Da alcuni documenti storici emerge che nel VI secolo D.C. il matematico ed architetto Antemio da Tralle era in grado di creare terremoti artificiali
''A quanto sembra interpretando una storia di Agazia che parla di rivalita' tra Antemio e un retore della corte, Zenone (Antemio suscito' un terremoto sotto la casa del retore, facendolo fuggire di paura),* l'architetto aveva messo a punto una macchina a vapore, probabilmente un perfezionamento
dell'eolipila di Erone, capace di provocare, con la forza del vapore, dei terremoti artificiali, al fine di collaudare le strutture in costruzione.''
*Nel racconto di Agazia, Antemio usa una macchina per terrorizzare il retore Zenone, suo vicino e nemico personale a corte : egli costruisce una caldaia a vapore i cui ugelli vengono posti sotto il pavimento della casa del retore; il vapore creato e' cosi' violento da suscitare un terremoto.
Fonte :
http://www.academia.edu/977809/I_terremoti_in_Campania_in_et%C3%A0_romana_e_medioevale._Sismologia_e_sismografia_storica (pagina 17)
GLI ESPERIMENTI SISMICI DI ANTEMIO DI TRALLE
Una serie di scosse, avvenute tra il 551 ed il 554 d.c., funestò in modo
particolare l'impero bizantino, arrivando a colpire il simbolo
dell'incrollabilità giustinianea, ovvero S.Sofia. La chiesa, fortemente
danneggiata nel 554, fu quindi al centro di una polemica che in realtà
metteva i presupposti del potere di Giustiniano.
E' in questa luce che va forse letta la testimonianza di Agazia di
Mirina (536-582), autore di una Storia del regno di Giustiniano in
cinque libri, che copre il periodo tra il 552 e il 558. Agazia parte in
realtà da un altro sisma, quello che colpì Costantinopoli nel 557: ma
ciò gli dà la possibilità di avviare un excursus sui terremoti della
città e di esporre le sue opinioni sulle teorie aristoteliche, che
critica pur se in modo distaccato (Cameron 1970, pp. 113-114).
Egli cita in forma aneddotica un episodio della vita di Antemio di
Tralle, l'architetto di S. Sofia, celebre tra l'altro, come esperto di
problemi di fisica e meteorologia. Il sisma del 557, com'è ovvio, non
mancò di riportare il panico e di risvegliare antiche credenze e
superstizioni.
Agazia a questo punto insiste sulla futilità di queste opinioni, poiché
alcuni sostenevano che il sisma era dovuto all'influsso astrale, mentre
indovini e ciarlatani contribuivano ad alimentare il terrore del popolo!
Con minore disprezzo Agazia descrive l'altro tipo di discorso che
evidentemente doveva diffondersi presso la parte più colta della
popolazione: la teoria aristotelica per cui i sismi erano causati dallo
spostamento di aria sotterranea.
Non ci è dato di sapere se Antemio stesso fosse un propugnatore di
questa teoria: Agazia, tuttavia, sembrerebbe ammetterlo tacitamente, in
quanto, secondo lui, il popolo riprendeva le teorie aristoteliche “ in
base a ciò che Antemio aveva architettato in precedenza ”. Infatti, egli
abitava in un isolato della città, un appartamento attiguo a quello del
retore Zenone, be conosciuto a corte.
I due vicini erano nemici, ed il retore, forte della sua eloquenza,
aveva sempre la meglio su Antemio; così egli decise di controbatterlo
con la sua scienza: “ costruita una caldaia con degli ugelli rastremati,
che terminavano sotto il pavimento del vicino, aveva creato un vapore
così violento da creare una sorta di terremoto (più probabile una
sensibile vibrazione), al punto da far fuggire retore in preda al
panico” (Agath. 5.7.). Antemio continuò poi ad impaurire Zenone con
lampi e tuoni artificiali: il retore una volta scoperti i trucchi, non
potè altro che lagnarsi presso l'imperatore; ma pur criticando l'abuso
delle forze della natura, egli ammise al tempo stesso la sua sconfitta.
Agazia (5.8.) spiega quindi che il popolo, in seguito alla storia del
terremoto artificiale, aveva riconosciuto in Antemio lo scopritore
empirico della causa del terremoto! Risulta evidente che lo
sperimentalismo di Antemio non può essere distaccato dalla sua attività
di costruttore, incaricato di fissare nell'architettura la grandezza di
una nuova epoca. E'evidente che i suoi esperimenti seguivano la
tradizione alessandrina delle macchine a vapore, come l'Eolipila di
Erone costruita nel 200 a.c, d'altra parte, questa è la prima
testimonianza di un tentativo di riprodurre, sia pure a piccola scala,
le cause del terremoto tramandate da Aristotele; possiamo considerare il
trucco di Antemio come un primo passo di sperimentazione antisismica:
non potendo costruire in una zona meno a rischio i monumenti di
Costantinopoli, Antemio poteva cercare di studiare in questo modo,
tramandato da Agazia, il sistema di sperimentare la statica degli
edifici.
Tuttavia, in quel periodo non era facile mettere in discussione
l'ideologia imperniata su kosmìa e taxis (ordine e disposizione). Gli
autori di questo periodo si destreggiano con difficoltà di fronte alla
spiegazione delle calamità naturali, che nell'ideologia ufficiale erano
dovute alla volontà divina (Cameron 1985, p.257).
Fonte :
http://www.imperobizantino.it/old/Generale-art8.htm
Antemio da Tralle
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