Macerata, 28 febbraio 2011
La mia storia è simile a quella di tanti genitori italiani e non, che hanno deciso di non vaccinare i loro figli.
Non sono né un’eroina, né una folle, né tanto meno una mamma irresponsabile, anzi il mio percorso nasce da tanti dubbi su una terapia o pratica medica che io stessa ho fatto fare al mio primogenito senza pensare esattamente cosa facessi.
Sono andata alla ASL, come di routine, e ho permesso ad un medico (che mai metterebbe per iscritto la sua responsabilità in caso di danno da vaccino, ma fa firmare te, genitore, come unico responsabile di qualsiasi cosa dovesse accadere a tuo figlio dal momento in cui la siringa viene infilata nella sua coscetta) di spedire per via intramuscolare un liquidino ‘innocuo e trasparente’.
La mia unica preoccupazione in quel momento era solo di sperare che non piangesse tanto e che non gli venisse la febbre! Mi sono poi chiesta se si può considerare responsabile un genitore che fa iniettare qualcosa a suo figlio senza sapere cos’è. Sono poi seguiti altri richiami a cui ho sempre portato mio figlio.
E’ nata dopo poco la mia secondogenita e anche lei, vaccini! Stavolta però le cose si sono complicate: febbri dopo ogni inoculazione e febbre a cadenza quindicinale per un anno consecutivo. Paure, analisi varie e mai nessuno che avesse supposto di correlare questi sintomi alle vaccinazioni. In me è nata la volontà di sapere e di mettere fine alle mie paure da ignorante. Ho chiesto delucidazioni al servizio sanitario e la risposta che ufficialmente ho ottenuto e ottengo è ‘il beneficio supera di gran lunga il rischio di un vaccino, solo con i vaccini si sono debellate malattie e si mette a rischio la comunità se non vi è una copertura vaccinale adeguata … ‘
Il caso ha voluto però che io mi imbattessi in chi ha vissuto ciò che nessuno ti racconta: ovvero il danno da vaccino e ho avuto modo di conoscere un mondo ‘sommerso’ di cui è difficile anche informarsi.
Ai miei figli per ora non è successo nulla, ma poi? Ho scoperto che nei vaccini ci sono materiali genetici che, iniettati per via intramuscolare in un corpo, possono liberamente ricombinarsi, depositarsi, aggregarsi e creare, nei corpicini dei nostri amati, varie conseguenze, per non parlare poi dei virus che si possono moltiplicare insieme ai batteri e che possono sfuggire al controllo di chi li ha creati, nonostante siano conservati con additivi (alluminio,mercurio, ecc…) e antibiotici (tipo la niacina).
Mi sono così detta:”adesso voglio studiare tutto ciò che gira intorno a questa pratica obbligatoria piena di ombre!” Ho letto libri (che consiglio di leggere attentamente a chiunque volesse saperne di più, come quelli del dott. Roberto Gava, Le Vaccinazioni Pediatriche, revisione delle conoscenze scientifiche, Edizioni Salus Infirmorum, 2006, che scrive anche nel sito http://www.informasalus.it/ ; deldott. Eugenio Serravalle , Bambini super vaccinati, saperne di più per una scelta responsabile, Il Leone verde, 2009; le varie pubblicazioni del dott Robert Mehndelson pediatra tra i piu’ famosi in epoca moderna e i vari articoli che quotidianamente il Comilva – Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà delle Vaccinazioni http://www.comilva.org/ – raccoglie da ogni parte del mondo), ho parlato con medici che si sono messi in discussione, ho ascoltato storie (e so che ve ne sono tantissime simili) di genitori disperati che addirittura non sanno più come riavere il loro figlio sano come prima!
Risuonano in me le parole di un papà disperato che ha detto ‘maledico ogni giorno che vivo perché questa vita non la voglio, mi hanno rubato la cosa più importante, mia figlia!’
Il mio percorso da obiettore (ma anche da genitore attento e responsabile) non deve essere considerato una ribellione al sistema sanitario o una moda passeggera, ma è per me una tutela per la salute dei miei figli, la ragione della mia vita.
Mi piacerebbe un giorno sapere che le odissee burocratiche, legali e comunitarie che chi fa una scelta come la mia deve affrontare, siano scomparse; vorrei che in Italia, paese democratico e libero, vi sia la libertà di scelta nelle vaccinazioni, che ci sia informazione vera e alla portata di tutti,che spieghino le cose come stanno alle mamme spaventate e non diano solo la solita minestra riscaldata o fogli in cui parlano di ricerche sulla sicurezza dei vaccini.
Le stesse case farmaceutiche che li producono dicono che non ci sono studi sui possibili danni da vaccino dopo 5/10anni dall’inoculazione! La farmaco sorveglianza dopo l’uscita di un vaccino finisce dopo pochi giorni, quindi le reazioni avverse devono essere segnalate da chi subirà un danno, cosa che reputo assurda.
Alla ASL il personale, molto disponibile, ma istruito quasi a mo’ di macchina, mi ha dato risposte del tipo ‘ma signora, lei le da le medicine ai suoi figli? Lo sa che anche queste hanno effetti collaterali? Lo sa che, a differenza delle medicine, i vaccini sono testati solo sui bambini ? [!] Prima non c’era tutta questa attenzione per queste tematiche,erano le mamme a chiederti, anzi, supplicarti di fare il vaccino perché non c’era tempo da perdere!”
La mia unica risposta a tutto questo è la seguente: ‘informatevi’! Siate sicuri che ciò che farete ai vostri figli sia la cosa migliore, qualunque sia la scelta. Non esiste niente che si fa per i propri figli che non preveda un rischio, ma la vita non è un gioco, non si gioca alla roulette russa. Io ancora mi sto documentando, la mia ricerca continua, ma è un lungo cammino pieno di muri di gomma, di ottusità, di inezia e di disinformazione.
Fonte :
http://www.mammemarchigiane.it/2011/02/ho-scelto-di-non-vaccinare-piu/
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