mercoledì 28 settembre 2016

SHIMON PERES PROMOSSE UN PROGRAMMA GENOCIDA NEI CONFRONTI DI BAMBINI EBREI SEFARDITI

Esperimenti genetici sionisti


Nel 1951 il dottor Chaim Sheba, direttore generale del Ministero della Sanita', fece un viaggio in America. Ne torno' con sette macchine a raggi X fornite dall'esercito USA. Queste macchine furono usate per irradiare un enorme numero di bambini ebrei sefarditi, si dice fino a centomila, quasi tutti provenienti dal Marocco, le cui famiglie erano state convinte a fare 'ritorno' in Israele.
A ciascuno di questi bambini fu somministrata trentacinquemila volte la dose massima consentita di
radiazioni, concentrate sulla testa. Per questo test di massa il governo americano, che aveva bandito dal 1951 gli esperimenti atomici su essere umani e aveva quindi bisogno di cavie, pago' al governo israeliano trecentomila lire israeliane l'anno, non si sa esattamente per quanti anni (si pensi che l'intero bilancio del Ministero della Sanita' israeliano ammontava allora a sessantamila lire). Israele ottenne anche elementi tecnici del know-how necessario per avviare il proprio programma militare nucleare. Liniziatore di tale programma era stato Shimon Peres, futuro presidente, laburista e uomo di pace per tutti i media. All'epoca Peres era direttore generale del Ministero della Difesa israeliano.
Per ingannare i genitori, fu detto loro che le irradiazioni servivano per curare un parassita cutaneo, la tricofizia dello scalpo, e i bambini furono caricati su pullman per ''gite scolastiche''. Almeno seimila di quei bambini morirono subito dopo le somministrazioni; molti altri sono morti invece nel corso degli anni per tumori. Alcuni sono ancora vivi, ormai anziani, e sofferenti di gravi disturbi, dall'Alzheimer alla cefalea cronica, dall'epilessia alla psicosi.
L'episodio e' stato oggetto di un documentario, 'Ten thousand Radiations', prodotto nel 2003 dalla Dimona Productions Ltd, (Dimona e' il luogo delle installazioni atomiche giudaiche), registi Asher Khamias e David Balrosenm, produttore Dudi Bergman. Il 14 agosto 2006 e' stato trasmesso dalla tv israeliana (Canale 10). Nel documento venivano intervistati diversi superstiti. Una vecchietta marocchina ricorda quel che sofferse da piccola : ''Urlavo : mal di testa vai via, mal di testa vai via, vai via... Non andava mai via''. Un sessantenne che ne dimostra venti in piu', piegato in due mentre cammina esitante per la strada: ''Devo zoppicare per non cadere in avanti. Mi hanno tolto la giovinezza, con quei raggi''. Una donna con la faccia deformata : ''Tutti e tre i miei figli hanno la

mia stessa forma di cancro. E' una coincidenza?''.Ovviamente le radiazioni hanno alterato il codice
genetico delle vittime, portando a malformazioni anche nei figli.
Le ebree marocchine di oggi soffrono in eta' avanzata di una forma orribile di alopecia, con cicatrici
sul cuoio capelluto, che cercano di nascondere con l'henne' e con copricapi. Il pubblico israeliano ritiene si tratti di un carattere 'razziale' della comunita' marocchina. Nel documentario un'anziana con pochi pietosi ciuffi di capelli sparsi sul capo mostra una sua foto giovanile: e' una tredicenne con una folta chioma nerissima. ''Ero io prima della cura'', dice. Un'infermiera che aveva partecipato all'operazione : ''Ce li portavano (i bambini) in file e file. Prima di tutto rasavano loro la testa e la ungevano con un gel che bruciava. Poi mettevano loro una palla fra le gambe dicendo di non lasciarla cadere, cosi' non si potevano muovere. Io indossavo il grembiule al piombo, ma per loro non c'erano indumenti protettivi. Mi era stato detto che era un trattamento per la tricofizia. Avessi saputo il pericolo che quei bambini affrontavano, mai avrei cooperato, mai!''.
Parla anche un ebreo di nome Davi Deri, che si ricorda di quando era bambino : ''Ero in classe e vennero delle persone per portarci in gita scolastica. Fecero l'appello, ci chiesero i nostri nomi. Ai bambini askhenazi dissero di tornare al loro posto. Solo i bambini di pelle scura furono portati nel bus''. I sefarditi sono praticamente indistinguibili dagli arabi nordafricani; in Israele costituiscono una sottoclasse oppressa, ridotta a vivere di espedienti e reati. I dominatori ashkenazi (non una goccia di sangue di Abramo nelle loro vene) hanno diffuso l'idea che i sefarditi siano sottosviluppati mentali. Ma i sefarditi marocchini che hanno avuto la fortuna di emigrare in Francia anziche' in Israele, costituiscono una comunita' rispettata e di successo. Certo, aver ricevuto in testa trentacinquemila volte piu' radiazioni di quelle ammesse non deve aver aiutato il fiorire delle intelligenze.
Nel documento si chiarisce oltre ogni dubbio che l'esperimento genocida fu cosciente e deliberato.
Vi si mostra il documento medico che indicava, nel 1952, le precauzioni da prendere per i raggi X.
La dose massima da somministrare a un bambino era di 0,5 rad. Il pericolo delle radiazioni era noto ormai da quarant'anni. Si fanno anche i nomi dei due responsabili, che avevano espresso idee razziste contro i sefarditi.Sono due personaggi mitici del sionismo : Nahum Goldmann e Levi Eshkol.
Goldamnn passo' il periodo bellico prima in Svizzera, poi a New York, dove fu nominato capo del Congresso Ebraico Mondiale, diretto da Samuel Bronfman, della famiglia ebreo-canadese proprietaria della Seagram Whisky e del colosso chimico DuPont.
Secondo lo storico ebreo-canadese Mordechai Richler, in quegli anni Bronfman si era adoperato per
impedire che gli ebrei europei, fuggendo dal Reich, ricevessero asilo in Canada. Bronfman strinse un accordo su questo con l'allora premier canadese Mackenzie King. Decenni dopo un suo erede, Edgard Bronfman, strinse un accordo simile con Gorbaciov: se si lasciava emigrare i due, tre milioni di ebrei russi, l'URSS avrebbe ottenuto lo status di 'nazione piu' favorita' con gli USA. Ma a una condizione: gli ebrei russi dovevano essere fatti emigrare solo in Israele, non altrove. Nahum Goldman, negli anni delle guerra, coopero' a quell'esodo selezionato, e sorveglio' che gli ebrei salvati andassero 'solo' in Israele.
Quando a Levi Eshkol, il suo ruolo nell'Olocausto fu anche piu' ambiguo. Come si legge nella biografia ufficiale sul sito web del governo israeliano : ''Nel 1937 Levi Eshkol ebbe una parte essenziale nel creare la compagnia idrica (israeliana) Mekorot. Come dirigente di tale ditta, ebbe modo di convincere il regima germanico a lasciar emigrare gli ebrei tedeschi in Palestina con i loro beni, per lo piu' in forma di attrezzature e macchinari Made in Germany''. Insomma un bell'accordo commerciale con i nazisti, con cui a quell'epoca Eshkol era in ottimi rapporti. Seguace aperto di Sabbatai Zevi lo pseudo-messia, Levi Eshkol divenne nel 1951 ministro dell'Agricoltura, poi dal 1952 al 1963 ministro delle Finanze. ''Un decennio'', si legge nella sua biografia ufficiale, ''caratterizzata da eccezionale crescita economica, nonostante il peso del finanziamento dell'immigrazione e del suo assorbimento e la guerra del Sinai del 1956. Tra il 1949 e il 1963, Eshkol fu anche il capo della divisione insediamenti dell'Agenzia ebraica, responsabile dei fondi per l'assorbimento delle massicce ondate di emigranti, nonche' per le forniture militari all'esercito''.

Tra le massicce ondate di immigranti ce n'erano evidentemente alcuni di troppo, sgraditi per il colore della pelle e perche' non parlavano yiddish come gli askhenazi; ma del porco non si butta via
niente. Come cavie sperimentali, le bocche inutili diventavano una fonte di profitto. Tuttavia, per il
genocidio dei bambini sefarditi compiuto dal santo regno di Sion mancano tutti i documenti per risalire con precisione ai responsabili.
A Canale 10, nel dibattito che e' seguito al documentario, il portavoce del Ministero della Sanita' Boaz Lev ha ammesso: ''Quasi tutti i documenti ( sulla vicenda) sono stati bruciati''. La cosa fu ripetuta, a quanto pare, su 4.500 bambini, per lo piu' figli di immigrati ebrei dello Yemen.
Anni dopo fu perfino creato un movimento per quei bambini yemeniti, fondato dal rabbino Uzi Meshulam. Costui asseriva che i 4.500 bambini, rapiti alle famiglie, erano stati mandati in America dove erano morti in esperimenti. Rabbi Meshulam fu messo in prigione; ne e' uscito in stato vegetativo, da cui non si e' piu' ripreso.
Anni dopo, un altro rabbi, David Sevilla confermo' la versione, apparentemente pazzesca. Esisterebbero persino foto delle orribili cicatrici da radiazioni sui corpi di quei bambini e delle gabbie con cui furono trasportati in USA. Effettivamente, gli USA avevano segretamente adoperato detenuti e minorati mentali come cavie umane per constatare gli effetti delle esplosioni atomiche; negli anni Quaranta la cosa trapelo', e il Pentagono dovette smettere tali esperimenti. Aveva pero' bisogno di altre cavie umane. E' possibile che gli askhenazi israeliani le abbiano fornite,
liberandosi cosi' di ebrei purissimi ma culturalmente ''orientali'', dunque ''inferiori'' e indesiderati? Il governo di allora aveva come primo ministro David Ben Gurion, mitico padre della patria sionista. Ministro degli Esteri era Levi Eshkol, Golda Meir ministro del Lavoro, Eliezer Ka'plan ministro degli Insediamenti, Moshe Sharrett ministro della Sanita': Shimon Peres, come detto, direttore generale della Difesa. Il Gotha luminoso del sionismo, avvolto nella eroica leggenda di Sion. Costoro erano sicuramente al corrente dell'esperimento delle centomila radiazioni.
Eliezer Kaplan, come ministro delle Finanze, deve aver gestito i notevoli profitti dell'operazione: oggi un famoso ospedale israeliano e' dedicato al suo nome immortale,Chaim Sheba diresse in quegli anni la Ringworm Incorporated, la ditta creata ufficialmente per combattere la tricofizia del cuoio capelluto (una piaga dell'epoca, dovuta alla scarsa igiene degli ebrei sefarditi). Yosef Burg, ministro della Sanita', ebbe certamente un ruolo in questa operazione di ''igiene preventiva''; del resto, rabbi Meshulam, prima di perdere la ragione nelle galere ebraiche, accusava Burg di essere il mandante del rapimento e della scomparsa dei 4.500 bambini yemeniti. Curiosamente suo figlio. Avraham Burg, gia' presidente della Knesset, ha preso pubblicamente le distanze dal razzismo talmudico sionista anti-palestinese. Levi Eshkol, con le sue varie cariche e la responsabilita' di far soldi per il bene di Sion, potrebbe essere stato l'ideatore e l'esecutore del grosso affare con gli americani.
L'anchorman Dan Margalit ha poi chiusi il pubblico dibattito televisivo sulla questione spiegando che l'Olocausto segreto e' da ricordare cosi: ''Lo Stato era povero. Era una questione di sopravvivenza quotidiana''. Come dire : l'esistenza stessa di Israele e' in pericolo, Israele ha diritto di difendersi. Alla realizzazione del suddetto programma 'Ten Thousand Radiations' parteciparono testimoni, vittime ed esperti del Ministero della Sanita'.



Fonte : Rivelazioni non autorizzate di Marco Pizzuti




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