputa? Se l’Iran avesse goduto del diritto di veto, secondo voi il consiglio di sicurezza e il direttore generale della IAEA avrebbero assunto le stesse posizioni sulla questione nucleare?
Cari amici, le Nazioni Unite sono il centro focale per il coordinamento della gestione globale. La sua struttura va riformata, in modo che tutti gli stati e le nazioni indipendenti possano prendere parte attiva e costruttiva alla gestione globale.
Il diritto di veto dovrebbe essere revocato, l’assemblea generale dovrebbe diventare il corpo più importante, il segretario [delle Nazioni Unite] dovrebbe essere in posizione di totale indipendenza, e tutte le sue decisioni dovrebbero essere prese con l’approvazione dell’assemblea generale, e debbono essere dirette alla promozione della giustizia e all’eliminazione delle discriminazioni.
Il segretario delle Nazioni Unite non dovrebbe essere sottoposto a pressioni da parte dei poteri del paese che ospita l’Organizzazione, quando afferma la verità e amministra la giustizia. Suggerisco che entro un anno, nell’ambito di un programma di sessione straordinaria, l’assemblea generale completi la riforma strutturale di questa Organizzazione.
La repubblica islamica dell’Iran ha delle proposte precise in questo senso, ed è pronta a partecipare in modo attivo e costruttivo al processo di riforma.
Signore e signori, io proclamo chiaramente che l’occupazione di altri paesi, sotto il pretesto di libertà e democrazia, sia un crimine imperdonabile. Il mondo ha bisogno della logica della compassione e della giustizia, e della partecipazione inclusiva, e non della logica della forza, del predominio, dell’unilateralità, della guerra e dell’intimidazione.
Il mondo deve essere governato da gente virtuosa come i Profeti divini.
Due grandi zone geografiche, l’Africa e l’America latina, hanno avuto uno sviluppo radicale nel corso degli ultimi decenni. Il nuovo atteggiamento in questi due continenti, basato su un accresciuto livello di integrazione e di unità, come sulla localizzazione dei modelli di crescita e sviluppo, ha portato frutti notevoli ai popoli di quelle regioni. La saggezza e la lungimiranza dei leader di questi due continenti hanno superato i problemi delle crisi della regione, senza l’interferenza di poteri non regionali.
La repubblica islamica dell’Iran ha incrementato le proprie relazioni con l’America latina e con l’Africa, negli anni scorsi, sotto tutti i punti di vista.
Parliamo ora del glorioso Iran.
La Dichiarazione di Teheran è stata un passo fortemente costruttivo verso la fiducia reciproca, che è stato reso possibile dalla ammirevole buona volontà dei governi del Brasile e della Turchia, insieme alla sincera collaborazione del governo iraniano. Per quanto la dichiarazione sia stata ricevuta in modo inappropriato da alcuni, e sia stata seguita da una risoluzione illegale, rimane del tutto valida. Noi abbiamo rispettato i regolamenti della IAEA ben oltre le nostre intenzioni, né peraltro ci siamo mai sottomessi a pressioni imposte in modo illegale, e mai lo faremo.
È stato detto che qualcuno vuole obbligare l’Iran al dialogo. Bene, prima di tutto l’Iran è sempre stato pronto ad un dialogo che sia basato sul rispetto e sulla giustizia. In secondo luogo, i metodi basati sulla mancanza di rispetto delle nazioni sono diventati da tempo inefficaci. Coloro che hanno usato l’intimidazione e le sanzioni come risposta alla chiara logica della nazione iraniana, stanno di fatto distruggendo quel poco che rimane della credibilità del Consiglio di Sicurezza, e della fiducia delle nazioni in questa organizzazione, dimostrando ancora una volta quanto ingiusta sia la funzione del Consiglio. Quando costoro minacciano una grande nazione come l’Iran, che è conosciuta nella storia per i suoi scienziati, poeti, artisti e filosofi, la cui cultura e civiltà sono sinonimo di purezza, di rispetto di Dio e di ricerca della giustizia, come possono aspettarsi di veder crescere la fiducia delle altre nazioni verso di loro?
È del tutto superfluo affermare che i metodi aggressivi nel cercare di governare il mondo sono falliti. Non solo l’epoca della schiavitù, del colonialismo e del dominio del mondo è tramontata, ma perfino la strada per cercare di restaurare vecchi imperi è ormai bloccata. Abbiamo annunciato che siamo pronti ad un serio ed aperto confronto con il governo americano, per poter esprimere in modo trasparente le nostre opinioni su argomenti di grande importanza per il mondo, in questa stessa sede.
Proponiamo qui che per avere un dialogo costruttivo venga anche istituito annualmente un dibattito all’interno dell’assemblea generale.
In conclusione:
Amici e colleghi, la nazione iraniana e la maggioranza delle nazioni e dei governi nel mondo sono contrari all’attuale tipo di controllo discriminatorio del mondo. E la natura disumana di questo tipo di controllo l’ha portato in un vicolo cieco, ed ora richiede di essere rivisto alla radice.
Per ricostruire le relazioni globali e per riportare la tranquillità e la prosperità sono necessari la partecipazione di tutti, intenzioni oneste, e il contributo umano e divino.
Condividiamo tutti questa idea: la giustizia è l’elemento fondamentale per la pace e per una sicurezza duratura, e per il diffondersi dell’amore fra i popoli e le nazioni. E’ nella giustizia che l’umanità cerca la realizzazione delle proprie aspirazioni, dei diritti e della dignità, mentre soffre nell’oppressione, nell’umiliazione e nel maltrattamento.
La vera natura dell’umanità si manifesta nell’amore per gli altri esseri umani e nell’amore per tutto ciò che è bene nel mondo. L’amore è l’elemento fondamentale su cui costruire le relazioni fra i popoli e le nazioni.
Come disse Vahshi Bafqi, il grande poeta iraniano, “Potrai bere mille volte alla fontana della giovinezza, ma comunque morirai se non sei nelle mani dell’amore”.
Nel riempire il mondo di purezza, di sicurezza e di prosperità, gli uomini non sono più rivali, ma compagni.
Coloro che vedono la propria felicità soltanto nelle sofferenze altrui, e il proprio benessere e la sicurezza soltanto nell’insicurezza altrui, coloro che si ritengono superiori agli altri non stanno sul cammino dell’umanità, ma su quello del maligno.
L’economia e i mezzi materiali sono soltanto strumenti per servirne altri, per creare amicizia e per rafforzare i rapporti umani, al fine di raggiungere la perfezione spirituale, e non sono strumenti per vantarsi nè un mezzo per dominare gli altri.
L’uomo e la donna si conplementano a vicenda, e l’unità familiare, con una duratura ammirevole e pura relazione fra gli sposi, sta al centro ed è la garanzia per la continuità e la crescita delle nuove generazioni, per i veri piaceri, per difendere l’amore e per migliorare la società.
La donna è riflesso della bellezza divina, è sorgente di amore e di attenzioni. Lei è la depositaria della purezza e della squisitezza della società.
La libertà è un diritto divino che deve servire alla pace e al perfezionamento dell’essere umano. I pensieri puri e la volontà dei giusti sono le chiavi per accedere ad una vita pura, piena di speranza, di vitalità e di bellezza.
Questa è la promessa di Dio, che la terra resterà in mano ai puri e ai giusti. La gente priva di egoismo prenderà in mano il controllo del mondo, e allora non vi saranno più tracce di dolore, discriminazione, povertà, insicurezza e aggressione. Sta per arrivare il momento della vera felicità e della realizzazione della vera natura dell’umanità, come Dio l’ha sempre intesa.
Tutti coloro che cercano la giustizia e tutti gli spiriti liberi hanno atteso a lungo questo momento, con la promessa di un tempo glorioso.
Il completo essere umano, il vero servo di Dio, il vero amico dell’umanità, il cui padre apparteneva alla generazione dell’amato Profeta dell’Islam, e la cui madre era fra i devoti di Gesù Cristo, attenderà insieme a Gesù figlio di Maria e agli altri giusti di apparire nei tempi luminosi, e di aiutare l’umanità.
Nel dare loro il benvenuto dovranno unirsi tutti e cercare la giustizia.
Onore all’amore e al rispetto della giustizia e della libertà, onore alla vera umanità, all’essere umano completo, al vero compagno dell’umanità, e che la pace sia su tutti voi, e su tutti i giusti e puri.
Grazie.
Leggi l’originale in inglese:
Ahmadinejad_Address_ONU_23_09_2010_en
Ahmadinejad_Address_ONU_23_09_2010_en
Fonte :
http://www.eurasia-rivista.org/il-discorso-di-ahmadinejad-allonu-23-settembre-2010/6130/