sabato 29 aprile 2017

NIKKI HALEY HA RAPPORTI CON I ROCKEFELLER

Nikki Haley, ambasciatrice americana presso le Nazioni Unite, che si e' distinta per posizioni anti-Assad ed anti-Russia, nel 2013 ha inserito un post su Facebook in cui affermava di aver trovato un
accordo di collaborazione con la Fondazione Rockefeller.

Il post :

https://www.facebook.com/NikkiHaley/posts/10151495843448226



venerdì 28 aprile 2017

AVVENIRE, UN MEDIA NON PIU' CATTOLICO MA AL SERVIZIO DEI ROTHSCHILD

Avvenire ha definito il video di Luca Donadel sul fenomeno dei migranti che ha ricevuto oltre 2 milioni di visualizzazioni, 'immorale' che di immorale non ha niente perche' riporta verita' taciute dai media.
Il direttore di Avvenire e' Marco Tarquinio che frequenta il Rotary (organizzazione massonica sionista) (2) (3)
Tarquinio ha elogiato Giorgio Napolitano che non ha lavorato per gli italiani ma per i Rothschild (4)
e' un supporter della ministra Fedeli (5) che di cattolico non ha niente.
E' sostenitore del piano Kalergi (6) che serve ai Rothschild per instaurare una dittatura globale.
E' stato ad un convegno che promuoveva gli Stati Uniti d'Europa (7)
E' stato contestato per non aver espresso giudizi negativi nei confronti di Licio Gelli della P2 (8)
Ha lodato il supermassone Mario Monti (9)


Fonti :

(1) http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12369652/luca-donadel-blogger-traccia-rotte-migranti-sinistra-mi-attacca.html

(2) https://www.cremaoggi.it/2013/05/02/il-direttore-di-avvenire-marco-tarquinio-ospite-del-rotary-crema/

(3) http://www.mondopadano.it/stories/cronaca/1491_il_direttore_di_avvenire_ospite_del_rotary_cremasco_per_conviviale_e_lectio_magistralis_alluniversit_visita_a_san_bernardino_e_cattedrale_a_sorpresa/#.WQO93fnyiUm

(4) https://www.radiospada.org/2015/01/grazie-giorgio/

(5) https://anticattocomunismo.wordpress.com/2016/12/21/quellamore-contro-natura-tra-tarquinio-e-la-fedeli/#more-7523

(6) http://www.controinformazione.info/quando-il-diavolo-si-traveste-da-prete/

(7) http://www.mondoliberonline.it/per-gli-stati-uniti-deuropa/27630/

(8) http://www.igiornielenotti.it/?p=30593

(9) https://www.riscossacristiana.it/ancora-sulle-lodi-del-direttore-di-qavvenireq-a-mario-monti-il-rispetto-di-monti-no-grazie-di-andrea-peracchio/



martedì 25 aprile 2017

IL SISTEMA BANCARIO E MEDIATICO E' IN MANO AI ROTHSCHILD

Fonte :

http://www.presstv.ir/Detail/2016/05/01/463360/Fin-du-systme-montaire-occidental



IN FRANCIA, A MOLTI GIOVANI E' STATO IMPEDITO DI VOTARE

In Francia chi cambia residenza automaticamente non viene inserito nelle liste elettorali
della nuova citta'.
Ogni anno 3 milioni di francesi cambiano residenza
e solo un elettore su 5 ricodifica la nuova citta'.
Gli altri diventano 'mal-iscritti'
I Francia i 'mal-iscritti' sono 7 milioni
Il 40% dei giovani tra i 20/30 anni sono 'mal-scritti'.
Risulta che alle recenti votazioni molti 'mal-scritti'
sono stati radiati e cioe' e' stato impedito loro di votare. (1)
Non si conosce il numero delle persone a cui e' stato impedito di votare
La pagina Facebook 'Mr Mondialisation' ha ricevuto migliaia di testimonianze
di persone a cui e' stato impedito di votare. (2)
Nelle regionali francesi del 2015 risultava che i principali sostenitori di Front National
erano giovani, donne e cattolici (3)
Inoltre nel comune di Strasburgo 15.000 persone sono state cancellate
dalle liste elettorali (4) e 500.000 elettori sono stati iscritti due volte alle liste elettorali.(5)
E' lecito quindi ipotizzare che nel primo turno delle presidenziali ci siano stati dei brogli

Fonti :

(1) http://www.lexpress.fr/actualite/societe/radies-des-listes-mal-inscrits-ces-francais-qui-ne-voteront-pas-malgre-eux_1900773.html

(2) https://www.facebook.com/M.Mondialisation/photos/a.315001815182898.96115.177043642312050/1709847189031680/?type=3&theater

(3) http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ecco-chi-ciuccia-pen-votare-massa-front-national-sono-stati-114696.htm

(4) http://www.lemonde.fr/election-presidentielle-2017/article/2017/04/23/dans-plusieurs-villes-des-electeurs-saisissent-le-tribunal-apres-avoir-ete-radies-des-listes_5115944_4854003.html#hulEF9pKpcMIs0Kh.99

(5) http://www.lemonde.fr/election-presidentielle-2017/article/2017/04/13/ces-electeurs-qui-sont-inscrits-deux-fois-sur-les-listes-electorales_5110698_4854003.html






domenica 23 aprile 2017

IL PD MARCHE, CHE VUOLE RENDERE OBBLIGATORI I VACCINI, HA FORTI CONNESSINI CON ORGANIZZAZIONI MASSONICHE SIONISTE (ROTARY)

In questi giorni il Pd Marche si sta attivando per convincere il pubblico marchigiano che occorre una legge che renda obbligatori i vaccini (1)
Il PD Marche e' un partito con forti connessioni con il Rotary, un'organizzazione massonica sionista condannata dal mondo cristiano e musulmano (2)
Ceriscioli, prima di diventare presidente della Regione Marche frequentava eventi Rotary (3)
stesso discorso per Busilacchi (4) consigliere regionale.
Il presidente dei giovani democratici Marco Pettinari (5) e' presidente del Rotaract Senigallia (6)
un Rotary per giovani.
Anche il vicepresidente del PD  e sindaco di Pesaro Matteo Ricci frequenta il Rotary (7)
Il presidente dell'Ordine dei Medici della provincia di Macerata Americo Sbriccoli che invita a vaccinarsi (8) e' stato presidente del Rotary Macerata (9)

Fonti :

(1) http://www.informazione.tv/it/Attualita/art/67375-insalutefindapiccoli-partita-la-campagna-di-comunicazione-sui-vaccini-del-gruppo-pd-marche/

(2) http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/2015/05/il-rotary-e-unorganizzazione-massonica.html

(3) http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/2015/03/perche-luca-ceriscioli-non-puo-essere.html

(4) http://www.ilquotidiano.it/articoli/2014/10/8/121940/convegno-organizzato-dal-rotary-club-sullautismo-in-due-appuntamenti-11-ottobre-e-15-novembre

(5) http://www.gdmarche.it/member/marco-pettinari/

(6) http://www.viveresenigallia.it/2016/07/08/passaggio-delle-consegne-nel-rotaract-club-marco-pettinari-il-nuovo-presidente/597495/

(7) http://www.rotarypesaro.it/?page_id=634

(8) http://www.cronachemaceratesi.it/2016/10/12/lassenteismo-vaccinale-apre-la-strada-allapocalisse-delle-epidemie/870030/

(9) http://www.rotarymacerata.org/i-presidenti/attachment/95-96



DIEGO FUSARO UNA FINTA OPPOSIZIONE


Fonte :

https://www.facebook.com/Signoraggio.it/posts/1296308893750761:0?ft[tn]=K&ft[qid]=6411960487232782937&ft[mf_story_key]=7742791213790007498&ft[ei]=AI%4040c8e1386991a3dde66926a54c8bdb26&ft[top_level_post_id]=1296308893750761&ft[fbfeed_location]=1&ft[insertion_position]=1&__md__=1


Vedi anche :

http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/2015/10/diego-fusaro-unopposizione-controllata.html

http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/2016/01/diego-fusaro-si-riconferma-la-classica.html

http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/2015/11/fusaro-si-riconferma-una-finta.html

venerdì 21 aprile 2017

IL FALSO IN BILANCIO DELLE BANCHE VALE 50 VOLTE IL DEBITO PUBBLICO

Marco Saba :
DIRITTI SOVRANI: IL SIGNORAGGIO
Cos'è il signoraggio ? Il signoraggio è il potere di conseguire un guadagno quando si stampa o crea la propria moneta e il credito, come fanno banchieri e falsari. I falsari quadagnano ovviamente dalla differenza tra il costo del mezzo monetario prodotto (banconote, monete metalliche, assegni circolari, linee di credito: carta, metallo, bit del computer) ed il potere d'acquisto che conferisce il mezzo monetario (cioè quello che riescono ad ottenere in cambio della moneta falsa). Oggi, l'unico signoraggio che rimane allo Stato è quello sulle monete metalliche anch'esse però contingentate dalla privata BCE (perché mai?).
MA TUTTO CIÒ NON BASTA.
A differenza dei semplici contraffattori, le banche utilizzano pure UNA REGOLA CONTABILE SPECIALE ILLEGALE con la quale postano il signoraggio nel passivo del bilancio, SIMULANDO una perdita enorme. (esattamente la crisi INVENTATA che viviamo, ovvero le perdite che le banche accusano falsamente per spremere ulteriormente governi corrotti che a loro volta spremono i cittadini ignari).
SULLA MAGISTRATURA STENDIAMO UN VELO PIETOSO !
Con il falso passivo le banche hanno derubato l'Italia di una cifra di 50 volte il debito pubblico, 100.000 miliardi di euro. 100 milioni di milioni di euro. In inglese bancario: 100 trilioni di euro. CIRCA 2 MILIONI DI EURO PER OGNI CITTADINO ITALIANO VIVENTE.
CONSIGLIERE DI STATO LUCIANO BARRA CARACCIOLO !
SE CI SEI, BATTI UN COLPO !

https://www.facebook.com/marcosabait/posts/724881990864951





giovedì 20 aprile 2017

GABRIELE DEL GRANDE AL SERVIZIO DELL'IMPERIALISMO ROTHSCHILD

Gabriele Del Grande blogger e giornalista arrestato in Turchia
e che gode di notevole supporto mediatico dai media italiani servi dei Rothschild
in passato ha espresso posizioni anti-Assad (1) (2) e pro-ribelli (creatura Rothschild).
Il suo blog Fortpress Europe e' stato
finanziato dalla Open Society di Soros (uomo Rothschild) (3)

Fonti :

(1) https://twitter.com/AbuNefeli/status/795069962872377352

(2) http://www.vita.it/it/article/2013/05/02/del-grande-in-siria-ho-visto-gli-orrori-della-guerra/123448/

(3) http://www.ilprimatonazionale.it/sinistra-2/62621-62621/



mercoledì 19 aprile 2017

JEANL LUC MELENCHON UNA FINTA OPPOSIZIONE AL SERVIZIO DEI ROTHSCHILD

Melenchon figura poltica in ascesa, e' un massone della Loggia Roger Leray (1)
Ha sostenuto l'attacco della Nato alla Libia ed invocato l'uccisione di Gheddafi (2)  ed non ha votato contro nessuna delle leggi pro-globalizzazione. Nella pratica non ha supportato i punti del suo programma.
Per 25 anni ha fatto parte del partito socialista e solo recentemente ha preso parte alla sinistra.
Nella presidenziali del 2012 la sua funzione era quella di evitare una debacle di Sarkozy (i lavoratori sono pro-Marine Le Pen che non e' di estrema destra).
Melenchon e' amico di Patrick Buisson consulente personale di Sarkozy (uomo Rothschild).
Ha promosso il Trattato di Maastricht (3)
Nel 2015 Jean-Luc Mélenchon, insieme ad Oscar Lafontaine, Zoe Konstantopoulou, Stefano Fassina e Yannis Varoufakis ha co-firmato un cosiddetto piano B per l'Europa che prevede la creazione di un movimento politico in Europa. Questo movimento è parte del progetto dello spazio politico unitario all'interno dell'Unione europea, annunciato da Jose Manuel Barroso nel 2013. Il loro obiettivo è la sostituzione dei partiti politici nazionali in ogni paese membro da "partiti filo-europei", e in in secondo luogo, l'abolizione dei parlamenti e dei governi nazionali nel 2025.
Le loro attività politiche coinvolgono numerose organizzazioni non governative ed oscuri finanziamenti con le cosiddette "organizzazioni sociali" che sono controllate direttamente o indirettamente dalla "Open Society" di George Soros. (4)

Fonte :

(1) http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/manovre-della-massoneria-francese-verso-la-sinistra-estrema/

(2)  http://www.informarexresistere.fr/2012/04/21/chi-e-il-candidato-della-sinistra-francese-melenchon/

(3)  http://aangirfan.blogspot.it/2012/04/would-you-vote-for-him-to-be-president.html

(4) http://www.leblancetlenoir.com/2015/11/la-mascarade-du-plan-b-de-melenchon-konstantopoulou-lafontaine-varoufakis-fassina-et-soros.html




domenica 16 aprile 2017

NELLA GUERRA IN COREA DEL 1950 IL COMANDANTE AMERICANO RICEVETTE ORDINE DAI ROCKEFELLER DI FAVORIRE LA COREA DEL NORD


Fonti :

https://www.henrymakow.com/2014/04/The-Korean-War.html

https://jamesperloff.com/2014/03/29/the-korean-war-another-conflict-that-served-the-illuminati-agenda/





venerdì 14 aprile 2017

KIM JONG-UN POTREBBE ESSERE UN'OPPOSIZIONE CONTROLLATA ROTHSCHILD

L'attuale leader della Corea del Nord Kim Jong-Un potrebbe essere un'opposzione controllata dei
Rothschild perche' :
1- da giovane ha studiato a Berna in Svizzera, citta' dove la CIA ha una base importante e frequentata da Allen Dulles prima di diventare direttore CIA
2-secondo il blog Tom Heneghma, Kim Jong-un ha ricevuto molti soldi dagli USA
3-ama i film americani in particolare Jurassic Park
4-suo padre amava Disney

Fonte :

http://aanirfan.blogspot.it/2017/04/north-koreas-kim-jong-un.html




mercoledì 12 aprile 2017

GLI ELMETTI BIANCHI E' UN PRODOTTO DELLA MAFIA-ROTHSCHILD

Gli elmetti bianchi sono finanziati dall'USAID (1)  organizzazione legata ai poteri globalisti (2).
il presidente della Rockfeller Foundation, Rajiv Shah e' stato amministratore dell'USAD (3).
Gli elmetti bianchi sono anche finanziati da Regno Unito, Giappone, Danimarca e Germania
(4)  paesi controllati dai Rothschild.
L'immagine degli elmetti bianchi e' invece strettamente legata ad una societa' inglese di nome 'Purpose' il cui motto e' 'We create brands', Tim Dixon responsabile europeo di 'Purpose' e'  cofondatore di 'The Syria Campaign' volano mediatico degli elmetti bianchi.
Tra i fondatori di 'The Syria Campaign' c'e' la Fondazione Rockfeller. (5)

Fonti :

(1)  http://www.occhidellaguerra.it/chi-sono-davvero-gli-elmetti-bianchi/

(2) http://www.tinfoilhattime.com/2013/12/24/a-list-of-nwo-rabbit-holes/

(3) http://www.liberoquotidiano.it/news/comunicati/12289731/the-rockefeller-foundation-names-dr-rajiv-shah-former-usaid-administrator-as-next-president.html

(4) http://www.occhidellaguerra.it/chi-sono-davvero-gli-elmetti-bianchi/

(5) http://www.occhidellaguerra.it/chi-sono-davvero-gli-elmetti-bianchi/




LA FALSE FLAG DEL GOLFO DEL TONCHINO

Dalle menzogne del golfo di Tonchino alla guerra del Vietnam


Il mattino del 5 agosto 1964 il presidente Lyndon B. Johnson, con un discorso lungo appena tredici paragrafi letto di fronte al Congresso, scagliò l´America nella bufera del Vietnam. Esordì con queste parole: «Ieri sera ho annunciato al popolo americano che il regime nord vietnamita ha attaccato ancora una volta e deliberatamente navi della marina americana in acque internazionali…». L´attacco, in realtà mai avvenuto, passò poi alla storia come l´incidente del Golfo del Tonchino, ovvero la causa scatenante della Guerra dei Diecimila giorni, la più lunga nella storia degli Stati Uniti. Costò 200 miliardi di dollari ai contribuenti USA, la vita di 58 mila americani e di tre milioni di vietnamiti. Per la gioia delle casse dei poteri forti, il Vietnam venne così martoriato da ben 7 milioni di tonnellate di bombe , circa tre volte tanto la quantità di esplosivo utilizzato durante tutta la Seconda guerra mondiale.
Questa è una storia che l´intelligence di Washington conosce bene e non vuole raccontare. È racchiusa, rigidamente coperta dal segreto, nelle 400 paginette fitte di un fascicolo compilato nel 2001 da Robert Hanyok, storico della National Security Agency (Nsa), l´Agenzia preposta a intercettare le comunicazioni e a decrittare i codici cifrati. È la ricostruzione di una inesorabile catena di errori, di depistaggi, di falsificazioni che come ammesso dall’agente Matthew Aid durante un’intervista al New York Times, ricalca da vicino la mistificazione operata dalla Casa Bianca per vendere all´America e al mondo la guerra all´Iraq.
Ciò che accadde la notte del 4 agosto nel Golfo del Tonchino è rivelato – o piuttosto confermato – da chi ha letto le centinaia di trascrizioni riportate nel fascicolo segreto, intitolato Spartans in Darkness, Spartani nelle tenebre. Non a caso. Quella notte i due cacciatorpedinieri U.S. Maddox e C. Turner Joy erano in missione clandestina per sostenere un´offensiva lanciata in simultanea dalla Marina sud vietnamita e dall´Aeronautica laotiana contro il Vietnam del Nord. Le ombre ingigantivano i fantasmi, il rombo dell´elica perseguitava l´addetto al sonar bersagliato da “freak weather effects”, bizzarre manifestazioni del tempo atmosferico. Nell´incubo troppo reale, i cannonieri della Maddox e della Turner Joy presero a esplodere munizioni nel vuoto: «Sparavano a obiettivi fantasma», raccontava già dieci anni fa James Stockdale, comandante della squadriglia della Navy in volo di scorta sopra le navi. «Io li vedevo bene dall´alto: laggiù non c´era nessuna motosilurante nemica… c´erano soltanto l´acqua color di pece e il fuoco dei cannoni americani».
“L´errore” venne presto riconosciuto, ma – stando a chi ha letto il fascicolo segreto – solerti funzionari si prodigarono con altrettanta rapidità nel coprirlo, nel falsificare i documenti da dare in pasto alla stampa mondiale. Le “prove” di un attacco nord-vietnamita infatti dovevano essere fabbricate con ogni mezzo dall’intelligence al fine di trascinare l’America in guerra. E così quando finalmente trapelò la scandalosa verità fuori dai circuiti dell’informazione ufficiale, il presidente Johnson non fece altro che scaricare tutte le responsabilità della guerra su presunti errori della marina USA.
Quelle famose cannonate sparate a vuoto dalla flotta americana contro obiettivi fantasma regalarono al presidente il pretesto per realizzare un disegno già pronto: intensificare lo scontro aperto con il Vietnam comunista. Due giorni dopo, il 7 agosto, con i voti del Congresso e l’appoggio dell’opinione pubblica americana, Johnson ottenne l´approvazione per un intervento illimitato. Iniziò quindi la campagna dei bombardamenti aerei. La Risoluzione del Tonchino nacque così: per “prevenire ogni aggressione contro l´America…. preservare la pace e la sicurezza internazionale». Espressioni che oggi risuonano familiari.
Da anni gli storici reclamano la pubblicazione di quel fascicolo insabbiato. «Divulgare quei documenti è essenziale al dibattito in corso attorno all´Iraq e alla riforma dell´Intelligence», rompe il silenzio Matthew Aid, ricercatore indipendente in contatto con la Nsa e con la Cia.
Invano: «Il paragone sarebbe troppo sgradevole con l´intelligence manipolata impiegata per giustificare la guerra all´Iraq», ribatte anonimo al New York Times un funzionario dei servizi di sicurezza.
«Noi americani siamo gli ultimi ingenui», avvisava Sidney Schanberg, premio Pulitzer del New York Times, l´eroe di Le urla del silenzio che raccontava al cinema la storia dell´amicizia con l´assistente cambogiano Dith Pran, e l´abbandono dell´America. «Noi vogliamo sempre disperatamente credere che stavolta il governo stia dicendoci la verità».

Fonte :

http://www.altrainformazione.it/wp/lincidente-del-golfo-di-tonchino-e-la-guerra-del-vietnam/

L'escalation della Guerra in Vietnam

Il coinvolgimento degli USA nella guerra contro il Vietnam del nord subi' una rapida escalation nel 1964, a seguito del presunto affondamento di due cacciatorpediniere americane da parte di unita' della marina militare nord vietnamita. L'episodio, passato poi alla storia come l'incidente del Golfo di Tonchino, catalizzo' l'opinione pubblica contro la minaccia proveniente da oriente. Poco dopo questa vicenda, infatti, l'America scese in campo con un intervento armato e lo spiegamento massiccio delle sue truppe.
Tuttavia rimaneva ancora un 'piccolo problema formale' da risolvere, e cioe' che il famoso attacco nordvietnamita tanto sbandierato alle masse dai mass-media controllati dall'elite non era mai avvenuto! Si tratto' solo di un episodio completamente inventato come pretesto per spingere le famiglie americane a mandare i loro ragazzi al fronte.
A tal proposito lo stesso Segretario della Difesa Robert McNamara (in seguito nominato dall'elite presidente della Banca Mondiale) dichiaro' molti anni dopo : ''L'incidente del Golfo di Tonchino fu un errore''. Tardive ammissioni, a cui seguirono quelle di molti altri ufficiali e 'insider' a conoscenza dei fatti. Emerse cosi' la drammatica verita', ovvero che tutta la storia dell'incidente in questione era stata solo una farsa creata a tavolino per manipolare l'opinione pubblica in modo da spingerla ad appoggiare la guerra. La commedia raggiunse il suo culmine nell'ottobre del 1966, periodo in cui il presidente Lindon Johnson dispose molte restrizioni commerciali nei confronti del blocco sovietico, ritenuto ufficialmente colpevole di aver sostenuto lo sforzo bellico nordvietnamita quando in realta' la famiglia Rockfeller stava finanziando l'esercito 'nemico' proprio dai suoi stabilimenti in URSS.

Fonte : Rivelazioni non autorizzate di Marco Pizzuti




martedì 11 aprile 2017

PEARL HARBOR : UN'ALTRA FALSE FLAG

''..e mentre sto parlando a voi, madri e padri, vi do un'altra assicurazione. L'ho gia' detto altre volte, ma lo ripetero' all'infinito. I vostri ragazzi non verranno mandati a combattere nessuna guerra straniera....potete quindi definire qualsiasi discorso sull'invio di eserciti in Europa come pura menzogna''

Riguardo allo storico attacco di Pearl Harbor, i libri di scuola, i film, i documentari e tutti i reportage storici allineati alle versioni ufficiali ci hanno raccontato solo una verita' di comodo. Attraverso i canali d'informazione istituzionali e' stato ripetuto fino alla nausea che nel 1941 un brutale attacco aereo giapponese a sorpresa anniento' la flotta americana del Pacifico, lasciando sul campo migliaia di vittime innocenti. Tale versione dei fatti venne diramata dalla Casa Bianca allo scopo di scatenare l'indignazione del popolo americano. Da qui, a legittimare la sua chiamata al fronte come un dovere morale, il passo e' stato molto breve.
Sono passati molti anni da quel drammatico 7 dicembre 1941, ma la storia continua a riemergere inquietante, come il cadavere di un omicidio che non vuole affondare. Le numerose inchieste pubbliche e private condotte su Pearl Harbor sembrano infatti avere raccolto ormai sufficiente materiale probatorio per ricostruire una volta per tutte il vero corso degli eventi in questione.

La censura della storia

Il Giappone, contrariamente a quanto viene convenzionalmente accettato nella letteratura istituzionale didattica mondiale, venne deliberatamente provocato a reagire militarmente da Roosevelt (Gran Maestro massone del 33°) in tutti i modi possibili. Tale strategia d'azione fu definita nero su bianco nel riservatissimo piano McCollum, uno scottante documento che alcuni ricercatori sono riusciti a rendere di pubblico dominio.
Nel corso del tempo, inoltre, sono emerse numerose prove che dimostrano come i servizi dell'Intelligence americana riuscirono a decriptare tempestivamente tutti i piani dell'imminente attacco giapponese. La strage di Pearl Harbor, quindi, poteva essere evitata e con essa naturalmente anche la partecipazione dell'America alla guerra. A confermarlo, ci sono persino le testimonianze rese da alti ufficiali della marina americana (come quella dell'ammiraglio Husband Kimmel o del generale Richardson). Ed e' proprio da questi ultimi infatti che e' partita la 'prima pietra dello scandalo'. Le loro versioni sulla vicenda sono oggi disponibili in molte dettagliatissime pubblicazioni, a cominciare, da 'Il giorno dell'inganno' di Robert B. Stinnet (pluridecorato USA per il valore militare 1942-46).
Le fonti delle informazioni che sono alla base delle accuse contro Roosevelt non sono costituite (come qualcuno potrebbe pensare) dalle malsane elucubrazioni di estremisti anti-americani, ma provengono direttamente dagli archivi miltari USA o dagli stessi ufficiali della marina che prestarono servizio durante la guerra del Pacifico. La ragione di questa situazione per cosi' dire 'anomala' e' in realta' molto semplice da spiegare. Il piano McCollum caldeggiato da Roosevelt ha rappresentato un crimine commesso contro tutte le nazioni che poi sono state chiamate alle armi. La prima vittima di questa tipologia di complotti e' sempre stata il popolo, non da ultimo proprio quello americano, ammiragli compresi. Ecco perche' tra i cosiddetti 'anti-americani' che si oppongono alla versione ufficiale su Pearl Harbor compaiono anche i nome 'ingombranti' di autorevoli studiosi e testimoni a stelle e striscie. Molti di loro infatti compresero perfettamente che il vero nemico della pace non venva dal lontano Pacifico, ma si annidava invece nella stessa America, tra i membri della Casa Bianca e gli abitanti dei lussuosi uffici di Wall Street.
Di conseguenza, le generiche accuse di antiamericanismo rivolte contro chiunque cerchi di portare a galla la verita' su Pearl Harbor risultano essere veramente fuori luogo.
Viceversa, le prove contro il governo Roosevelt pesano come un macigno che nessun perito della commissione ufficiale d'inchiesta e' riuscito a smuovere di un millimetro. La flotta USA avrebbe potuto tranquillamente essere messa in salvo, ma si fece l'esatto opposto, affinche' migliaia di soldati americani trovassero la morte sotto le bombe giapponesi.
Perche'? La risposta e' tanto chiara quanto scandalosa. Il vero obiettivo di Roosevelt era quello di creare il roboante casus belli di cui avevano bisogno i poteri forti per coinvolgere la nazione americana nel conflitto. E dallo stesso momento in cui venne deciso che le navi da guerra USA con tutto il loro carico umano sarebbero servite da esca, la base di Pearl Harbor venne deputata a questa funzione sacrificale. Quella che accadde dopo fu solo la cronaca di una strage annunciata...
Il Giappone quindi non solo si trovo' a dover sopportare le gravi azioni di provocazione messe in atto con il piano McCollum, ma venne anche 'indotto in tentazione' dallo stesso Roosevelt che 'suggeriva' ai generali nipponici la soluzione della crisi con un colpo di mano. Come?
Semplicemente 'porgendo il fianco' della sua flotta al nemico. Le navi da guerra americane infatti vennero constantemente mantenute in zona di pericolo per ordine diretto del presidente. Il comando giapponese fu cosi' spinto a credere di dover approfittare di un'occasione irripetibile per cercare di vincere una guerra ormai inevitabile contro il gigante americano.
Ma cadde solo nella trappola...

Come e' cambiata l'America dopo Pearl Harbor

Prima del fatidico 7 dicembre 1941, l'ottanta per cento della popolazione americana (sondaggio realizzato in America nel settembre 1940) era contraria a mandare i propri figli a morire per una guerra lontana e il signor Roosevelt, proprio come il signor Wilson, venne eletto presidente grazie alla promessa che non avrebbe mai trascinato la nazione in un conflitto. Ecco infatti cosa dichiaro' pubblicamente ai suoi elettori ''....e mentro sto parlando a voi, madri e padri, vi do un'altra assicurazione. L'ho gia' detto altre volte, ma lo ripetero' all'infinito. I vostri ragazzi non verranno mandati a combattere nessuna guerra straniera...''.
Ma nonostante queste dichiarazioni d'intenti volte solo ad accattivarsi il consenso di un'America pacifista, il procurato attacco giapponese e il conseguente bagno di sangue di Pearl Harbor provocarono un'ondata emotiva tale che l'opinione pubblica americana muto' repentinamente atteggiamento, optando, come cinicamente previsto, a favore dell'intervento militare. In sostanza, senza un episodio come quello di Pearl Harbor l'amministrazione americana non avrebbe mai potuto trascinare il Paese in guerra e il presidente Roosevelt avrebbe dovuto 'suo malgrado' mantenere le promesse fatte alla nazione.

Il piano McCollum

Grazie al Freedom of Information Act promosso dal parlamentare USA John Moss, molti ricercatori indipendenti hanno potuto avere accesso a uno straordinario numero di documenti sulla guerra del Pacifico. Dallo studio accurato di questi e' poi emersa tutta la sconcertante verita'; si viene cosi a sapere che gia' il 7 ottobre del 1940 nel quartier generale della Marina di Washington circolo' un bollettino destinato a compromettere per sempre l'amministrazione Roosevelt nella premeditazione della guerra. Il dispaccio proveniva dall'ufficio dei servizi informativi ed era indirizzato a due dei piu' fidati consiglieri del presidente, i capitani della Marina Walter S.Anderson e Dudley W. Knox.
Al suo interno recava la sottoscrizione in calce del capitano di corvetta Arthur H. McCollum, un militare esperto dei costumi del 'Sol Levante'. Quest'ultimo infatti aveva trascorso diversi anni in Giappone e ne conosceva perfettamente la cultura, si poneva quindi come l'uomo adatto per studiare una strategia di provocazione. McCollum elaboro' cosi' un piano che prevedeva otto diverse modalita' d'azione per ingaggiare una guerra con il Giappone.
Il documento si componeva di cinque pagine e in esso si faceva esplicito riferimento alla creazione di quelle condizioni che avrebbero costretto i giapponesi a una reazione armata contro gli USA. Una volta che questa si fosse verificata, la nazione americana si sarebbe ritrovata automaticamente invischiata nell'intero conflitto mondiale. Proprio cio' che volevano gli oscuri signori della guerra in doppiopetto e bombetta. La stipula del famoso patto tripartito (siglato a Berlino il 27 settembre 1940), garantiva infatti alle forze dell'Asse (Germania, Italia, Giappone) mutuo soccorso reciproco durante tutto il conflitto.
Le operazioni da seguire per raggiungere questo obiettivo sono qui di seguito sinteticamente elencate :
1-Accordarsi con la Gran Bretagna per l'utilizzo delle basi inglesi nel Pacifico, soprattutto Singapore
2-Accordarsi con l'Olanda per utilizzare le attrezzature della base e ottenere provviste nelle Indie orientali olandesi (l'attuale Indonesia).
3-Fornire tutto l'aiuto possibile al governo cinese di Chang Kai Shek
4-Inviare in Oriente, nelle Filippine o a Singapore, una divisione di incrociatori pesanti a lungo raggio
5-Spostare le due divisioni di sottomarini in Oriente
6-Tenere la flotta principale degli Stati Uniti nei pressi delle isole Hawaii
7-Insistere con gli olandesi affinche' rifiutassero di garantire al Giappone le richieste per concessioni economiche non dovute, soprattutto riguardo al petrolio
8-Dichiarare l'embargo per tutti i commerci con il Giappone, parallelamente all'embargo dell'Impero Britannico
Il bollettino McCollum delle otto azioni e' stato scoperto da Robert B. Stinnett il 24 gennaio 1995 nella scatola n. 6 di una speciale raccolta della Marina degli Stati Uniti, RG 38, Modern Military Record Branch degli Archives II.

Le altre prove del complotto

Cio' premesso, la versione ufficiale ha escluso comunque qualsiasi tipo di coinvolgimento del presidente Roosevelt in un complotto contro le nazioni. Una conclusione 'politica' che pero' non trova alcun fondamento nella storia. Roosevelt venne infatti complessivamente informato del 'pericolo' di un imminente attacco giapponese da almeno ben otto fonti diverse. Inoltre il 27 e 28 novembre 1941 gli alti ufficiali americani ricevettero un ordine che la dice lunga sulle vere intenzioni del governo Roosevelt : '
 Gli Stati Uniti desiderano che il Giappone compia il primo atto diretto''. Un comunicato che, stando alla testimonianza del ministro della Guerra Henry L. Stimson, venne emanato direttamente da Roosevelt (anche se in realta', come verra' chiarito in seguito, Stimson cerco' solo di scaricare tutti i dubbi e le ombre di cospirazione sul presidente).
Eclatante a tal proposito anche il messaggio scritto al Segretario di Stato Cordell Hull dall'ambasciatore americano a Tokyo Joseph Grew il 27 gennaio 1941. Nella riservatissima missiva che Hull si affretto' a distribuire ai servizi informativi (e quindi anche direttamente al presidente) si leggeva infatti a chiare lettere che in caso di guerra Pearl Harbor sarebbe stato il primo bersaglio.
Ma ecco cosa affermava esattamente il testo del cablogramma in questione: ''Un collega peruviano ha rivelato a un membro del mio staff di aver sentito da diverse fonti, compresa una fonte
giapponese, che le forze militari giapponesi hanno progettato, in caso di problemi con gli Stati Uniti, di tentare un attaccoa sorpresa su Pearl Harbor impiegando tutte le strutture militari a loro
disposizione. Ha aggiunto inoltre che, sebbene il piano possa sembrare una fantasia, il fatto che lo abbia sentito da piu' parti lo ha indotto a passare l'informazione''.
E se, come anticipato, l'intelligence USA era in grado di decriptare i messaggi in codice giapponesi gia' molto tempo prima di Pearl Harbor, il presidente deve necessariamente aver conosciuto con largo anticipo le modalita' con cui sarebbe avvenuto l'attacco a 'sorpresa' giapponese. Al contrario, i comandanti del contigente americano direttamente interessato, e cioe' l'ammiraglio Husband Kimmel e il tenente generale Walter Short, vennero tenuti completamente all'oscuro di quanto stava realmente accadendo, onde evitare che potessero adottare le opportune contromisure (come per esempio richiedere uno spostamento della flotta in una zona piu' sicura).
Il giorno dell'attacco nella base di Pearl Harbor non era stato neppure proclamato lo stato d'allerta e le perdite umane furono spaventose. Si verifico' cosi' proprio quella strage degli innocenti che serviva all'amministrazione americana per mobilitare l'indignazione del popolo americano. Il bollettino di guerra fu straziante, sette navi da guerra affondate all'ancora, 2273 morti (tra civili e militari) e 1119 feriti.
Quando vennero aperte le prime indagini nella commissione d'inchiesta del 1946, fu esclusa ufficialmente qualsiasi responsabilita' diretta di Roosevelt, sulla base dell'assunto che il presidente non fosse mai venuto a conoscenza del piano McCollum. Tuttavia esiste ormai un castello di prove che dimostra l'esatto opposto. E per fare maggiore chiarezza, basti dire che le perizie scientifiche svolte sul famoso protocollo hanno accertato la presenza delle sue impronte digitali su ognuna delle cinque pagine del piano. In un processo 'normale' tale materiale probatorio sarebbe stato sufficiente a far condannare chiunque oltre ogni ragionevole dubbio. Roosevelt peraltro ordino' di spostare buona parte della flotta USA alle Hawaii proprio il giorno successivo alla divulgazione del suddetto bollettino e quindi in completa ottemperanza al piano McCollum. Tale disposizione della Casa Bianca infatti non poteva essere connessa ad alcun' altra strategia militare razionale se non quella della provocazione.

Le proteste degli alti ufficiali.

Il trasferimento di preziose unita' navali americane nelle acque del Pacifico risulto' quindi talmente incomprensibile agli alti ufficiali di marina che prima di essere accettato dovette scontrarsi con le animose proteste dell'ammiraglio Richardson qui di seguito riportate testualmente : ''Signor presidente, gli ufficiali piu' anziani della Marina non hanno fiducia nella guida civile di questo paese...''. Richardson dimostro' risolutamente tutto il proprio disappunto, in quanto, da buon ufficiale di marina, sapeva bene che stanziare la flotta nelle acque delle Hawaii sarebbe stato interpretato dal comando giapponese come un chiaro atto di ostilita', o meglio come i preparativi per un'aggressione. Proprio cio' che Richardson per lealta' al suo Paese avrebbe voluto evitare. Il documento programmatico di McCollum del resto non lasciava dubbi di sorta circa le sue reali finalita' provocatorie. E in particolar modo alla lettera D, dove contemplava addirittura l'invio di navi da guerra americane nelle acque territoriali giapponesi o appena fuori di esse.
Durante i riservatissimi briefing militari che si tennero alla Casa Bianca, Roosevelt si dimostro' irremovibile sulla necessita' di porre in atto simili azioni. Non accetto' mai alcuna obiezione o variazione del piano. E, dopo avere programmato gli sconfinamenti della flotta americana sotto l'appellativo di 'missioni a sorpresa', dichiaro' espressamente : ''Voglio semplicemente che sbuchino qua e la' e che i giapponesi continuino a chiedersene la ragione....''. Affermazioni queste che incontrarono anche le obiezioni degli altri alti ufficiali.L'ammiraglio Husband Kimmel, per esempio, quando venne posto di fronte all'ordine di condurre 'missioni a sorpresa' per provocare i giapponesi si lascio' scappare la seguente affermazione : ''E' una mossa sconsiderata e compierla portera' alla guerra''. Ma quando l'ammiraglio Kimmel si rese conto che Roosevelt non aveva alcuna intenzione di tornare sui propri passi, preferi' scendere a compromessi e offir' la sua collaborazione all'unica condizione di venire tempestivamente informato delle contromosse giapponesi. Il ''dietro-front'' di Kimmel venne quindi premiato con una promozione al grado di ammiraglio e con la nomina di comandante in capo della flotta del Pacifico.
L'ammiraglio Richardson invece, che mantenne coraggiosamente la sua posizione, venne rimosso il 1 febbraio 1941 durante una importante riorganizzazione della Marina. Roosevelt ordino' infatti la suddivisione delle forze navali in due contingenti distinti, una flotta per l'Atlantico e l'altra per il Pacifico, un escamotage che gli consenti' di liberarsi agevolmente degli ufficiali non allineati ai suoi programmi e di preparsi nello stesso tempo ad affrontare un conflitto allargato alla Germania.
La registrazione degli ordini emanati direttamente da Roosevelt nel periodo a cavallo tra marzo e luglio 1941 dimostra ancora piu' dettagliatamente quanto egli fosse realmente immischiato nel piano McCollum. Il presidentem diede disposizioni di sua iniziativa e persino contro il parere dei suoi piu' alti ufficiali per violare reiteratamente il diritto internazionale. Vennero quindi dispiegati gruppi navali militari operativi in pieno assetto di guerra al confine delle acque territoriali giapponesi, allo scopo di compiere tre 'missioni a sorpresa'.
Altri indizi inquietanti riguardo un diretto coinvolgimento del presidente in una cospirazione provengono dal modo in cui vennero organizzati i servizi informativi. Le traduzioni dei messaggi in codice giapponese, per esempio, dovevano pervenire direttamente nelle sue mani o in quelle di soggetti da lui autorizzati. Tutte le intercettazioni militari e diplomatiche giapponesi gia' decodificate arrivarono quindi alla casa bianca bypassando l'ammiraglio Kimmel, il comandante in capo della flotta nel Pacifico. In questo modo venne garantita la massima segretezza possibile sulle reazioni di Yamamoto alle provocazioni americane, persino nei confronti dello stesso Stato Maggiore americano. E appena le 'missioni a sopresa' ebbero inizio, le navi da guerra americane cominciarono a scorazzare intorno alle acque territoriali giapponesi arrivando a insidiare perfino lo stretto di Bungo, ovvero l'accesso principale al Mar del Giappone. Ne scaturi' una crisi diplomatica che culmino' con le proteste ufficiali del Ministero della Marina giapponese. La lettera, che venne consegnata all'ambasciatore Grew di Tokyo, denunciava quanto segue : ''Nella notte del 31 luglio 1941, le unita' della flotta giapponese ancorate nella Baia di Sukumo (stretto di Bungo) hanno captato il suono di eliche che si avvicinava da est. I cacciatorpedienieri della Marina giapponese hanno avvistato due incrociatori che sono scomparsi in direzione sud dietro la cortina di fumo accesa dopo che gli era stato intimato il chi va la'....Gli ufficiali della Marina ritengono che le imbarcazioni fossero incrociatori degli Stati Uniti''.

L'ombra dei banchieri dietro la programmazione della guerra

L'amministrazione americana non e' mai stata il vero attore delle guerre piu' recenti, ma solo una pallida comparsa, il comodo soggetto pubblico su cui riversare tutte le colpe. Le reali motivazioni che spinsero il presidente Roosevelt a condurre il popolo americano in guerra portano Roosevelt a condurre il popolo americano in guerra portano inequivocabilmente ad alcuni dei retroscena meno divulgati del secondo conflitto mondiale. Ecco per esempio cosa e' clamorasamente 'sfuggito' agli storici della versione ufficiale : nell'estate del 1940 (prima dell'emanazione del protocollo McCollum), Roosevelt elaboro' un piano di politica estera volto a isolare economicamente il Giappone e le forze dell'Asse con una serie di embarghi. Ma la circostanza quantomeno anomale e' che la Casa Bianca stava operando al contempo con riservatezza per garantire a questi stessi Paesi nemici la scorta di risorse energetiche a loro necessarie per intraprendere una lunga guerra proprio contro gli Stati Uniti e i suoi alleati.
Roosevelt scelse di dare corso alle vere provocazioni (del protocollo McCollum) solo quando il Giappone venne ritenuto in grado di sostenere il conflitto. Pertanto i giapponesi ricevettero tutto
l'approvvigionamento di materie prime (in particolare il petrolio) di cui avevano bisogno persino durante il proclamato embargo. Nei mesi di luglio e ottobre del 1940, in pieno regime di apparente isolamento economico del Giappone, il Call Bullettin di San Francesco fotografo' degli operai sul molo del porto cittadino mentre stavano tranquillamente provvedendo allo stoccaggio di numerosi container nelle stive di due navi da trasporto nipponiche. Si trattava della Tasukawa Maru e della Bordeau Maru; entrambe vennero caricate con ingenti quantita' di quel materiale ferroso di cui aveva fortemente bisogno l'industria pesante giapponese, un Paese ritenuto ufficialmente ostile. Una volta terminate le operazioni di carico, il naviglio prese il largo e fece rotta verso la madrepatria. Ma non si tratto' solo di un caso isolato, perche' la scena era destinata a ripetersi in modo quasi surreale per tutto il 1940 e il 1941, persino dopo lo scoppio' del conflitto.

La vicenda in questione non era certo sfuggita ai servizi segreti americani, che annotarono tutti gli spostamenti delle navi da trasporto giapponesi.

Fonte :
Rivelazioni non autorizzate di Marco Pizzuti


PUTIN : L'ATTACCO CHIMICO IN SIRIA E' UNA FALSE FLAG





Fonte :

https://www.rt.com/news/384333-putin-idlib-attack-provocation/

domenica 9 aprile 2017

L'ATTENTATO IN SIRIA E' UNA FALSE FLAG ROTHSCHILD

Damian Walker ex-ufficiale esercito per lo smaltimento di bombe :
'Quando inzialmente ho letto che l'agente nervino sarin e' stato
utilizzato in un attacco contro IBLID sono stato sorpreso che l'agente chimico
e' stato identificato in fretta.
Ho guardato il video dell'incidente, ho subito concluso che
era improbabile un attacco sarin.
Se fosse stato cosi, i primi soccorritori sarebbero stati
uccisi ed i sintomi delle vittime
sarebbero stati come il risultato di un agente di soffocamente
e non di un agente di tipo militare''

Fonte :

http://www.globalresearch.ca/syria-chemical-weapons-red-flags-and-false-flags/5583616



venerdì 7 aprile 2017

giovedì 6 aprile 2017

I TERRORISTI FANNO GLI INTERESSI DI ISRAELE

Fonte :

http://www.presstv.ir/Detail/2017/04/06/516933/Syria-Assad-israel-global-powers



FLORIS MENTE SULLA BANCA D'ITALIA

Marco Pizzuti :

Ieri ho assistito a uno scambio di battute tra Floris e Di Battista solo perché si parlava di Banca d'Italia...di solito non resisto più di 10 minuti e infatti dopo che il conduttore ha esordito dicendo che la Banca d'Italia è un ente pubblico e che il governatore eletto dal governo controlla tutto non ce l'ho fatta più e ho spento di nuovo....La verità è che il governatore della Banca d'Italia non controlla un bel niente ed è messo li solo per far sembrare al popolino che esiste un solido potere di controllo pubblico sui soci privati dell'ente (il 95% dei partecipanti è costituito da banche e assicurazioni private). Floris come gli altri bambocci del servizio pubblico di disinformazione, o mente sapendo di mentire o e' meglio se cambia mestiere...Il governatore è solo un passacarte che rappresenta la Banca d'Italia nei confronti dei terzi senza avere nessun reale potere decisionale....tutto il suo potere si esaurisce in proposte di decisione! capito l'inghippo? "proposte di decisione"! che per avere qualche valore esecutivo devono essere previamente approvate dagli organi dell'ente nominati dall'assemblea dei partecipanti (banche e assicurazioni private)....Riguardo invece all'affermazione di Floris secondo cui la Banca d'Italia è un ente pubblico, il suo interlocutore gli avrebbe dovuto spiegare che si tratta di un inquadramento giuridico che risale alla riforma bancaria del 1936, ovvero quando la legge prevedeva anche la maggioranza pubblica dei partecipanti. Nel corso del tempo la situazione è completamente mutata perché i partecipanti pubblici sono diventati quasi tutti (95%) privati contravvenendo alla legge per decenni e quando nel 2004 è stata pubblicata per la prima volta la lista (fino ad allora coperta dalla massima riservatezza) dei partecipanti privati della Banca d'Italia grazie a un imbarazzante dossier di Fulvio Coltorti (Mediobanca), invece di punire gli illeciti compiuti dalle banche e dalle assicurazioni per risolvere il grave conflitto d'interessi (chi ha il dovere di controllare non può essere lo stesso soggetto da controllare), ripristinare la legalita' e far ritornare l'ente in mano pubblica, si è fatto esattamente l'opposto: La Banca d'Italia si è modificata da sola lo Statuto per legittimare la situazione di fatto (maggioranza privata) e rimanere nello stesso tempo classificata come ente pubblico in modo da continuare a fare fessi gli italiani! Poi la modifica salva-poteri forti è stata approvata dallo Stato con un servile decreto presidenziale del 12 dicembre 2006.....Ecco perché 10 minuti di televisione sono più che sufficienti per rovinarmi la giornata....Quasi tutto ciò che viene affermato è una menzogna o una distorsione della realtà ma basta il coro unanime dei bambocci televisivi per far apparire tutto vero agli occhi dei popoli....

Fonte :

https://www.facebook.com/pizzutimarco/posts/679866455548928

L'ATTACCO DI ARMI CHIMICHE IN SIRIA E' UNA FALSE FLAG ROTHSCHILD

L'attacco di armi chimiche, che ha ucciso 58 persone in Siria sembra essere stato un “campagna mediatica” false flag pianificata con largo anticipo per spodestare il presidente Assad.

Finora, 58 persone sono state uccise a seguito dell'attacco del gas mortale nella città di Khan Sheikhun martedì mattina. Poche ore dopo che si è verificato l'incidente, i media occidentali e dei governi si sono affrettati a condannare il governo siriano, sostenendo che il “regime di Assad è responsabile per il terribile attacco chimico in Siria.

Tuttavia, i dettagli relativi agli attacchi, come detto dai caschi bianchi, sembra essere pieno di buchi.

Come si può vedere nella foto qui sotto, Al-Qaeda affiliato ai Caschi Bianchi manipolano i cadaveri i feriti senza indossare adeguato equipaggiamento di sicurezza.



Mentre in Giappone in una situazione analoga i soccorritori sono completamente protetti :







A riguardo PartisanGirl, attraverso il suo account twitter fa notare che il sarin e' un'arma di distruzione di massa e puo' uccidere migliaia di persone, e quindi se fosse realmente sarin
anche i primi soccorritori sarebbero morti; ed aggiunge che 'pur facendo questo video falsificato
gli Elmetti Bianchi non si rendono conto che contro il sarin i soccorritori hanno bisogno di abito completo nel corpo in quanto uccide tramite il contatto con la pelle


https://twitter.com/Partisangirl/status/849206791275659264/photo/1?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=http%3A%2F%2Finvestmentwatchblog.com%2Fchemical-weapons-attack-in-syria-exposed-as-false-flag%2F


In pochi secondi di esposizione al sarin, il gas colpisce in modo aggressivo i muscoli ed il sistema nervoso. C'è un rilascio quasi immediato nelle viscere e nella vescica, ed il vomito è indotto. Quando il  sarin viene utilizzato in una zona altamente popolata, porta alla morte di migliaia di persone. Allora, perché i caschi bianchi apparentemente toccano i corpi senza alcuna preoccupazione per la loro pelle? (1)

L'Antidiplomatico in questi due articoli (di  cui uno riprende in parte quanto scritto sopra) mette in evidenza le lacune della versione ufficiale dell'attacco chimico in Siria :

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-ex_ambasciatore_gran_bretagna_chiedere_un_intervento_in_siria__come_il_cane_che_torna_sul_suo_vomito/82_19595/


http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-idlib_sempre_le_stesse_fonti_di_bufale_per_lo_stesso_obiettivo_linvasione_della_siria/6119_19596/


Fonte :

(1) http://investmentwatchblog.com/chemical-weapons-attack-in-syria-exposed-as-false-flag/


lunedì 3 aprile 2017

L'ATTENTATO A SAN PIETROBURGO UNA POSSIBILE OPERAZIONE DEI ROTHSCHILD

Nell'attentato a San Pietroburgo potrebbe esserci la mano dei Rothschild.
L'attentato alla metro di Mosca del 2010, secondo Zhirinovsky e' stato un piano contro la Russia sviluppato  a Londra,dai servizi segreti e da ex-connazionali russi.
Nell'attentato a Volgograd del 2013 secondo Gordon Hahn  del Centro della Strategia Internazionale
il possibile autore dell'attacco e' stato un ex-soldato russo di nome Pavel Kosopalov (1)
legato a Doku Umarov (2) un uomo della CIA.(3) (4)

Fonti :

(1) http://aangirfan.blogspot.it/2013/12/cia-busy-in-russia.html

(2) http://www.ilsecoloxix.it/Facet/comment/Uuid/49a2f4c6-dbe7-11de-8900-0003bace870a/Bombe_sul_Mosca-_San_Pietroburgo_39_morti_ISAtreno_russia.xml

(3) https://rehmat1.com/2010/04/05/moscow-metro-bombing-a-mossad-false-flag-operation/

(4) http://lunaticoutpost.com/thread-404950-post-7634603.html#pid7634603