domenica 27 dicembre 2015

MILOSEVIC E LA JUGOSLAVIA VITTIME DEL NUOVO ORDINE MONDIALE

Jugoslavia: prima vittima del
"Nuovo Ordine Mondiale"

Robin de Ruiter
Zambon Editore, pagg.165, Euro 12,00


 ripercorre, in questo pregevole saggio, le tappe dell'aggressione contro la Repubblica Federale di Jugoslavia, prima vittima del "Nuovo ordine mondiale".
"L'aggressione alla Jugoslavia - spiega l'Autore - è soltanto un esempio di come la NATO si sia trasformata da un'alleanza difensiva (come ha sempre ripetuto di voler essere) in un'armata aggressiva. I ripetuti interventi armati in Jugoslavia sono espressione e conseguenza dell'esistenza di piani di ristrutturazione strategica per l'Europa intera. La Jugoslavia è stata insomma soltanto un terreno di sperimentazione. L'opinione pubblica viene lentamente preparata ad accettare il nuovo dato di fatto: la NATO interverrà ovunque per imporre soluzioni attraverso la guerra ai problemi del mondo. I confini nazionali non costituiranno più un ostacolo agli interventi degli eserciti NATO. Grazie agli eventi di guerra in Jugoslavia gli USA possono ora controllare gli oleodotti posati fra i giacimenti petroliferi del mar Caspio, il mar Nero ed il mare Adriatico".
La guerra dei Balcani, tuttavia, non è stata condotta "soltanto per il controllo degli oleodotti. Un altro importante obiettivo era quello di distruggere economicamente la Jugoslavia e soggiogarla al nuovo ordine mondiale".
Il Governo di Slobodan Milosevic è stato rovesciato perché rappresentava "il principale ostacolo per l'affermazione del nuovo ordine mondiale nei Balcani. Milosevic doveva essere rimosso".
La politica estera statunitense, aggiunge De Ruiter, è "parte integrante di un ampio disegno strategico"; essa "non dipende dagli umori di un qualsiasi presidente o governo", bensì "da quegli obiettivi che l'establishment nordamericano e gli interessi finanziari di Wall Street hanno dettato alla politica".
De Ruiter attacca anche il cosiddetto "Tribunale" dell'Aja, "uno strumento dell'egemonia statunitense" che "riceve appoggi materiali e politici dal governo degli Stati Uniti, da altri Stati della Nato, da grandi imprese e società private. Attraverso il suo ministro degli esteri, Igor Ivanov, la Russia ne ha più volte, e a ragione, richiesto lo scioglimento. Il Tribunale per l'ex Jugoslavia dell'Aja non è una commissione indipendente e internazionale. L'illegale consegna di Milosevic avvenuta su pressione di Washington è solo uno degli esempi più recenti della sua parzialità".
Il libro di Robin De Ruiter - la cui lettura è vivamente consigliata - è distribuito in Italia dalle Edizioni Achab di Verona (tel. 045/8489196 - posta elettronica: info@edizioni-achab.it).


Fonte :


http://www.archiviostorico.info/Rubriche/Librieriviste/recensioni/yugoslaviaprimavittima.htm







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