Jugoslavia: prima vittima del "Nuovo Ordine Mondiale" | |
Robin de Ruiter | |
Zambon Editore, pagg.165, Euro 12,00 |
ripercorre, in questo pregevole saggio, le tappe dell'aggressione contro la Repubblica Federale di Jugoslavia, prima vittima del "Nuovo ordine mondiale".
"L'aggressione alla Jugoslavia - spiega l'Autore - è soltanto un esempio di come la NATO si sia trasformata da un'alleanza difensiva (come ha sempre ripetuto di voler essere) in un'armata aggressiva. I ripetuti interventi armati in Jugoslavia sono espressione e conseguenza dell'esistenza di piani di ristrutturazione strategica per l'Europa intera. La Jugoslavia è stata insomma soltanto un terreno di sperimentazione. L'opinione pubblica viene lentamente preparata ad accettare il nuovo dato di fatto: la NATO interverrà ovunque per imporre soluzioni attraverso la guerra ai problemi del mondo. I confini nazionali non costituiranno più un ostacolo agli interventi degli eserciti NATO. Grazie agli eventi di guerra in Jugoslavia gli USA possono ora controllare gli oleodotti posati fra i giacimenti petroliferi del mar Caspio, il mar Nero ed il mare Adriatico".
La guerra dei Balcani, tuttavia, non è stata condotta "soltanto per il controllo degli oleodotti. Un altro importante obiettivo era quello di distruggere economicamente la Jugoslavia e soggiogarla al nuovo ordine mondiale".
Il Governo di Slobodan Milosevic è stato rovesciato perché rappresentava "il principale ostacolo per l'affermazione del nuovo ordine mondiale nei Balcani. Milosevic doveva essere rimosso".
La politica estera statunitense, aggiunge De Ruiter, è "parte integrante di un ampio disegno strategico"; essa "non dipende dagli umori di un qualsiasi presidente o governo", bensì "da quegli obiettivi che l'establishment nordamericano e gli interessi finanziari di Wall Street hanno dettato alla politica".
De Ruiter attacca anche il cosiddetto "Tribunale" dell'Aja, "uno strumento dell'egemonia statunitense" che "riceve appoggi materiali e politici dal governo degli Stati Uniti, da altri Stati della Nato, da grandi imprese e società private. Attraverso il suo ministro degli esteri, Igor Ivanov, la Russia ne ha più volte, e a ragione, richiesto lo scioglimento. Il Tribunale per l'ex Jugoslavia dell'Aja non è una commissione indipendente e internazionale. L'illegale consegna di Milosevic avvenuta su pressione di Washington è solo uno degli esempi più recenti della sua parzialità".
Il libro di Robin De Ruiter - la cui lettura è vivamente consigliata - è distribuito in Italia dalle Edizioni Achab di Verona (tel. 045/8489196 - posta elettronica: info@edizioni-achab.it).
Fonte :
http://www.archiviostorico.info/Rubriche/Librieriviste/recensioni/yugoslaviaprimavittima.htm
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