PORTO SANT’ELPIDIO – Annarita Pilotti, presidente nazionale di Assocalzaturifici, il settore e in crisi. Come giudica l’apertura a un confronto serio dei sindacati?
“Faremo un tavolo. Ci confronteremo e sono contenta che abbiano accolto il mio invito. Ma il mio obiettivo è far arrivare i messaggi ai vertici. Rimanendo nel territorio non so fino a che punto si trovino soluzioni. Dobbiamo puntare in alto. Non può essere un problema solo di Fermo, il mio obiettivo principale è di far arrivare i messaggi al Governo”.
Come pensa di riuscirci?
“La prossima settimana avvieremo una importante campagna stampa. Scriverò personalmente a Renzi. Chiederò un incontro per far sì che entro luglio ci si incontri i per ragionare su un progetto di manovra economica necessaria. Non basta più il Jobs Act, che è stato una soluzione temporanea per le assunzioni. Ma non bastano neppure gli incentivi per le fiere che diamo noi di Assocalzaturifici. Non ho a disposizione milioni di euro. A Renzi vorrei portare le parole di Lombardia, veneto, Toscana, dove la cassa integrazione è disarmante e allarmante. Esempio, noi siamo al 117% mentre in Emilia è al 206%. Dobbiamo affrontare subito e in maniera completa i problemi”.
E poi c’è la Russia.
“Da dieci milioni di paia siamo a 6milioni di paia vendute. La Russia conferma il -30%, e il Kazakistan -24%. Ho fiducia che il Governo accolga il disperato urlo di questa categoria e pensi a una manovra specifica per il nostro settore”.
Base di partenza, la busta paga di un lavoratore?
“Se pensiamo che un operaio prende 1200 euro di salario. Dobbiamo aumentarlo, ma a noi costa 2200, almeno. Serve un vero intervento sul costo del lavoro”.
Il Governo lo sa che ci sono imprenditori calzaturieri che perdono la vita, segnati dalla crisi?
“Il problema non è solo qui. È il settore che è disperato. E altri settori vivono il nostro problema. Mi sono arrivati tanti messaggi dopo la mia presa di posizione. Ma l’appello deve superare i confini provinciali e della regione. Ogni colore politico deve capire che le sanzioni sono un problema. L’Inghilterra che era in testa alle sanzioni, è uscita. La Germania, favorevole, ha continuato a esportare macchine e quant’altro. Noi, che dobbiamo rispettare l’Unione Europea e il volere dell’Europa, siamo quelli che pagano di più. Putin da qui a cinque anni ha detto che farà a meno di tutto ciò che arriva dall’Europa”.
Autarchia russa?
“In Russia hanno costruito serre biologiche per far superare ai prodotti agricoli l’inverno. Oggi coprono il fabbisogno di Mosca, da qui a cinque anni potranno coprire tutta la Russia. Investono milioni di rubli per fare le serre. Hanno riportato le bufale per fare le mozzarelle direttamente da loro. Incontro centinaia di imprenditori all’aeroporto, c’è uno che ha aperto due pastifici in Russia. Produce con grano di alta qualità e lo fa direttamente là. Il rischio è che arrivi l’autarchia russa, con incentivi a chi produce là”.
La moda però resiste.
“L’Italia piace. Ma magari iniziano a importare da prodotti amici che nemici. Questo voglio dire al Governo. Io vivo a Mosca, vivo il mercato russo da 23 anni che vado a Mosca, quindi forse ho da dire qualcosa a Renzi per fargli capire il tipo di aiuto necessario”.
Ci riuscirà?
“Intanto ci provo. Tento, poi vedremo, ma non posso stare ferma lasciando ogni strada intentata. Il momento è brutto, non mi aspetto di risolvere i problemi. Ma non sto seduta ad aspettare la prossima tragedia. Prima c’erano tre aziende che chiedevano un concordato, oggi sono trenta. C’erano aziende che fallivano, ma mai si gettava la spugna. Oggi non si lotta più”.
La crisi fermana è simile in altre parti?
“Vogliamo migliorare il contratto di lavoro. Abbiamo fatto un tavolo di lavoro con un giovane imprenditore del Veneto, uno specialista. A questo tavolo ho invitato i rappresentanti delle varie regioni, Marche, Lombardia, Toscana. Abbiamo unito tutte le voci per formulare un nuovo contratto da sottoporre ai sindacati. Sarebbe la prima volta che le varie regioni si uniscono per un nuovo contratto del settore calzaturiero”.
Fonte :
http://www.laprovinciadifermo.com/index.php/fatti-di-regione/economiaregione/2273-il-grido-della-pilotti-la-russia-verso-l-autarchia-la-stiamo-perdendo-e-serve-un-nuovo-contratto-di-lavoro-renzi-deve-ascoltarmi-2
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