Esperimenti genetici sionisti
Nel 1951 il dottor Chaim Sheba, direttore generale del Ministero
della Sanita', fece un viaggio in America. Ne torno' con sette
macchine a raggi X fornite dall'esercito USA. Queste macchine furono
usate per irradiare un enorme numero di bambini ebrei sefarditi, si
dice fino a centomila, quasi tutti provenienti dal Marocco, le cui
famiglie erano state convinte a fare 'ritorno' in Israele.
A ciascuno di questi bambini fu somministrata trentacinquemila
volte la dose massima consentita di
radiazioni, concentrate sulla testa. Per questo test di massa il
governo americano, che aveva bandito dal 1951 gli esperimenti atomici
su essere umani e aveva quindi bisogno di cavie, pago' al governo
israeliano trecentomila lire israeliane l'anno, non si sa esattamente
per quanti anni (si pensi che l'intero bilancio del Ministero della
Sanita' israeliano ammontava allora a sessantamila lire). Israele
ottenne anche elementi tecnici del know-how necessario per avviare il
proprio programma militare nucleare. Liniziatore di tale programma
era stato Shimon Peres, futuro presidente, laburista e uomo di pace
per tutti i media. All'epoca Peres era direttore generale del
Ministero della Difesa israeliano.
Per ingannare i genitori, fu detto loro che le irradiazioni
servivano per curare un parassita cutaneo, la tricofizia dello
scalpo, e i bambini furono caricati su pullman per ''gite
scolastiche''. Almeno seimila di quei bambini morirono subito dopo le
somministrazioni; molti altri sono morti invece nel corso degli anni
per tumori. Alcuni sono ancora vivi, ormai anziani, e sofferenti di
gravi disturbi, dall'Alzheimer alla cefalea cronica, dall'epilessia
alla psicosi.
L'episodio e' stato oggetto di un documentario, 'Ten thousand
Radiations', prodotto nel 2003 dalla Dimona Productions Ltd, (Dimona
e' il luogo delle installazioni atomiche giudaiche), registi Asher
Khamias e David Balrosenm, produttore Dudi Bergman. Il 14 agosto 2006
e' stato trasmesso dalla tv israeliana (Canale 10). Nel documento
venivano intervistati diversi superstiti. Una vecchietta marocchina
ricorda quel che sofferse da piccola : ''Urlavo : mal di testa vai
via, mal di testa vai via, vai via... Non andava mai via''. Un
sessantenne che ne dimostra venti in piu', piegato in due mentre
cammina esitante per la strada: ''Devo zoppicare per non cadere in
avanti. Mi hanno tolto la giovinezza, con quei raggi''. Una donna con
la faccia deformata : ''Tutti e tre i miei figli hanno la
mia stessa forma di cancro. E' una coincidenza?''.Ovviamente le
radiazioni hanno alterato il codice
genetico delle vittime, portando a malformazioni anche nei figli.
Le ebree marocchine di oggi soffrono in eta' avanzata di una forma
orribile di alopecia, con cicatrici
sul cuoio capelluto, che cercano di nascondere con l'henne' e con
copricapi. Il pubblico israeliano ritiene si tratti di un carattere
'razziale' della comunita' marocchina. Nel documentario un'anziana
con pochi pietosi ciuffi di capelli sparsi sul capo mostra una sua
foto giovanile: e' una tredicenne con una folta chioma nerissima.
''Ero io prima della cura'', dice. Un'infermiera che aveva
partecipato all'operazione : ''Ce li portavano (i bambini) in file e
file. Prima di tutto rasavano loro la testa e la ungevano con un gel
che bruciava. Poi mettevano loro una palla fra le gambe dicendo di
non lasciarla cadere, cosi' non si potevano muovere. Io indossavo il
grembiule al piombo, ma per loro non c'erano indumenti protettivi. Mi
era stato detto che era un trattamento per la tricofizia. Avessi
saputo il pericolo che quei bambini affrontavano, mai avrei
cooperato, mai!''.
Parla anche un ebreo di nome Davi Deri, che si ricorda di quando
era bambino : ''Ero in classe e vennero delle persone per portarci in
gita scolastica. Fecero l'appello, ci chiesero i nostri nomi. Ai
bambini askhenazi dissero di tornare al loro posto. Solo i bambini di
pelle scura furono portati nel bus''. I sefarditi sono praticamente
indistinguibili dagli arabi nordafricani; in Israele costituiscono
una sottoclasse oppressa, ridotta a vivere di espedienti e reati. I
dominatori ashkenazi (non una goccia di sangue di Abramo nelle loro
vene) hanno diffuso l'idea che i sefarditi siano sottosviluppati
mentali. Ma i sefarditi marocchini che hanno avuto la fortuna di
emigrare in Francia anziche' in Israele, costituiscono una comunita'
rispettata e di successo. Certo, aver ricevuto in testa
trentacinquemila volte piu' radiazioni di quelle ammesse non deve
aver aiutato il fiorire delle intelligenze.
Nel documento si chiarisce oltre ogni dubbio che l'esperimento
genocida fu cosciente e deliberato.
Vi si mostra il documento medico che indicava, nel 1952, le
precauzioni da prendere per i raggi X.
La dose massima da somministrare a un bambino era di 0,5 rad. Il
pericolo delle radiazioni era noto ormai da quarant'anni. Si fanno
anche i nomi dei due responsabili, che avevano espresso idee razziste
contro i sefarditi.Sono due personaggi mitici del sionismo : Nahum
Goldmann e Levi Eshkol.
Goldamnn passo' il periodo bellico prima in Svizzera, poi a New
York, dove fu nominato capo del Congresso Ebraico Mondiale, diretto
da Samuel Bronfman, della famiglia ebreo-canadese proprietaria della
Seagram Whisky e del colosso chimico DuPont.
Secondo lo storico ebreo-canadese Mordechai Richler, in quegli
anni Bronfman si era adoperato per
impedire che gli ebrei europei, fuggendo dal Reich, ricevessero
asilo in Canada. Bronfman strinse un accordo su questo con l'allora
premier canadese Mackenzie King. Decenni dopo un suo erede, Edgard
Bronfman, strinse un accordo simile con Gorbaciov: se si lasciava
emigrare i due, tre milioni di ebrei russi, l'URSS avrebbe ottenuto
lo status di 'nazione piu' favorita' con gli USA. Ma a una
condizione: gli ebrei russi dovevano essere fatti emigrare solo in
Israele, non altrove. Nahum Goldman, negli anni delle guerra,
coopero' a quell'esodo selezionato, e sorveglio' che gli ebrei
salvati andassero 'solo' in Israele.
Quando a Levi Eshkol, il suo ruolo nell'Olocausto fu anche piu'
ambiguo. Come si legge nella biografia ufficiale sul sito web del
governo israeliano : ''Nel 1937 Levi Eshkol ebbe una parte essenziale
nel creare la compagnia idrica (israeliana) Mekorot. Come dirigente
di tale ditta, ebbe modo di convincere il regima germanico a lasciar
emigrare gli ebrei tedeschi in Palestina con i loro beni, per lo piu'
in forma di attrezzature e macchinari Made in Germany''. Insomma un
bell'accordo commerciale con i nazisti, con cui a quell'epoca Eshkol
era in ottimi rapporti. Seguace aperto di Sabbatai Zevi lo
pseudo-messia, Levi Eshkol divenne nel 1951 ministro
dell'Agricoltura, poi dal 1952 al 1963 ministro delle Finanze. ''Un
decennio'', si legge nella sua biografia ufficiale, ''caratterizzata
da eccezionale crescita economica, nonostante il peso del
finanziamento dell'immigrazione e del suo assorbimento e la guerra
del Sinai del 1956. Tra il 1949 e il 1963, Eshkol fu anche il capo
della divisione insediamenti dell'Agenzia ebraica, responsabile dei
fondi per l'assorbimento delle massicce ondate di emigranti, nonche'
per le forniture militari all'esercito''.
Tra le massicce ondate di immigranti ce n'erano evidentemente
alcuni di troppo, sgraditi per il colore della pelle e perche' non
parlavano yiddish come gli askhenazi; ma del porco non si butta via
niente. Come cavie sperimentali, le bocche inutili diventavano una
fonte di profitto. Tuttavia, per il
genocidio dei bambini sefarditi compiuto dal santo regno di Sion
mancano tutti i documenti per risalire con precisione ai
responsabili.
A Canale 10, nel dibattito che e' seguito al documentario, il
portavoce del Ministero della Sanita' Boaz Lev ha ammesso: ''Quasi
tutti i documenti ( sulla vicenda) sono stati bruciati''. La cosa fu
ripetuta, a quanto pare, su 4.500 bambini, per lo piu' figli di
immigrati ebrei dello Yemen.
Anni dopo fu perfino creato un movimento per quei bambini
yemeniti, fondato dal rabbino Uzi Meshulam. Costui asseriva che i
4.500 bambini, rapiti alle famiglie, erano stati mandati in America
dove erano morti in esperimenti. Rabbi Meshulam fu messo in prigione;
ne e' uscito in stato vegetativo, da cui non si e' piu' ripreso.
Anni dopo, un altro rabbi, David Sevilla confermo' la versione,
apparentemente pazzesca. Esisterebbero persino foto delle orribili
cicatrici da radiazioni sui corpi di quei bambini e delle gabbie con
cui furono trasportati in USA. Effettivamente, gli USA avevano
segretamente adoperato detenuti e minorati mentali come cavie umane
per constatare gli effetti delle esplosioni atomiche; negli anni
Quaranta la cosa trapelo', e il Pentagono dovette smettere tali
esperimenti. Aveva pero' bisogno di altre cavie umane. E' possibile
che gli askhenazi israeliani le abbiano fornite,
liberandosi cosi' di ebrei purissimi ma culturalmente
''orientali'', dunque ''inferiori'' e indesiderati? Il governo di
allora aveva come primo ministro David Ben Gurion, mitico padre della
patria sionista. Ministro degli Esteri era Levi Eshkol, Golda Meir
ministro del Lavoro, Eliezer Ka'plan ministro degli Insediamenti,
Moshe Sharrett ministro della Sanita': Shimon Peres, come detto,
direttore generale della Difesa. Il Gotha luminoso del sionismo,
avvolto nella eroica leggenda di Sion. Costoro erano sicuramente al
corrente dell'esperimento delle centomila radiazioni.
Eliezer Kaplan, come ministro delle Finanze, deve aver gestito i
notevoli profitti dell'operazione: oggi un famoso ospedale israeliano
e' dedicato al suo nome immortale,Chaim Sheba diresse in quegli anni
la Ringworm Incorporated, la ditta creata ufficialmente per
combattere la tricofizia del cuoio capelluto (una piaga dell'epoca,
dovuta alla scarsa igiene degli ebrei sefarditi). Yosef Burg,
ministro della Sanita', ebbe certamente un ruolo in questa operazione
di ''igiene preventiva''; del resto, rabbi Meshulam, prima di perdere
la ragione nelle galere ebraiche, accusava Burg di essere il mandante
del rapimento e della scomparsa dei 4.500 bambini yemeniti.
Curiosamente suo figlio. Avraham Burg, gia' presidente della Knesset,
ha preso pubblicamente le distanze dal razzismo talmudico sionista
anti-palestinese. Levi Eshkol, con le sue varie cariche e la
responsabilita' di far soldi per il bene di Sion, potrebbe essere
stato l'ideatore e l'esecutore del grosso affare con gli americani.
L'anchorman Dan Margalit ha poi chiusi il pubblico dibattito
televisivo sulla questione spiegando che l'Olocausto segreto e' da
ricordare cosi: ''Lo Stato era povero. Era una questione di
sopravvivenza quotidiana''. Come dire : l'esistenza stessa di Israele
e' in pericolo, Israele ha diritto di difendersi. Alla realizzazione
del suddetto programma 'Ten Thousand Radiations' parteciparono
testimoni, vittime ed esperti del Ministero della Sanita'.
Fonte : Rivelazioni non autorizzate di Marco Pizzuti
Nessun commento:
Posta un commento