martedì 1 novembre 2016

ALMENO DAL VI SECOLO D.C. L'UOMO ERA IN GRADO DI CREARE TERREMOTI ARTIFICIALI

Da alcuni documenti storici emerge che nel VI secolo D.C. il matematico ed architetto Antemio da Tralle era in grado di creare terremoti artificiali

''A quanto sembra interpretando una storia di Agazia che parla di rivalita' tra Antemio e un retore della corte, Zenone (Antemio suscito' un terremoto sotto la casa del retore, facendolo fuggire di paura),* l'architetto aveva messo a punto una macchina a vapore, probabilmente un perfezionamento
dell'eolipila di Erone, capace di provocare, con la forza del vapore, dei terremoti artificiali, al fine di collaudare le strutture in costruzione.''
*Nel racconto di Agazia, Antemio usa una macchina per terrorizzare il retore Zenone, suo vicino e nemico personale a corte : egli costruisce una caldaia a vapore i cui ugelli vengono posti sotto il pavimento della casa del retore; il vapore creato e' cosi' violento da suscitare un terremoto.

Fonte :

http://www.academia.edu/977809/I_terremoti_in_Campania_in_et%C3%A0_romana_e_medioevale._Sismologia_e_sismografia_storica (pagina 17)

GLI ESPERIMENTI SISMICI DI ANTEMIO DI TRALLE

Una serie di scosse, avvenute tra il 551 ed il 554 d.c., funestò in modo particolare l'impero bizantino, arrivando a colpire il simbolo dell'incrollabilità giustinianea, ovvero S.Sofia. La chiesa, fortemente danneggiata nel 554, fu quindi al centro di una polemica che in realtà metteva i presupposti del potere di Giustiniano.
E' in  questa luce che va forse letta la testimonianza di Agazia di Mirina (536-582), autore di una Storia del regno di Giustiniano in cinque libri, che copre il periodo tra il 552 e il 558. Agazia parte in realtà da un altro sisma, quello che colpì Costantinopoli nel 557: ma ciò gli dà la possibilità di avviare un excursus sui terremoti della città e di esporre le sue opinioni sulle teorie aristoteliche, che critica pur se in modo distaccato (Cameron 1970, pp. 113-114).
Egli cita in forma aneddotica un episodio della vita di Antemio di Tralle, l'architetto di S. Sofia, celebre tra l'altro, come esperto di problemi di fisica e meteorologia. Il sisma del 557, com'è ovvio, non mancò di riportare il panico e di risvegliare antiche credenze e superstizioni.
Agazia a questo punto insiste sulla futilità di queste opinioni, poiché alcuni sostenevano che il sisma era dovuto all'influsso astrale, mentre indovini e ciarlatani contribuivano ad alimentare il terrore del popolo! Con minore disprezzo Agazia descrive l'altro tipo di discorso che evidentemente doveva diffondersi presso la parte più colta della popolazione: la teoria aristotelica per cui i sismi erano causati dallo spostamento di aria sotterranea.
Non ci è dato di sapere se Antemio stesso fosse un propugnatore di questa teoria: Agazia, tuttavia, sembrerebbe ammetterlo tacitamente, in quanto, secondo lui, il popolo riprendeva le teorie aristoteliche “ in base a ciò che Antemio aveva architettato in precedenza ”. Infatti, egli abitava in un isolato della città, un appartamento attiguo a quello del retore Zenone, be conosciuto a corte.
I due vicini erano nemici, ed il retore, forte della sua eloquenza, aveva sempre la meglio su Antemio; così egli decise di controbatterlo con la sua scienza: “ costruita una caldaia con degli ugelli rastremati, che terminavano sotto il pavimento del vicino, aveva creato un vapore così violento da creare una sorta di terremoto (più probabile una sensibile vibrazione), al punto da far fuggire retore in preda al panico” (Agath. 5.7.). Antemio continuò poi ad impaurire Zenone con lampi e tuoni artificiali: il retore una volta scoperti i trucchi, non potè altro che lagnarsi presso l'imperatore; ma pur criticando l'abuso delle forze della natura, egli ammise al tempo stesso la sua sconfitta.
Agazia (5.8.) spiega quindi che il popolo, in seguito alla storia del terremoto artificiale, aveva riconosciuto in Antemio lo scopritore empirico della causa del terremoto! Risulta evidente che lo sperimentalismo di Antemio non può essere distaccato dalla sua attività di costruttore, incaricato di fissare nell'architettura la grandezza di una nuova epoca. E'evidente che i suoi esperimenti seguivano la tradizione alessandrina delle macchine a vapore, come l'Eolipila di Erone costruita nel 200 a.c, d'altra parte, questa è la prima testimonianza di un tentativo di riprodurre, sia pure a piccola scala, le cause del terremoto tramandate da Aristotele; possiamo considerare il trucco di Antemio come un primo passo di sperimentazione antisismica: non potendo costruire in una zona meno a rischio i monumenti di Costantinopoli, Antemio poteva cercare di studiare in questo modo, tramandato da Agazia, il sistema di sperimentare la statica degli edifici.
Tuttavia, in quel periodo non era facile mettere in discussione l'ideologia imperniata su kosmìa e taxis (ordine e disposizione). Gli autori di questo periodo si destreggiano con difficoltà di fronte alla spiegazione delle calamità naturali, che nell'ideologia ufficiale erano dovute alla volontà divina (Cameron 1985, p.257).


Fonte :

 http://www.imperobizantino.it/old/Generale-art8.htm

Antemio da Tralle




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