ha raccontato la sua esperienza traumatica sotto ISIL.
Sostiene che ''il mondo....deve conoscere la verita', ISIL non ha nulla a che fare con l'Islam''.
Ebrahim e' un cittadino tunisino emigrato in Germania con la sua famiglia nel 1970, ha lasciato la Germania a maggio 2014 per unirsi ai terroristi presenti in Siria insieme ad un amico (Ayoub B.)
Per arrivare in Siria ha attraversato il confine turco, con la complicita' delle autorita' turche.
Arrivati in Siria, i terroristi ISIL hanno offerto loro una casa ma hanno preso il loro passaporto
ed i cellulari in modo che non potessero fuggire.
Gli estremisti ISIL hanno usato tecniche sui militanti affinche' non scappassero come per esempio la
decapitazione di un militante accusato di spionaggio.
''Hanno messo il suo cadavere nella nostra stanza e la testa sulla cima del corpo per spaventarci'' sostiene Ebrahim.
I terroristi ISIL hanno anche corteggiato i due nuovi militanti con promesse di auto costose e donne.
Pochi mesi dopo Ebrahim e' tornato in Germania perche' la vita sotto ISIL era semplicemente orribile.
Poi e' stato arrestato a novembre 2014.
Fonte :
http://www.presstv.com/Detail/2015/07/17/420692/ISIL-Syria-Germany-Islam-Turkey-Ebrahim-B-Iraq-Caliphate
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