Di fronte al dramma dell’aborto, soprattutto volontario, ma anche quello spontaneo, è sempre più indispensabile prendere atto della vera identità della vittima.
Il bambino abortito è “uno di noi”, è una persona: il nostro figlio, nipote, fratello, cugino, una persona vera e reale. Che come tale non può essere gettata tra i rifiuti ospedalieri.
Abbiamo già scritto che la Regione Marche, il 10 novembre scorso, ha definitivamente approvato all’unanimità la modifica al Regolamento per le attività funebri e cimiteriali al fine diriconoscere il diritto di sepoltura al feto non nato. La norma prevede l’obbligo per l’Anagrafe sanitaria unica regionale e per le Aziende ospedaliere di informare circa la normativa i genitori del figlio morto prima di nascere. Il provvedimento offre anche la libera possibilità di scrivere sulla tomba i nomi dei genitori e quello che avrebbero voluto dare al figlio, riconoscendo finalmente che anche quello prenatale è un lutto da rispettare.
Ora apprendiamo da VivereSenigallia che nel Cimitero comunale di Barbara, piccola cittadina della provincia di Ancona, è stata scoperta e benedetta dal vescovo di Senigallia laprima lapide delle Marche dedicata alla memoria dei bambini non nati. Il progetto, realizzato da Mons. Umberto Mattioli al fine di continuare l’opera di don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, è ora realtà.
“Il gesto di Barbara – leggiamo nel comunicato – ha inteso onorare il ricordo di coloro che non hanno potuto dare un nome e una degna sepoltura al frutto del loro amore. Il pensiero è andato anche alle disperate decisioni di tutte quelle persone che, grazie al Giubileo dedicato alla Misericordia, avranno un’ulteriore occasione di accoglienza, serenità e conforto”.
“La presenza di tanti giovani e delle mamme, nel silenzio del loro personale dolore, ha certificato la validità dell’iniziativa rappresentando un utile esempio da imitare in futuro. Il Sindaco e l’amministrazione del comune dell’hinterland senigalliese hanno dato piena disponibilità e collaborazione per la riuscita dell’opera testimoniando la possibilità di ripeterla in ogni comune”, precisa la nota.
Tra i partecipanti alla cerimonia, un delegato della Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini, che ha ricordato l’importanza della lapide per la promozione della dignità e del rispetto della vita umana sin dal concepimento, e il rappresentante del locale Movimento per la Vita.
Fonte :
http://www.notizieprovita.it/filosofia-e-morale/aborto-prima-lapide-per-i-bimbi-non-nati-nelle-marche/
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