Quanto segue e' un pezzo del libro 'Il segreto del mondialismo' pubblicato circa 20/30 anni fa, quindi non e' aggiornatissimo ma e' utile per far conoscere al lettore una lobby mondialista poco conosciuta
Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI)
Fu fondato a Milano nel 1933, sotto il regime fascista, da un gruppo di giovani studenti diretti da Pierfranco Gaslini; l'ISPI altro non e' che una cinghia di trasmissione dell'IAI
Dopo aver sospeso i suoi studi nel 1943, data dell'entrata delle armate tedesche in Italia, rinascera' nel 1945 grazie ai professori Umberto Campagnolo, Enrico Serra e Riccardo Bauer.
Alberto Pirelli, titolare dell'omonima azienda di pneumatici, fu nominato primo presidente, il duca Tomaso Gallarati Scotti, vicepresidente; quanto alla direzione operativa, fu conferita al professor Girolamo Luigi Bassani.
Il compito di quest'istituto e' quello di organizzare conferenze pubbliche, tavole rotonde e giornate di studio sui grandi problemi internazionali. Prese uno slancio ed uno sviluppo molto sostenuti, quando alla sua presidenza arrivo' l'ambasciatore Enrico Aillaud, nel dicembre del 1977.
Sono state tenute regolarmente conferenze da personalita' ad alto livello come, per esempio, Anatoly Gromyco, direttore dell'Istituto per l'Africa presso l'Accademia delle Scienze dell'URSS; Richard Gardner, del CFR ed ambasciatore degli USA in Italia; Manuel Fraga Iribarne, segretario generale di Alleanza Popular in Spagna; Werner Feld, presidente del Comitato di Studi Atlantici di Washington; Louis Camu, della banca Bruxelles Lambert, membro del Bilderberg; monsignor Agostino Casaroli, ministro degli Esteri del Vaticano, che intervenne a numerose sedute di loggia presso la Grande Loggia di Francia, Joseph Luns, segretario generale della NATO, membro del Bilderberg e dell'Istituto Atlantico; Vladimir Brezkov direttore della rivista sovietica USA; Helmut Schmidt, membro del DGHP e del Bilderberg, oltre che Cancelliere Federale tedesco e Paul Jolles, segretario di Stato agli Affari Economici, svizzero e membro del Bilderberg.
I temi discussi nelle tavole rotonde erano incentrati, in particolare, su tutto cio' che concerne i problemi del mondialismo; a titolo di esempio citiamo : Stati Uniti, URSS, Cina, dove erano presenti Guido Colonna di Paliano (IAI, Bilberberg, Trilateral, Istituto Atlantico) e Adolfo Alessandrini; 'L'Italia, L'Europa e la nuova comunita' atlantica', con Bruno Pagani (IAI) ed Alfonso Sterpellone (IAI); 'Il Mediterraneo dopo la crisi di Cipro', alla quale erano presenti Aldo Rizzo de 'La Stampa', Alfonso Sterpellone de Il Messaggero e Leo Valiani de L'Espresso; USA,URSS, Cina: il tripolarismo esiste?, con Guido Valabrega, Ferdinando Vegas e Giovanni Bressi; 'Distenzione e dissuasione nei rapporti Est Ovest,' presenti Vittorio Ferraris, Simon Sarfaty della John Hopkins University, Leo Sloss,vicedirettore dell'Ufficio per gli Affari Politico-militari del Dipartimento di Stato americano ed, inevitabilmente, Guido Colonna di Paliano; 'I rapporti Est Ovest' presenti Walter Clemens, dell'Universita' di Boston, Paul Cockle (IISS), Egidio Ortona, ambasciatore d'Italia in prestigiose sedi diplomatiche mondiali, membro dello IAI, della Trilateral, dell'Istituto Atlantico e Nino Pasti.
Tra i visitatori, possiamo citare Paliziezkis, deputato del Soviet Supremo, il professor Sladkic, dell'Istituto d'Economia Mondiale dell'URSS, Kamuran Inan, vicepresidente del Senato turco e membro del Bilderberg, Francois Duchene, dello IAI, del RIIA, e della Trilateral, Martin Hllenbrand, direttore dell'Istituto Atlantico e membro del CFR, Franco Micali Baratelli, del gruppo Interforze per la Ristrutturazione delle Forze Armate, Marvin Humphreys, direttore degli Affari internazionali dell'Agenzia per il Controllo del Disarmo, Cyrus Leo Sulzberger, editorialista del New York Times, membro del CFR, Lee Aspin, della Commissione Difesa degli USA ed infine Roberto Vacca, del Club di Roma.
Come potete vedere lo IAI e' sempre tenuto in alta considerazione ed ai suoi inviti non si puo' dire di no.
Non stupira' piu' di tanto, considerare tali premesse, se nel consiglio di amministrazione e nel settore finanze dell'istituto troviamo il presidente della Fiat Giovanni Agnelli dalla sicura fede mondialista, Alighiero De Micheli, Giuseppe Pellicano', presidente della Tecnomasio Italiana Brown Boveri, Leopoldo Pirelli, proprietario della fabbrica di pneumatici italiana, membro dello IAI, del Bilderberg e Piero Schlesinger, presidente della Banca Popolare di Milano.
Come possiamo costatare, ci troviamo, ancora una volta, davanti ad un organismo internazionale indipendente.
Fonte : Il segreto del mondialismo
Nel consiglio di amministrazione dell'ISPI troviamo tra tanti :
Marco Tronchetti Provera, Monica Maggioni, Emma Marcegaglia,
http://www.ispionline.it/it/istituto/struttura-organizzativa/organi/consiglio-di-amministrazione
Nel comitato di supervisione spicca la presenza di Roberto Maroni e Giuliano Pisapia
http://www.ispionline.it/it/istituto/struttura-organizzativa/organi/comitato-di-supervisione
Nel comitato scientifico e' presente Strobe Talbott del Brooking Institution
http://www.ispionline.it/it/istituto/struttura-organizzativa/organi/comitato-scientifico
Tra i vari soci compare la Fiat e la Indesit dei Merloni
http://www.ispionline.it/it/istituto/struttura-organizzativa/soci
Tra i partner ci sono la Barilla McKinsey, Morgan Stanley
http://www.ispionline.it/it/istituto/struttura-organizzativa/partner
Nel network con l'ISPI compare il Centro Studi Americani, la Commissione Europea (dove a capo c'e'' Juncker uomo-Rothschild) , il Consiglio d'Europa, Medici Senza Frontiera
http://www.ispionline.it/it/istituto/network-con-ispi
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