In Bielorussia questo fine settimana, la polizia ha arrestato centinaia di manifestanti contro una cosiddetta tassa “parassiti sociali” per i sotto-occupati. Molti hanno sfidato il divieto di protestare, scenderndo in piazza a Minsk ed in altre città; i manifestanti hanno gridato “fascisti!” rivolgendosi alla polizia anti-sommossa.
I manifestanti hanno usato la parola “basta”, una parola italo/spagnolo quindi non russa.
Gli organizzatori della protesta, legati a George Soros, hanno chiamato la marcia “Freedom Day”, che evoca la Bielorussia indipendente che è durato appena sei mesi dopo la prima guerra mondiale, nel 1918. Hanno cercato di marciare lungo le principali strade di Minsk, ma sono stati bloccati dalla polizia che li ha arrestati, insieme con i giornalisti che hanno coperto la protesta, secondo Alexander Ponomarev che lo ha riferito all'agenzia di stampa AP.
In precedenza, la polizia ha fatto irruzione negli uffici del gruppo per i diritti umani Vesna e detenuti circa 30 attivisti.
Ispirata ai disastri delle rivoluzioni colorate, l'opposizione bielorussa ha in più occasioni cercato di spodestare Lukashenko attraverso proteste post-elettorali.
Lincoln Mitchell, che per molti anni ha lavorato per il National Democratic Institute nelle nazioni post-sovietiche, ha dichiarato che “dalla la primavera del 2006, la Bielorussia è stato uno dei pochi paesi al mondo, sicuramente l'unico nella ex Unione Sovietica”, dove Washington ha cercato un cambiamento di regime.
Il senatore John McCain ha rilasciato una dichiarazione sulle proteste in Bielorussia: “Le manifestazioni pubbliche che si svolgono a Minsk oggi sono un potente espressione delle aspirazioni democratiche del popolo bielorusso. Nel corso delle ultime settimane, migliaia di bielorussi si sono riuniti per preservare la loro dignità umana e chiedere conto dal loro governo, nonostante la repressione e la violenza. Il presidente Lukashenko dovrebbe rilasciare immediatamente e senza condizioni le centinaia di cittadini che sono stati ingiustamente detenuti e arrestati per aver esercitato il loro diritto fondamentale alla libertà di espressione e di riunione e il rispetto delle libertà civili dei suoi cittadini. Il popolo bielorusso merita la libertà di progettare il futuro della loro nazione, ed è tempo che il governo della Bielorussia risponda alle loro legittime richieste.”(1)
Riguardo il gruppo per i diritti umani 'Vesna' sembra aver collegamenti con Soros (2)
Fonti :
(1) http://freewestmedia.com/2017/03/26/another-soros-colour-revolution-for-belarus/
(2) http://www.dailystormer.com/color-revolution-beginning-in-belarus-hundreds-arrested-at-illegal-protest/
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