Un epilogo atomico per favorire la globalizzazione
La Seconda guerra mondiale come tristemente noto termino' con il lancio dei primi due
ordigni nucleari contro la popolazione civile giapponese di Hiroshima (6 agosto 1945) e
Nagasaki (9 agosto 1945). Vennero cosi' sterminate centinaia di
migliaia di persone, le piu' fortunate delle quali perirono cremate
all'istante, mentre tutte le altre patirono una lunga e dolorosa agonia tra
le malattie letali e le orribili mutazioni genetiche indotte dalle
radiazioni. Le bombe atomiche, insomma, non furono lanciate su obiettivi
militari come fortificazioni o flotte navali all'ancora, ma su alcune
delle citta' piu' densamente popolate del Giappone.
La
giustificazione di un simile gesto la troviamo propagandata su tutti i
libri di scuola e recita sostanzialmente quanto segue : ''Bisognava
piegare l'armata nipponica per evitare il prolungamento della guerra e
imporre all'imperatore la resa incondizionata senza che fosse necessario
invadere il Giappone. In tal modo e' stato risparmiato l'inutile
sacrificio di molti soldati americani''. Stando quindi alla versione
ufficiale si tratto' di una scelta inevitabile e quindi del 'male
minore'. L'ordine venne impartito dal successore di Roosevelt, ovvero
dall'ennesimo gran maestro massone della Casa Bianca, Harry Truman.
Tuttavia solo diciotto mesi piu' tardi fu egli stesso ad ammettere :
''Ai giapponesi venne fatto pervenire un leale avvertimento e furono
offerti dei termini, che alla fine essi accettarono, ben prima della
caduta della bomba''.
Quello che gli yesman della storia ufficiale
non dicono, infatti, e' che il Giappone aveva accettato di arrendersi la primavera precedente alle stesse condizioni che furono accettate dopo il lancio delle micidiali bombe sulla popolazione civile.
La
resa incondizionata dell'imperatore Hirohito era stata raggiunta grazie
alla mediazione con il Vaticano e cio' venne confermato sia dall'ex
ministro britannico Tony Benn che dal colonnello in pensione Donn Grand
Pre. Quest'ultimo infatti dichiaro' in un articolo comparso il 12
settembre 1994 su The Spotlight (un giornale d'inchiesta americano) di
sapere con certezza che i giapponesi si erano dichiarati disposti alla
resa ben prima di Hiroshima. Aggiunse inoltre che nel maggio 1945 aveva
messo in fuga dal Burma settentrionale cio' che rimaneva dell'esercito
giapponese con le sue truppe mentre le squadriglie di B-29 stavano
martoriando la citta di Tokyo. Pertanto come affermato sempre dal
colonnello Donn Grand Pre : ''L'effetto psicologico dell'esplosione
delle bombe era quello di creare una paura cosi' estesa della potenza
dell'energia atomica da spingere le nazioni a rinunciare alla loro
sovranita', cedendo tutte le loro forze armate ad un governo mondiale,
abdicando cosi' alla propria liberta''.
Fonte : Rivelazioni non autorizzate
Questa notizia è un falso storico.
RispondiEliminaPer comprendere come sono andate le cose bisogna calarsi nella situazione di settanta anni fa.
Pensare con la testa di chi vive ai giorni nostri, non ci è di aiuto per comprendere la vicenda.
Gli Stati Uniti svilupparono la bomba atomica per timore che Hitler la ottenesse prima di loro. Anche Einstein fece pressione sugli Stati Uniti perché avviasse il Progetto Manhattan.
Vinta la guerra in Europa, gli Stati Uniti continuavano a combattere e morire nel Pacifico quando la bomba fu infine realizzata e testata nel Nuovo Messico.
I giapponesi non si arresero assolutamente prima. Per loro era impensabile anche solo prenderlo in considerazione. Figurarseli a trattare una resa è completamente fantasioso e fuori dalla realtà.
Spiace dirlo, ma tra gli strateghi militari della WWII la bomba atomica era semplicemente una bomba più grossa delle altre. Alcune cittadine tedesche furono bombardate così fittamente che gli effetti sarebbero stati gli stessi utilizzando l'atomica.
Gli effetti collaterali delle radiazioni erano stati fortemente sottovalutati.
I bombardamenti dei civili giapponesi seguirono la stessa logica di quelli europei. Punire la popolazione che appoggiava i regimi, in modo da destabilizzare la nazione.
Nonostante i bombardamenti continui su Tokio e le altre metropoli, i giapponesi continuavano a non piegarsi. Così si decise di utilizzare l'arma atomica. Anche per dare un avvertimento alla Russia, alleato di comodo delle forze occidentali. Con cui si sarebbe presto entrati in contrapposizione nella successiva guerra fredda.
I giapponesi dopo la prima atomica non si arresero. Alla seconda finalmente ci fu la reazione dell'imperatore che annunciò alla radio la resa e la fine delle ostilità.
Fu un momento molto drammatico per i giapponesi. Nessuno prima di allora (tolti pochissimi collaboratori) aveva mai udito la voce dell'imperatore. La resa fu una grande vergogna per tutti. Solo l'imperatore in persona poteva fermare la resistenza giapponese.
Prima della resa giapponese, gli americani avevano pianificato l'invasione dell'isola attraverso il lancio preventivo sulle coste di altre sei bombe, per non ripetere il massacro dello sbarco in Normandia. Ma per fortuna non c'è ne fu bisogno, perché oggi sappiamo che quei soldati sarebbero comunque morti a causa delle radiazioni.
Ed ora spendiamo due parole sulla crudeltà dei bombardamenti sui civili. Gli alleati non furono i primi ad adottare questa strategia. A segnare il passo furono i tedeschi.
Durante le prime fasi dell'invasione dei paesi alleati, i Paesi Bassi furono conquistati in pochi giorni. A guerra finita Hitler diede l'ordine di bombardare Rotterdam. Più di 2000 persone morirono al solo dichiarato scopo di mostrare la crudeltà tedesca nei confronti delle razze inferiori.
Infine esprimo il mio più grande senso di disprezzo per chi riscrive le pagine della nostra storia in modo così meschino. Invito tutti a riflettere. Leggere e informarsi da più fonti. Non dare per vera una notizia solo perché qualcuno l'ha scritta, ma dubitare. Siate critici, e fatelo per voi stessi. Proteggetevi da chi abusa della vostra buona fede.
Ad ogni modo potevano evitare di scaricare le due bombe atomiche! Atto inutile e disumano ad ogni modo, trovo meschino chi vuol giustificare ad ogni costo questi atti criminali.
RispondiEliminaSe si guarda la storia degli stati uniti dalla loro fondazione hanno sempre fatto guerra a qualcuno, e poi si professano paladini della pace e democrazia.
Ad ogni modo potevano evitare di scaricare le due bombe atomiche! Atto inutile e disumano ad ogni modo, trovo meschino chi vuol giustificare ad ogni costo questi atti criminali.
RispondiEliminaSe si guarda la storia degli stati uniti dalla loro fondazione hanno sempre fatto guerra a qualcuno, e poi si professano paladini della pace e democrazia.